
In “Hot Rats”, per la prima volta, Zappa è ampiamente presente come solista ed ottiene un riconoscimento come musicista “distinto da un compositore”. Tuttavia, la base del suo stile è rimasta inalterata per gran parte della sua carriera e ha molto in comune con il modo in cui scrive.
Ad esempio, una delle caratteristiche di un brano di Zappa è la sua divisione matematica del ritmo: note legate, terzine giustapposte a semicrome, frasi ripetute come un ritmo incrociato ecc. “Uncle Meat Variations” è uno degli esempi migliori.
Questo tipo di chiarezza ritmica si nota anche nei suoi assoli. La raccolta è veloce e precisa, le sollecitazioni e le divisioni pulite; soprattutto il suo modo di suonare dipende dalla simmetria. Zappa usa le battute come frasi equilibrate, ponendo una domanda e poi rispondendo o basandosi su un’idea suonandola in modo leggermente diverso più volte di seguito.
È uno stile stranamente formale, pieno di schemi ed elaborazioni, basato sul blues ma intervallato da scale, semplici melodie ripetute e dai suoi accordi preferiti di nona e undicesima. Sebbene non sia caldo o “sentito” in senso blues, può essere ipnotico nella sua assoluta precisione.
Per quanto riguarda gli assoli, spiccano due brani strumentali: “Invocation And Ritual Dance Of The Young Pumpkin” su “Absolutely Free” e “Nine Types Of Industrial Pollution” su “Uncle Meat”. In realtà non sono tanto assoli quanto immagini sonore in cui gli elementi separati creano qualcosa di nuovo.
“Invocation” consiste in un bordone di basso 4/4 in Mi con rigido accompagnamento ritmico, su cui suonano simultaneamente chitarra e sax.
L’uso seminale della ripetizione nella musica moderna ha avuto molti sbocchi nel rock. L’idea mantrica è ‘ripeti qualcosa abbastanza spesso e diventa interessante’. Zappa, in questo senso, risulta essere uno dei primi a usare una nota, un ritmo per sostenere altri eventi musicali; “King Kong” è un altro esempio successivo.
In “Nine Types Of Industrial Pollution”, la pista si compone di tre filoni principali. Prima c’è un lento battito di basso e batteria in 4/4, suonato liberamente; poi, una grande varietà di rumori di percussioni casuali; affondato tra i due, c’è il modo di suonare la chitarra più bello ed espressivo.
La pulsazione lenta viene gradualmente accresciuta di accordi e diventa più chiara, e altri strumenti emergono brevemente e scompaiono di nuovo. L’effetto totale è cumulativo e materico. Sebbene all’inizio nessuno dei fili sembri rilevante l’uno per l’altro, arrivano ad assumere un’identità completamente nuova.
La linea di chitarra in particolare riceve significato dal contesto in cui appare e fa un’impressione più forte di qualsiasi altro sforzo istrionico di Zappa.
(New Musical Express, 16 novembre 1974)