Frank Zappa's mustache - Music is the Best

La leggendaria sala d’ascolto di casa Zappa descritta da Rip Rense

La sala d'ascolto di Frank Zappa

Rip Rense descrive così la leggendaria sala d’ascolto di casa Zappa, nel cuore della “Utility Muffin Research Kitchen & Baby Milk Factory:

“Sedersi sul grande, morbido divano di cuoio che troneggia in mezzo alla stanza è come entrare in una copertina di un album zappiano. Vi si accede da una porta che un tempo era di un ospedale, con la scritta ‘chirurgia’, e dentro ci sono piante e acque scure, muri di legno grezzo intagliati in modo bizzarro per ragioni acustiche e una pletora di oggetti che si capisce subito, o proprio per niente, perché sono lì: targhe automobilistiche personalizzate inviate dai fans (un RDNZL, Vermont, uno Zappa, Massachussetts, un Hotzitz, Sud Carolina); pile di ‘master tapes’ dal pavimento al soffitto; un armadillo impagliato; una lettera in cornice di Edgar Varèse datata 15 agosto 1957; una serie di ‘matrioske’ russe a immagine zappiana; bottiglie di acqua calda marchiate The Yellow Shark, un’idea promozionale poi abortita per i concerti di Francoforte; la scultura di rottami usata per la copertina di Burnt Weeny Sandwich e tanto altro ancora”.

In quell’ambiente, Zappa ascoltava i dischi preferiti (Johnny Guitar Watson, Stravinskij, vecchi canti marinari) e decideva le sue complesse, monumentali antologie, pescando con l’amo magnetico della memoria da quel favoloso archivio prima descritto, “dal pavimento al soffitto”: più di 10.000 ore di registrazioni audio/video, 2 milioni di dollari in ‘puro valore commerciale dei nastri’, senza contare cioè quel che vi è inciso.

(Rockerilla, febbraio 1996)

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