
Di tutti i musicisti che hai assunto nel corso degli anni, chi costituirebbe una band all-star?
“George Duke, che è probabilmente uno dei migliori musicisti a tutto tondo con cui abbia mai lavorato, solo in termini di vero amore per la musica come forma d’arte, ma senza il coinvolgimento dell’ego che di solito viene con i ragazzi che sanno davvero suonare. Alle tastiere, anche Tommy Mars aveva decisamente il suo concetto armonico.
Alla batteria direi Aynsley Dunbar, Chad Wackerman e Vinnie Colaiuta; al basso, Arthur Barrow, per i tagli in studio e la precisione tecnica. Per il modo di suonare a tutto tondo, Scott Thunes è davvero un talento spettacolare.
Steve Vai è stato probabilmente il più virtuoso alla chitarra mentre alle percussioni, Ruth Underwood”.
(International Musician And Recording World, giugno 1985)