
Tuo padre non è stato molto favorevole alla tua carriera, vero?
“Avrebbe voluto che diventassi un chimico o un ingegnere, che mi dedicassi a qualcosa di reale, soprattutto ingegnere. In fondo, sono diventato una specie di ingegnere. Sono diventato un ingegnere sociale”.
Hai risolto i tuoi problemi con lui prima che morisse?
“No, non sentivo di doverli risolvere. Per come la vedo io, le persone sono persone. Puoi lasciare che il modo in cui si comportano influisca su di te o considerarti come uno spettatore innocente, che osserva con distacco quel comportamento. Penso sia un po’ più facile superare gli ostacoli nella vita se si adotta questo secondo approccio. Se il comportamento ti piace, parteciperai. Se non ti piace, lo eviterai. Se il comportamento ti minaccia, ti difenderai ma limitati ad osservare quel comportamento; fai un passo indietro e prendi una decisione, ma non lasciarti condizionare, non permettere che quel comportamento ti limiti”.
(High Times, dicembre 1989)