
“Di solito, quando scrivo musica prendo un po’ di carta, inizio a tracciare dei punti e aspetto che qualcuno la suoni così. E’ musica da camera rigida. C’è una differenza tra le canzoni e le composizioni: le canzoni sono messe insieme in modo diverso, mentre questi piccoli pezzi che stiamo facendo si basano su un’altra tecnica. Annoto la mia musica per il 50%: l’altro 50% è improvvisato, strutturato con molta attenzione. Gli spettacoli dal vivo sono tutti diversi non solo per l’improvvisazione ma anche per il modo con cui possono essere assemblati gli elementi dello show”.