Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Brani e album preferiti da Frank Zappa

Brani e album preferiti da Frank Zappa

Nel 1980, durante un’intervista per la BBC Radio 1, Frank Zappa ha stilato una speciale classifica delle sue 30 canzoni preferite spaziando dal rock all’heavy metal, dal pop al post punk ed alla musica classica.

Ecco quali sono:

1. ‘I’m In The Music Business’ – Jeff Simmons

2. ‘Straight Lines’ – New Musik

3. ‘The Closer You Are’ – The Channels

4. Hyperprism’ – Edgard Varese

5. ‘Jesus Just Left Chicago’ – ZZ Top

6. ‘Golden Birdies’ – Captain Beefheart

7. ‘I Live In A Car’ – UK Subs

8. ‘Soul Motion’ – Don Harris

9. ‘All Tomorrow’s Parties’ – The Velvet Underground

10. ‘Royal March’ – Igor Stravinsky

11. ‘Iron Man’ – Black Sabbath

12. ‘Lucky Number’ – Lena Lovitch

13. ‘Eureka Springs Garbage Lady’ – GTO’s

14. ‘Killer Queen’ – Queen

15. ‘Mannish Boy’ – Muddy Waters & Johnny Winter

16. ‘Jerry and the Holograms’ – Jerry and the Holograms

17. ‘Sweet Home Alabama’ – Lynyrd Skynyrd

18. ‘Robot’ – Plastics

19. ‘Desiree’ – The Charts

20. ‘I Am The Walrus’ – The Beatles

21. ‘Soldier Soldier’ – Spizz Energy

22. ‘Heaven Is In Your Mind’ – Traffic

23. ‘I’m Working For The Federal Bureau Of Narcotics’ – Wild Man Fischer

24. ‘Paint It Black’ – The Rolling Stones

25. ‘Caravan Man’ – Lew Lewis

26. ‘Psycle Sluts’ – John Cooper Clarke

27. ‘I Asked Her For Water And She Brought Me Gasoline’ – Howlin’ Wolf

28. ‘Summertime Blues’ – The Flying Lizards

29. ‘My White Bicycle’ – Tomorrow

30. ‘Grease’ – Franki Valli

BRANI E ALBUM PREFERITI DI FRANK ZAPPA

(lista pubblicata dalla rivista Let It Rock, giugno 1975)

1. Supernaut: Black Sabbath. Credo provenga da Paranoid. Mi piace perché penso sia il prototipo di un certo stile musicale ed è ben fatto. Mi piace anche il lick di chitarra che viene suonato in sottofondo.

2. After The Gold Rush: Neil Young. L’intero album perché è molto diretto, molto melodico e suona come un mucchio di demo.

3. Between The Buttons: Rolling Stones (la versione americana). Non mi piace molto la versione inglese perché contiene una serie di brani completamente diversi. Rappresenta un pezzo importante di commento sociale del momento. Ricordo di aver visto Brian Jones molto ubriaco allo Speakeasy una notte e di avergli detto che mi piaceva e che lo ritenevo superiore a Sergeant Pepper… dopodiché ruttò discretamente e si voltò.

4. La versione americana di Abbey Road che non ha nulla a che fare con il materiale dell’album. Penso sia probabilmente il disco rock’n’roll meglio masterizzato ed ingegnerizzato che abbia mai sentito.

5. Il primo album di Muddy Waters perché è meraviglioso.

6. The Devils Of Loudon: Krzysztof Penderecki. E’ un album ben prodotto e penso sia un eccellente brano di musica drammatica. Tatiana Troyanos, che interpreta la suora principale, suona in modo assolutamente meraviglioso durante la scena del clistere. La storia racconta di una suora gobba che è posseduta dal diavolo e deve essere sottoposta ad un esorcismo. L’esorcismo prevede che alla suora venga somministrato un clistere caldo alle erbe. Nelle esibizioni dal vivo l’esorcismo si svolge dietro uno schermo e si sente Tatiana cantare e strillare mentre un’orchestra suona musica per clistere. Si sente anche il diavolo ridacchiare dall’interno delle viscere della suora.

7. Le opere complete di Edgar Varèse vol. 1. E’ stato il primo album che ho ascoltato di Varèse e mi ha aperto gli occhi su molte possibilità.

8. Three Hours Past Midnight: Johnny ‘Guitar’ Watson. E’ uno dei migliori assoli di chitarra su un vecchio disco R&B.

9. Story Of My Life: Guitar Slim. Un altro dei migliori assoli di chitarra su un vecchio disco R&B.

10. Who Will Be Next?: Howlin’ Wolf. E’ musicalmente molto grave, basso.

Da non dimenticare… (altre preferenze di Zappa secondo le dichiarazioni seguenti)

Recentemente ho ascoltato Mott The Hoople dei Mott The Hoople; mi piacciono tutti i tagli tranne ‘The Golden Age Of Rock ‘n’Roll’.

Newly Wed degli Orchids è uno dei miei brani R&B vocali di gruppo preferiti.

My White Bicycle – Tomorrow è stato uno dei singoli migliori dell’epoca e probabilmente ha anticipato un po’ i tempi. Mi piace anche l’altro lato, Claramount Lake (l’assolo di chitarra di Steve Howe).

Can I Come Over Tonight dei Velours. Qualsiasi musicologo che riesce a trovare quel disco può ascoltare i quintupli e sette gemelli del cantante. Considerando da dove viene e quando è stato realizzato (l’etichetta era East Coast Onyx), è fantastico.

Let’s Start All Over Again – The Paragons, un altro prototipo. E’ audace, ha la sezione di pianoforte più idiota che abbia mai sentito su qualsiasi disco e lo ripete abbastanza spesso da convincermi che è intenzionale.

Qualsiasi cosa abbia fatto Richard Berry. Ha reso possibile ciò che è successo nel R&B: tante persone non sarebbero state lì senza di lui. Era una delle più importanti fonti segrete dietro l’R&B della West Coast negli anni Cinquanta e ora va in giro cercando di ottenere un contratto. L’ho intervistato quando ho scritto un pezzo per la rivista Life e mi ha detto che ha venduto i diritti di Louie Louie per 5.000 dollari. Stava lavorando con una band latina in un posto chiamato Harmony Park Ballroom e la band aveva uno strumentale: ha scarabocchiato il testo di Louie Louie su un tovagliolo di carta nel camerino.

(Let It Rock, giugno 1975)

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