
Trovi che l’industria musicale sia intrinsecamente più corrotta di quanto non fosse, diciamo, 20 anni fa?
“È più grande ed è più ‘plastica’. Penso che la corruzione sia sempre esistita, ma sono cambiati la ragione e lo stile della corruzione. Penso che proporzionalmente la quantità di corruzione sia leggermente aumentata ma sono aumentate molto anche le dimensioni del settore, quindi c’è molto più spazio affinché certe cose accadano. Ma non è solo il mondo dei dischi, è Broadway, la televisione e il cinema. Penso che ci siano alcuni aspetti davvero tristi nel combinare crimine e intrattenimento”.
Crime and Entertainment: un bel titolo per un’opera rock. Sembri avere un vantaggio su molti dei tuoi coetanei: non hai bisogno di fingere di avere 21 anni ora.
“Giusto. Non fingevo di avere 21 anni neanche quando li avevo. Non sono nato carino, non devo dannarmi per cercare di essere all’altezza e non penso al lifting. Posso essere brutto e continuare a lavorare. Questa è una benedizione”.
(East Coast Rocker, 30 marzo 1988)