
Vinnie Colaiuta è stato il penultimo grande batterista di Zappa (è entrato a far parte della sua band nel ’78) e uno dei musicisti più stimati da Frank come persona: “un individuo veramente unico, capace di suonare con stile e attitudine”.
Vinnie era stato presentato a Zappa da Tom Fowler ed era entrato immediatamente nelle sue grazie. Diversamente da tanti altri sidemen, Colaiuta trattava il leader da pari a pari riuscendo a non generare alcun tipo di tensione. Con lui Zappa trovò quello che cercava: un drumming articolato secondo criteri quasi architettonici, ma capace di muoversi anche in spazi ritmici ristretti con calibrate invenzioni estemporanee. Un animale ritmico impeccabile nella creazione di figure, nella distribuzione delle dinamiche, nelle combinazioni sonore che dal vivo riusciva a primeggiare senza invadenza.
“E’ un mutante. Per suonare 13 contro 5 non deve neppure pensarci: se lo immagina e lo suona. Fa parte del linguaggio del suo corpo. Era in grado di suonare qualunque cosa gli chiedessi: 13 con una mano, 11 con l’altra, qualcos’altro ancora con i piedi, lo faceva con piacere e naturalezza. Non ho mai visto nessun altro con un tale fiuto quasi animale per i poliritmi e per il modo in cui dovrebbero suonare” (Frank Zappa).
Emerge anche con evidenza la sua capacità di accompagnare gli assoli di Zappa creando movimento senza entrare in conflitto con la tipica asimmetria chitarristica del leader.
“Sa sempre dov’è e dove sta andando, saprà rientrare al momento giusto” (Frank Zappa). Viene esaltata quella capacità quasi telepatica di sintonia con il solista di cui Colaiuta è dotato: “una prova positiva dell’esistenza della percezione extrasensoriale” come ha dichiarato lo stesso Zappa “io e lui suonavamo esattamente la stessa cosa in un certo numero di punti dove sarebbe stato impossibile prevedere cosa stava accadendo”.
Riguardo alle figure chitarristiche utilizzate da Zappa, basta poi sfogliare il volume delle trascrizioni per trovare una quantità di raggruppamenti alquanto esoterici: gruppi di nove semibiscrome nello spazio di otto (Gee, I like your pants) e perfino quelle che lui chiama mystery hemiolas, cioè insoliti raggruppamenti su base 3 come 4:3, 8:3 e 27:3 che manderebbe al manicomio qualsiasi diplomato in solfeggio.
(dal libro Frank Zappa Domani di Gianfranco Salvatore)