Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Hot Rats: un disco diverso, essenzialmente strumentale

Hot Rats di Frank Zappa

Hot Rats era per molti versi un disco differente dai precedenti: essenzialmente strumentale, caratterizzato da una rigorosissima scelta dei musicisti. Ampio spazio veniva lasciato a Ian Underwood, unico superstite della vecchia band, attivo al piano, alle tastiere ed a tutti i fiati. Alla sezione ritmica apparivano addirittura tre batteristi in alternanza, più il basso di Max Bennett e l’aggiunta curiosa del ‘percussionista’ Zappa, tornato dopo molto tempo al suo primo strumento di gioventù. La sonorità complessiva venne poi caratterizzata dai violini di Sugarcane Harris e del 28enne francese Jean-Luc Ponty.

(Mangiare Musica giugno 1994)

[Sull’album Hot Rats]

“Ne fummo profondamente impressionati perché era il primo lavoro di Zappa che poteva essere comparato ad altra musica rock. Quello che aveva fatto prima era stato così radicale e in anticipo su tutto il resto che spesso i suoi meriti non vennero riconosciuti come tali neanche nell’ambiente strettamente musicale” (Fred Frith).

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