
Il Ranxerox di Liberatore & Tamburini divenne più che un semplice fumetto un’icona, beniamino tanto delle platee intellettuali quando degli ultrà della Curva Sud per, poi, finire direttamente sulla copertina di The Man From Utopia, il disco di Frank Zappa.
“La storia è andata così – racconta Liberatore – Nel 1982 Zappa era in tour in Italia e alla fine del concerto di Roma incontrò un’aspirante groupie che era riuscita a intrufolarsi nei camerini. Per giustificare la sua presenza nel backstage, la tizia si inventò che era giornalista per una rivista chiamata Frigidaire. Quando ne porse una copia a Zappa lui la aprì, beccò una puntata di Ranxerox, mandò via la groupie e si tenne il giornale. Ranxerox gli era piaciuto talmente tanto che volle conoscerne gli autori. Così, io e Stefano Tamburini andammo a trovarlo in albergo, a Via Veneto. Era un tipo simpatico e, alla fine, mi propose di prendere spunto dalle sue vicende durante il tour italiano per la copertina del suo disco successivo. Puoi capire come ci rimasi: Zappa era un mio idolo assoluto”.
L’artwork per The Man From Utopia è di quelli che nel loro piccolo non si dimenticano: in copertina, un ributtante incrocio tra le fattezze dell’anarcoide musicista americano e le pose ultraviolente di Ranxerox imbraccia una malandata Fender con le corde a pezzi; in una mano agita uno scacciamosche che pare una sciabola e dietro di lui dei segnali stradali puntano minacciosamente a una fila di città senza apparente ordine logico: Roma, Pistoia, Napoli, Palermo e infine Milano – Parco Redecesio.
Il Ranxzappa concepito da Liberatore testimonia anche del successo del fumetto originario al di là delle Alpi, in quel primo scorcio di anni Ottanta.
(Valerio Mattioli, XL, ottobre 2012)




