
“Frank è un genio e, come tale, non ha radici o, meglio, le ha tutte. Aspetti della sua personalità erano tipicamente americani, i gusti squisitamente italiani. Il modo di ragionare decisamente unico. Convivevano in lui il pragmatismo anglosassone, il caos latino e una punta di bizantinismo al limite del bacchettone. Aveva delle straordinarie aperture culturali di una laicità estrema”.
(Massimo Bassoli, Prog Italia luglio 2017)