
“Non c’è un’ala destra o un’ala sinistra… c’è solo un’ala alta e un’ala bassa”. Così dice Bob Dylan e questo è ciò che Zappa diceva a modo suo: “Non risolverai tutti i problemi in 15 minuti o dieci anni” ha detto Frank. ‘Pensi che se ‘vinciamo tutto andrà benissimo’ ma chi te lo dice quando sei lì? L’unico modo per apportare modifiche durature è farlo lentamente”.
“Chi fa manifestazioni in piazza è alla mercé dell’establishment quando si comporta così. Guardano questi ragazzi e vedono che non faranno nulla, ma se un ragazzo entra in ufficio e lavora sodo sulla sua scelta di cambiarlo, avranno difficoltà a fermarlo.
Penso che le dimostrazioni siano preziose come cortina fumogena mentre il vero lavoro procede in silenzio. Alcune manifestazioni sono meglio di una cortina fumogena – quando 10.000 persone di TUTTE LE ETÀ – non solo i ragazzi – marciano sul Pentagono, allora fa davvero qualcosa”.
Frank Zappa non è un politico. Ha detto: ‘Sono un compositore. Si dà il caso che mi importi abbastanza della politica da parlarne con la gente.’ Siccome Zappa è un compositore il suo contributo alla società sarà principalmente musicale. Frank lavora attraverso la sua musica e se smettesse di lavorare con questo mezzo e nei film, sarebbe una persona in meno a lavorare per cambiare le cose.
Il pensiero di una sinistra dalla mentalità ristretta che controlla la vita artistica di questo paese è spaventoso nell’immagine sterile della rivoluzione che genera. Una tale rivoluzione sarebbe davvero così rivoluzionaria o l’abbiamo già vista accadere?
“Un sognatore è pericoloso se ha un sogno rabbioso nella manica perché diventa contagioso.”
(IT, 13-28 giugno 1969)