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  • Frank Zappa e l’ecologia – Planet of my dreams

    Frank Zappa e l’ecologia – Planet of my dreams

    Frank Zappa, Planet of my dreams (dall’album Them or Us, 1984)
    L’ecologia è un tema che stava molto a cuore a Frank Zappa.
    Ho già pubblicato Outrage at Valdez, la colonna sonora per il documentario della Cousteau Society sulla fuoriuscita di petrolio della nave cisterna Exxon Valdez in Alaska – 1990.

    https://www.youtube.com/watch?v=I8_wz-UmMec

    Un altro brano significativo in tema di salvaguardia dell’ambiente è Planet of my dreams il cui testo è inequivocabile:

    “La Terra, la mia Terra ha le giunture gonfie. E’ piena di intrighi e sotto i raggi del Sole, quando splende, la gloria delle nostre scienze e le nostre alleanze militanti rivelano la loro quintessenza lungo i mucchi di elettrodomestici rotti. La Terra, la mia Terra… sento le sue grida soffocate… anche se spesso sembra dai raggi della televisione che laggiù l’ignoranza sia endemica e che i lacchè del governo se ne freghino…”.

    Originariamente, “Planet of My Dreams” faceva parte di un musical mai realizzato (Hunchentoot, la cui sceneggiatura è stata pubblicata nel libro “Them or Us”). Parti di questo spettacolo teatrale sono state inserite nell’album Sleep Dirt.
    Planet of my dreams affronta temi ambientali, tecnologici e socio-politici. La Terra ‘rigonfia’ suggerisce ecosistemi compromessi, il rischio di esaurimento delle risorse del nostro pianeta. Gli interessi in gioco li conosciamo tutti: politici, economici, scientifici, militari. Il danno ambientale provocato dall’uomo è la conseguenza di una mancanza di responsabilità in ambito politico e governativo, ignoranza diffusa, indifferenza, corruzione ai vertici del potere.
    Il cantante Bob Harris ripete ‘Non posso farlo”: si rifiuta di venire meno ai suoi principi nonostante tutto, di agire come gli altri rinunciando ai suoi valori. E’ l’idea stessa di Frank Zappa, della sua preoccupazione per la salvaguardia ambientale.

    Nel 1990, Frank Zappa aveva proposto la Magnetoidrodinamica in Cecoslovacchia.
    Ecco un estratto da un articolo del 19 marzo 1990 pubblicato su The Nation.

    Frank Zappa sta collaborando con il governo cecoslovacco come emissario per la cultura.
    Zappa, che è stato coinvolto in joint venture USA-sovietiche, si è recato a Mosca a gennaio per il Financial News Network per aiutare a mettere insieme un programma televisivo in cui imprenditori sovietici e americani avrebbero discusso di potenziali opportunità di business.
    Mentre era in Unione Sovietica, decise di andare a Praga per girare alcuni brevi servizi giornalistici per la FNN. Subito dopo il ritorno dalla Cecoslovacchia, Zappa ha parlato con l’editore di Washington David Corn.

    “Václav Havel e i suoi consiglieri vogliono l’industria, ma non vogliono importare imprese che aggraveranno i problemi ecologici lasciati dai comunisti. Poiché la Cecoslovacchia brucia ancora molto carbone, ho suggerito al governo di esplorare la magnetoidrodinamica (MHD). Questo è un processo in cui il carbone di bassa qualità viene bruciato ma le emissioni vengono pulite, messe in un circuito e utilizzate per aumentare la produzione di elettricità come un turbocompressore. Come faccio a saperlo? Nel 1986 mi sono seduto su una rete di aerei per un lobbista di TRW che ha sviluppato MHD. Il mio socio Jim Nagle sta ora raccogliendo informazioni su MHD da inoltrare a Praga. Quasi tutte le compagnie telefoniche dell’impianto sono state a Praga offrendo di riparare il sistema telefonico inefficiente del paese. Come c’era da aspettarsi, il prezzo è enorme. L’anno scorso, ad esempio, AT&T ha annunciato un accordo con il governo italiano per ricablare i telefoni lì al costo di $ 30 miliardi. Nessuna di queste società aveva suggerito al governo cecoslovacco, come ho fatto io, di passare al cellulare. Salti il ricablaggio e distribuisci telefoni cellulari a tutti. Ciò renderà superflua la tesatura di cavi attraverso edifici antichi con nove secoli di storia”. (Frank Zappa, The Nation, 19 marzo 1990)

  • Frank Zappa – Outrage at Valdez

    Frank Zappa – Outrage at Valdez

    Colonna sonora di Frank Zappa per il documentario della Cousteau Society sulla fuoriuscita di petrolio della nave cisterna Exxon Valdez in Alaska – 1990

    “Ho appena finito di registrare la musica per un nuovo documentario televisivo di J.-Y. Cousteau. Questo è un film ambientale sui pozzi petroliferi e sulla raffinazione del petrolio nella regione di Valdez, in Alaska”. (Frank Zappa, WM – World of Music n. 1/1990 – rivista russa)

    “Outrage at Valdez è un brano di The Yellow Shark che ho originariamente composto per un documentario della Cousteau Society: trattava del disastro della petroliera a Valdez/Alaska. Nel documentario della Cousteau Society sono stati utilizzati solo 90 secondi, mentre l’intero pezzo dura 7 minuti”. (Oor, 5 settembre 1992)

    “La Fondazione Cousteau ha commissionato un’opera per illustrare un documentario sul disastro ecologico della Exxon Valdez, petroliera statunitense. Il 24 marzo 1989, una nave cisterna si è incagliata sulla costa dell’Alaska, vicino ad Anchorage, causando una terribile fuoriuscita di petrolio. Le indagini stanno ancora cercando di determinare la responsabilità del capitano, mentre i danni alla fauna e alla flora sono notevoli” (Frank Zappa).
    Frank espresse il suo disgusto e Jacques-Yves Cousteau pensò a lui per creare una musica adatta al dramma. L’opinione pubblica fu profondamente colpita da questa vicenda. Ha portato alla revisione legislativa del Codice del trasporto marittimo. La Exxon Valdez deviò dalla sua rotta per guadagnare tempo, anche se si sapeva che il capitano era ubriaco fradicio. Frank aveva un grande rispetto per il lavoro di sensibilizzazione svolto dalla Fondazione Cousteau. Per questo motivo accettò questo ordine urgente.

    L’incidente provocò un danno enorme sia a livello economico che a livello ambientale: furono contaminati 1900 chilometri di costa quasi vergine. A seguito dell’incidente, circa 20 specie di pesci hanno riportato danni a livello genetico, deformità fisiche e ridotti tassi riproduttivi e di crescita con gravi ripercussioni sulla pesca locale. In seguito a questo evento drammatico, nel 1990 è stato redatto l’Oil Pollution Act, un accordo tra varie nazioni che prevede di attuare misure di prevenzione per ridurre gli incidenti da petrolio. È stato anche istituito un fondo fiduciario, l’Oil Spill Liability Trust Fund, usufruibile da varie nazioni per supportare i costi della rimozione dell’inquinante in caso di incidente.