Secondo la teoria del “Big Bang” sull’origine dell’universo, tutto ebbe inizio circa 10 miliardi di anni fa, quando esplose un volume di materiale delle dimensioni di una palla da softball e da allora la cosa si è espansa. Frank Zappa sostiene la teoria della “Big Note”, dove tutto – raggi di luce, onde sonore, atomi – possono essere vibrazioni dello stesso “Tono cosmico fondamentale.” Zappa è interessato a tutti i tipi di toni, per lo più amplificati, ma ha interessi anche in altre aree dello spettacolo.
“La musica non dura, non ha nulla a che fare con il tempo” scriveva Sergiu Celibidache.
Frank Zappa era convinto che il tempo fosse ‘un concetto sferico’, una costante sferica, in modo che, per così dire, tutto avvenga in una volta. Gnostici, buddisti e William Blake sono d’accordo, credendo che si possano varcare le porte dell’eternità in un istante e che il tempo sia una delle illusioni del mondo. William Burroughs e Sun Ra pensavano che, per sopravvivere, dobbiamo evolverci “fuori dal tempo, nello spazio”.
Secondo la teoria del “Big Bang” sull’origine dell’universo, tutto ebbe inizio circa 10 miliardi di anni fa, quando esplose un volume di materiale delle dimensioni di una palla da softball e, da allora, la cosa si è espansa.
Frank Zappa sostiene la teoria della “Big Note”, secondo cui tutto nell’universo – raggi di luce, onde sonore, atomi, ecc. – è composto fondamentalmente da vibrazioni. Tutte queste vibrazioni potrebbero semplicemente essere armoniche di qualche incomprensibile “Tono cosmico fondamentale”.
(The Sun Magazine, 3 maggio 1970)
“La forma dell’universo è un vortice di Moebius, credo. Il tempo è una costante sferica. Ora, immagina un vortice di Moebius all’interno di una costante sferica e avrai la mia cosmologia. Ma il ‘quando’ è molto importante”. (Frank Zappa, Best of Guitar Player, 1994)
Potremmo non essere in grado di ascoltarlo ma, in qualunque diversa ottava o altra suddivisione della Grande Nota, alla fine siamo tutti vibrazioni. Potremmo non essere semplici come le onde sinusoidali (le stesse utilizzate per generare i Modelli di Chladni) ma, da quando Schrodinger ha risolto l’equazione delle onde quantistiche, è stato chiaro che tutta la materia è costituita da onde, compresi noi. Le nostre onde sono tutte diverse. I modelli Chladni ne offrono una dimostrazione pratica. Non si tratta di una forma migliore di un’altra o di complessità che aumenta con la frequenza. È semplicemente l’osservazione, tratta da un’altra famosa frase di FZ, secondo cui è il “quando” a determinare il “cosa”; “quando” in questo caso è la frequenza.
La materia appare sotto forma di schemi particolari, è nella sua natura e nella misura in cui è guidata dalle vibrazioni, la natura è essenzialmente matematica, ritmica e, in definitiva, musicale. Le forme frattali dei modelli in natura che noi riconosciamo come belli sono di origine algoritmica.
La caratteristica sorprendente delle migliori improvvisazioni di Zappa è che non c’è ripetizione, niente che potresti leggere in anticipo. Emergono semplicemente dalle linee di faglia del fondo armonico in modi che sono incredibilmente imprevedibili ma che hanno perfettamente senso una volta ascoltate, evidenziando brillantemente le tensioni e i contrasti della musica.
Ma nella cosmologia di FZ l’idea di emergenza è essa stessa un’illusione. Nella sua visione del tempo – come disse a Bob Marshall – succede di tutto in continuazione. È un concetto difficile da comprendere. La sua idea del tempo è strutturata come una costante sferica sotto forma di vortice di Moebius: esprime il segreto della Grande Nota (come Dio?), cioè l’origine di tutte le cose. Gli antichi (chiunque fossero) parlavano della Musica delle Sfere. Si scopre che avrebbero potuto avere ragione, anche se avrebbero potuto avere torto riguardo al numero.
(estratto dall’articolo “God Vibrations: The Secrets of FZ’s Cosmology di Homer Shiroy)
“C’è un processo elettrochimico che anima questo sacco di merda che tutti devono trascinare in giro, ok? Quindi, non è impossibile che – quando il processo elettrochimico cessa di essere abbastanza forte da far muovere il sacco di merda – quell’energia possa essere scambiata, possa dissiparsi e avere un’esistenza propria senza il corpo. Credo che quelle energie e quei processi esistano. Semplicemente non penso che siano stati ancora adeguatamente descritti o nominati perché le persone tendono a trasformare tutto in qualcosa che supporti una qualsiasi teoria religiosa”.
(Frank Zappa, Society Pages 7, settembre 1991)
“Tutti noi abbiamo nella nostra mente tutta la conoscenza dell’universo. Frank Zappa l’aveva chiaramente dischiusa. In questo senso, resterà un modello per l’umanità”.
(Massimo Bassoli, Prog Italia luglio 2017)