Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Great Boogiely Moogly – xenocronia Frank Zappa, Glenn Miller & Tommy Dorsey xenochrony

xenocronia realizzata da Roxa con musiche di Frank Zappa, Glenn Miller & Tommy Dorsey

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Brani come Transylvania Boogie e D.C. Boogie di ‘boogie’ hanno solo il titolo. Dovendo classificare in qualche modo l’inclassificabile, tra i brani di genere boogie ho scelto Boogie in G, Baked Bean Boogie e Junier Mintz Boogie per questa xenocronia. Sicuramente, mi sfuggono altri titoli. Ho mixato due versioni di Boogie in G suonate in tempi diversi, lo stravagante e cortissimo Oddients di Zappa e Boogie Woogie di Glenn Miller & Tommy Dorsey.
Glenn Miller (trombonista e compositore statunitense, musicista jazz e direttore d’orchestra tra i più famosi dell’epoca swing) viene ricordato nella storia della musica come il Re del boogie-woogie.
Il boogie woogie, danza e stile musicale, affonda le sue radici nel blues. Le origini della musica boogie risalgono alla fine del XIX secolo negli USA (precisamente, nei territori del sud situati tra il Texas e la Louisiana) nella comunità nera composta da individui poveri.
Questo genere musicale – caratterizzato da un ritmo frenetico e trascinante, spesso associato al pianoforte – all’epoca era molto popolare tra le comunità afro-americane, immancabile nelle feste private, nei locali o nei saloon dove la birra veniva servita direttamente dalle botti (‘barrels). Non a caso, il boogie woogie era noto anche con il termine di Barrelhouse come pure Fast Western o Fast Texas.
L’obiettivo del pianista Boogie Woogie è da sempre intrattenere e far ballare le persone. Si trasforma in un ‘one-man band’ suonando simultaneamente basso, melodia e assolo.
La danza boogie è stata influenzata dai balli swing dell’epoca (Lindy Hop, Jitterbug) ma, nel corso del tempo, ha avuto una propria evoluzione fino a diventare estremamente popolare oltre che trasformarsi in una danza sportiva.

Conosciamo molto bene la grande passione di Zappa per il blues autentico, quello ‘nero’, in particolare per il R&B (rhythm and blues): i suoi brani boogie sono trascinanti, freneticamente ritmici, suonati di gran gusto. Conosciamo anche il grande amore di Frank Zappa per le origini e le radici della musica, il folclore.
Le teorie sulle origini del termine boogie woogie sono diverse.
Una di queste teorie cita le parole africane ‘boog’ e ‘booga’ (traducibili in battere, percuotere un tamburo), mentre un’altra collega il termine alla parola dell’Africa occidentale ‘boogi’ (traducibile in ballare).
Secondo una terza teoria, ‘boogie woogie’ sarebbe l’evoluzione della frase bantu Mbuki mvuki, che vuol dire ‘scrollarsi di dosso i vestiti e ballare’. Boogie significa anche osceno, woogie indica un ballo tipico della popolazione nera dell’Alabama.
La parola inglese ‘bogie’ indica, oltretutto, le ruote di una locomotiva. Un significato che si può associare tanto al ritmo ispirato dalle assi che battevano sui binari mentre il mezzo era in corsa quanto alla possibilità per gli artisti nomadi di viaggiare in treno per esibirsi da una città all’altra negli States. I carrelli ferroviari si chiamavano ‘bogies’. Dal treno deriva il primo pezzo noto del 1927: Honky Tonk Train Blues.
Il boogie woogie è, sostanzialmente, una forma di jazz caratterizzata da un accompagnamento di basso ostinato con battuta suddivisa in 8 note. E’ spesso associato al pianoforte: la mano sinistra riproduce note sincopate e ripetitive che guidano il tipico ritmo frenetico (che rievoca il suono del treno in movimento), mentre la mano destra gestisce le melodie che completano e sincopano i ritmi della mano sinistra.
E’ un genere complesso ma, una volta messo insieme, è pura alchimia, quella che piace particolarmente a Frank Zappa. Non ballare diventa impossibile.

Il primo vero successo di boogie woogie risale al 1928, quando Pinetop Smith pubblicò Pinetop’s Boogie Woogie con cui fece conoscere il genere al grande pubblico.
La svolta storica avvenne 10 anni dopo, nel 1938, quando grandi pianisti come Big Joe Turner, Albert Ammons, Pete Johnson e Meade Lux Lewis realizzarono il concerto “From Spirituals to Swing” alla Carnegie Hall di New York. Tra i grandi protagonisti di questo evento cito anche Benny Goodman, Teddy Wilson, Gene Krupa ed altri musicisti jazz di spicco dell’epoca.
Da quel momento, il boogie woogie si diffuse ovunque coinvolgendo tutte le Big Band.
La popolarità del boogie woogie si mantenne fino agli anni ’50, poi iniziò ad evolversi in altre direzioni come il Rhythm’n’Blues, essenziale per la nascita del Rock’n’Roll.

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