Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Tag: Apostrophe

  • Frank Zappa e la storia curiosa di Apostrophe

    Apostrophe di Frank Zappa

    Freak Out e Hot Rats hanno avuto più successo, ma Apostrophe è salito più velocemente nelle classifiche di vendita. La sua storia è molto curiosa. Le stazioni FM negli Stati Uniti programmano i miei LP, le stazioni AM no. Un giorno un regista di una stazione AM sente una canzone di “Apostrophe” in FM e gli piace, ma dato che dura 10 minuti non rientra nel suo programma. Lui stesso fa un taglio, lo arrangia e fa un tema abbreviato di 3 minuti. Lo programma e gli piace, continua a programmarlo e diventa un successo, arriva addirittura ai vertici dei dischi più radiofonici d’America. Questa è la storia del mio successo, ma la verità è che questo non è il mio album, è la modifica di un’altra persona. Non l’ho nemmeno ascoltato.

    (Popular 1, novembre 1974)

  • La title track di Apostrophe nata da una jam session

    La title track di Apostrophe fu il risultato di una jam session durata tutta la notte presso gli Electric Lady Studios, New York City, l’8 novembre 1972. La canzone fu accreditata a tre solisti: l’ex bassista dei Cream Jack Bruce, Zappa e il batterista Jim Gordon. All’epoca, Bruce era in tournée con West, Bruce e Laing: il suo stile virtuoso e aggressivo creava un ascolto elettrizzante e collocava chiaramente Zappa fuori dalla sua zona di comfort, come ha detto a Guitar Player nel 1977. Bruce partecipò alla jam perché era un amico di Jim Gordon.

    “Ho trovato molto difficile suonare con lui; è troppo impegnato. Non vuole davvero suonare il basso in termini di funzioni fondamentali; penso che abbia altro per la testa. Ma è così che vanno le jam session” disse Frank.

    Bruce in seguito ricordò che Zappa inizialmente voleva che suonasse il violoncello nel brano, ma lo strumento che era stato assunto per la sessione era così scadente che non poteva essere suonato.

  • Frank Zappa, XMas 2024: Yellow Snow Suite (Garden City, NYC, 31/12/1974), The Rare Tape Broadcast

    Frank Zappa, XMas 2024: Yellow Snow Suite (Garden City, NYC, 31/12/1974), The Rare Tape Broadcast

    Yellow Snow Suite (Remastered) Garden City, NYC, 31 dicembre 1974, WLIR-FM Broadcast (2019, Arcturus)

    Data e luogo (Garden City, New York, 31 dicembre 1974) si riferiscono alla trasmissione di un nastro contenente vari concerti che Frank Zappa aveva compilato, da trasmettere alle stazioni radio (1973 o 1974 – “UN-Concert”). Questo nastro proviene da WLIR-FM: in precedenza, è stato presentato come WXRT, 8 novembre 1974.

    Il 22 marzo 1974, Frank Zappa pubblicò il suo sesto album solista, Apostrophe (‘). Come l’album precedente, Over-Nite Sensation, Apostrophe (‘) fu pubblicato sia in mix stereo che in mix quadrifonico (a 4 tracce).
    Con il singolo Don’t Eat The Yellow Snow – compilation delle prime 3 canzoni dell’album – Zappa guadagnò il primo ingresso nella classifica top 100 (raggiungendo la posizione n. 86). L’album ha raggiunto la decima posizione nelle classifiche americane e la sesta in Norvegia. Nessun altro album avrebbe avuto lo stesso successo di Apostrophe (‘), certificato disco d’oro negli Stati Uniti il 7 aprile 1976, primo disco d’oro di Frank Zappa. Questo album resta il suo lavoro di maggior successo commerciale.
    Come Over-Nite Sensation, Apostrophe (‘) è una compilation di registrazioni risalenti a diversi periodi della carriera di Zappa. I testi sono più bizzarri e meno sessuali, soprattutto le prime quattro canzoni che costituiscono la Yellow Snow Suite: Don’t Eat The Yellow Snow, Nanook Rubs It, St. Alfonzo’s Pancake Breakfast e Father O’Blivion. La suite, incentrata sulla lotta degli eschimesi contro i cacciatori di pellicce, racconta di un sogno: narra le gesta di un ragazzo (Nanook) che sogna di essere un eschimese. Sua madre lo mette in guardia: “attento a dove vanno gli husky, non mangiare la neve gialla” su cui gli husky urinano.
    Nanook sorprende un cacciatore di pellicce mentre prende a calci la sua foca preferita con una scarpa piena di piombo. Si vendica strofinando neve gialla negli occhi del cacciatore accecandolo temporaneamente. Per risolvere la questione, entrambi devono attraversare la tundra fino alla parrocchia di Sant’Alfonzo, patrono dei pescatori di smelt di origine portoghese, dove Padre O’Blivion prepara i pancake. Un suggerimento satirico, che prende in giro le sfumature religiose spesso associate alla risoluzione dei conflitti o alla ricerca della salvezza.
    La storia è ispirata al film documentario “Nanook of the North” diretto da Robert J. Flaherty (1922), che descriveva la vita degli Inuit nell’Artico canadese e le loro lotte con l’ambiente.
    Zappa si concentra sullo sfruttamento e sul commercio delle pellicce, sul maltrattamento storico delle culture indigene. Evidenzia l’impatto del colonialismo e dello sfruttamento economico delle popolazioni autoctone. La storia di Nanook Rubs può essere vista come un commento sull’appropriazione culturale e sulla mercificazione delle culture indigene. Molti hanno definito questa suite un profondo attacco alla società capitalista.

    Oltre alla suite Yellow Snow, l’album Apostrophe (‘) comprende Cosmik Debris, Excentrifugal Forz, Apostrophe’, Uncle Remus e Stink-Foot.

    La band è composta da:

    Frank Zappa – voce, chitarra, basso, bouzouki
    Sal Marquez – tromba
    Ian Underwood, Napoleon Murphy Brock – sassofono
    Bruce Fowler – trombone
    Tom Fowler, Harper May, Erroneous (Alex Dmochowski) – basso
    Don “Sugarcane” Harris, Jean-Luc Ponty – violino
    Ruth Underwood – percussioni, vibrafono
    George Duke – tastiere
    Ralph Humphrey – batteria
    Johnny Guerin – batteria su Excentrifugal Forz
    Tony Duran – chitarra su Apostrophe’
    Jack Bruce – basso su Apostrophe’
    Jim Gordon – batteria su Apostrophe’
    Aynsley Dunbar – batteria in Uncle Remus e Stink-Foot

  • Frank Zappa: 1974-03-05 KZEW-FM Dallas TX interview Apostrophe, 200 Motels, Beefheart, more

    Frank Zappa: 1974-03-05 KZEW-FM Dallas TX interview Apostrophe, 200 Motels, Beefheart, more

    interview by Mark Christopher

    Intro
    Strange / Waka Jawaka / studio musicians
    Musical training / music FZ listens to / zircons
    LSE lecture story / popularity of FZ’s music / Bizarre
    Wild Man Fischer / 200 Motels / TV
    I Was A Teenage Maltshop story
    Grammy Awards / Texas audiences
    The Mothers personnel changes / FZ’s unique musical sound
    Books FZ studied / album sales / Apostrophe
    200 Motels / Ringo / FZ’s demands on musicians
    New movie / politics / discription of the music on Apostrophe
    Excentrifugal Forz / Apostrophe (FZ)
    FZ’s kids names / Balloon Farm / Captain Beefheart
    Highschool all purpose vandel preparation / toilet poster story
    Smut / outro
    FAIR USE
    From GSW Project

  • Frank Zappa: 1973 R.A.I Italy, Apostrophe, Jack Bruce, poncho, influences, books, improvisation

    Frank Zappa: 1973 R.A.I Italy, Apostrophe, Jack Bruce, poncho, influences, books, improvisation

    Poncho’s / first jobs / money
    Cold pasta / influences / books
    Improvisation / Jack Bruce / Apostrophe

    FAIR USE
    From GSW Project

  • Frank Zappa – Il significato di Apostrophe

    Frank Zappa – Il significato di Apostrophe

    (Text suggested and published by Dave Hunt, one of most active members of What’s Zappa group. Thanks Dave)

    The Crux Of The Biscuit Is The Apostrophe the particular passage which is being referred to happens on the end of ‘stinkfoot’, and takes place in the context of a man having a conversation with his dog. The dog asks the man, what is his conceptual continuity.
    So the dog is posing a philosophical question to the man about what the man thinks the nature of reality is, or at least his understanding of it.
    The dog is basically asking, what is reality? Well, what is an apostrophe? An apostrophe is a symbol. its an idea. and what is anything else for that matter? what am i to you, but an idea within your mind.
    So, the apostrophe, being a symbol of defined purpose but undefined potential, becomes a more accurate symbol to represent whatever we currently call ‘reality’.
    Basically saying that the crux of the ‘biscuit’, i.e. reality itself, is more accurately represented by a symbol such as an ‘apostrophe’. Meaning… words are limited, language is limited… ideas and concepts are limitless…
    The apostrophe is a symbol that represents something that is not clearly defined. i mean, if you find an apostrophe inside of a word, you know that it means ‘symbol for conjoining two words together’ or ‘symbol to represent plurality, or ownership’… and that makes well enough sense. But say you have an apostrophe out on the page by itself… what does it mean then?
    It is a vague symbol that can mean anything…and it does. Being able to move beyond that and see, that what binds reality together is something that goes beyond conventional comprehension.
    Just try to imagine what an apostrophe means by itself. (an apostrophe, out of context)
    Basically, the apostrophe by itself goes beyond logic. it still means SOMETHING, but without context, it is impossible to define.
    it is only within the CONTEXT of language can the purpose of the apostrophe be understood and decoded.
    The way we observe things and learn about reality is by looking at context. our understanding of everything is based on the context in which it is being observed.
    basically, an apostrophe is dependent upon context to be understood… but an apostrophe is not dependent upon context to EXIST and reality is the same way… reality is dependant upon context in order
    To be understood, but it is not dependent upon context in order to EXIST. and so, in this way, the apostrophe is an accurate symbol for whatever we might call this existence… …and so, the crux of the biscuit is the apostrophe.
    (Dweezil Zappa, on Frank Zappa’s crux of the biscuit)

    (testo suggerito e pubblicato da Dave Hunt, uno dei membri più attivi del gruppo FB What’s Zappa. Grazie Dave)

    In sintesi

    Nel brano Apostrophe (‘) un uomo conversa con il suo cane.

    Il cane chiede all’uomo qual è la sua continuità concettuale. E cos’è un apostrofo?

    Un apostrofo è un simbolo, un’idea.

    Si dice che il nocciolo della questione, ovvero la realtà stessa, sia rappresentato più accuratamente da un simbolo come un ‘apostrofo’. Il che significa che le parole sono limitate, che il linguaggio è limitato… le idee e i concetti sono, invece, illimitati…

    L’apostrofo rappresenta qualcosa di non chiaramente definito. Se trovi un apostrofo all’interno di una parola, sai che si tratta di un “simbolo per unire due parole insieme” e questo ha abbastanza senso. Ma un apostrofo tracciato a caso, da solo, fuori contesto su una pagina cosa significa? E’ un simbolo vago che può significare qualsiasi cosa… L’apostrofo da solo va oltre la logica. Significa comunque QUALCOSA, ma senza contesto, è impossibile da definire. Soltanto all’interno del CONTESTO del linguaggio lo scopo dell’apostrofo può essere compreso e decodificato. Il modo in cui osserviamo le cose e impariamo la realtà è osservando il contesto. La comprensione di ogni cosa si basa sul contesto in cui viene osservata. Un apostrofo ha bisogno di un contesto per essere compreso ma non ha bisogno di un contesto per ESISTERE. Lo stesso vale per la realtà. (Dweezil Zappa)