Frank Zappa's mustache - Music is the Best

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  • Frank Zappa, EIHN (Everything Is Healing Nicely): the other side of Yellow Shark (part 2)

    Frank Zappa, EIHN (Everything Is Healing Nicely): the other side of Yellow Shark (part 2)

    9/8 Objects, Amnerika Goes Home, None Of The Above, T’Mershi Duween

    FAIR USE

    https://www.youtube.com/watch?v=CiZhXZGqa54

    Note su alcuni brani di EIHN

    Jolly Good Fellow
    Ogni sera, all’UMRK, era caratterizzata da una improvvisazione ‘diretta’, nel senso di condotta. A differenza della classica improvvisazione in cui i musicisti pensano spontaneamente a cosa suonare, queste sono composizioni in cui ad ogni musicista sono state date istruzioni in anticipo, sia scritte che verbali. Quindi Frank dirigeva i musicisti usando segnali e gesti delle mani. Sembrava che Frank stesse suonando l’Ensemble come uno strumento.
    Questi pezzi non suonano come improvvisazioni ma, stranamente, come composizioni attentamente pensate e meticolosamente orchestrate in anticipo. Era come se ogni musicista sapesse cosa avrebbero suonato gli altri. Una testimonianza dell’abilità eccezionale di questi musicisti e della quasi chiaroveggenza che avevano l’uno con l’altro come ensemble.

    Roland’s Big Event/Strat Vindaloo
    In questo brano, troviamo un duello Shankar/Zappa che duello non è. I due musicisti, piuttosto, si sostengono a vicenda in modo gentile.
    Un’altra pratica comune nel jazz e nel rock, ma quasi sconosciuta nelle sale da concerto classiche, è quella di improvvisare un assolo. Frank, durante le prove, ha spinto i singoli membri dell’ensemble ad improvvisare un assolo mentre il resto dell’orchestra improvvisava (altro concetto estraneo alla musica classica). La maggior parte, se non tutti, dell’Ensemble Modern non avevano mai fatto assoli prima…
    Questa traccia presenta un memorabile primo assolo del clarinettista Roland Diry, inizialmente riluttante. Quel giorno in particolare Frank aveva lì il violinista elettrico L. Shankar per dimostrare le tecniche di fraseggio indiano ai suonatori di archi e per aiutare i musicisti ad entrare di più nello spirito dell’improvvisazione. L’assolo di Roland è seguito da Strat Vindaloo con FZ e Shankar.

    T’Mershi Duween
    Come This Is A Test la prima metà di questa traccia è anche una prima esecuzione. Frank voleva vedere come l’Ensemble Modern avrebbe gestito i difficili gruppi irregolari 23 contro 24. Nella seconda metà del brano, Zappa ha assegnato ad ogni musicista una parte da suonare.

    9/8 Objects
    Frank segnalò alle varie sezioni dell’orchestra di suonare diversi “oggetti” man mano che il pezzo procedeva.
    Ebbe l’idea di assemblare i cosiddetti oggetti musicali dettando accordi o linee sulla chitarra e facendo in modo che l’Ensemble li imitasse sui loro strumenti. Componeva mentre suonava, i musicisti annotavano ciò che Frank dettava o ciò che diceva loro di improvvisare. Durante le prove, Ali N. Askin trascriveva questi oggetti man mano che venivano sviluppati. In seguito, Askin ha esaminato il materiale di tutti e ha confrontato ciò che aveva scritto con ciò che avevano scritto loro; alla fine, è stata scelta la versione migliore. Compare anche il violinista L.Shankar.

    Amnerika Goes Home
    Amnerika nella sua forma originale ma meno elaborata è stata registrata per la prima volta per Thing fish . Qui Frank utilizza il Synclavier per portare l’hocketing al suo estremo ridicolo. Per chi non conoscesse il termine, hocketing è una tecnica compositiva ampiamente utilizzata durante il periodo barocco, in cui una frase viene segmentata in modo tale che due o più strumenti suonino segmenti alternati, ognuno dei quali riprende da dove l’altro si era fermato. Frank ha preso la disposizione standard “melodia e accompagnamento” di Amnerika e ha distribuito ogni nota successiva ad uno strumento diverso. Il risultato ascoltato in “Civilization: Phase III” è sorprendente. Abbastanza facile per un computer, ma è estremamente difficile per 24 esseri umani posizionare le rispettive note isolate a intervalli apparentemente casuali e far sì che il tutto si mescoli ritmicamente insieme. Le esibizioni dei concerti di Yellow Shark erano ancora un po’ traballanti e questa composizione è stata esclusa dall’album.

    None Of The Above (Revised Previsited)
    None Of The Above è nato come una raccolta di quartetti per archi composti sul Synclavier per il Kronos Quartet nel 1985. Alcuni movimenti sono stati ampliati in quintetto per archi (vedi i commenti di FZ sul CD Yellow Shark) per l’Ensemble Modern, e alcuni sono stati ulteriormente ampliati in forma di orchestra da camera (quintetto per archi con abbellimento orchestrale). Le sezioni orchestrali provengono dalle prove dell’UMRK; le prove del quintetto per archi sono state registrate a Francoforte nel 1992.
    Nelle note di copertina, Gail Zappa spiega che si tratta di una versione “distorta” di xenocronia di FZ: i frammenti scritti si presentano simultaneamente agli elementi compositivi in tempo reale.

    (Todd Yvega)

  • Frank Zappa, EIHN (Everything Is Healing Nicely): the other side of Yellow Shark (part 1)

    Frank Zappa, EIHN (Everything Is Healing Nicely): the other side of Yellow Shark (part 1)

    This is a test (Igor), Jolly Good Fellow, Roland’s Big Event / Strat Vindaloo

    FAIR USE

    The Yellow Shark era stato originariamente concepito da Frank Zappa come un set di 2 dischi ma, per vari motivi, è stato alla fine pubblicato un solo album. Diverso materiale contenente prove registrate, out-take, improvvisazioni, letture ed un assolo suonato da FZ con l’Ensemble Modern è stato pubblicato postumo nell’album EIHN dalla Zappa Family Trust (1999). Si può definire un documentario audio contenente registrazioni di prove di FZ con l’Ensemble Modern in preparazione di The Yellow Shark per collezionisti e curiosi, carico di spontaneità, entusiasmo e creatività.
    Gran parte dell’album EIHN documenta FZ che insegna all’Ensemble Modern molte delle sue insolite tecniche ed il suo approccio all’esecuzione della sua musica, i segnali manuali.
    Alcune tracce si trascinano a lungo e risultano difficili da seguire come Nap Time e Wonderful Tattoo, ma brani come 9/8 Objects e Roland’s Big Event/Strat Vindaloo che vedono la partecipazione del violinista L. Shankar come pure T’Mershi Duween sono eccellenti; avrebbero potuto essere inclusi nell’album YS.

    EIHN – Tracklist
    1. Library Card
    2. This Is a Test
    3. Jolly Good Fellow
    4. Roland’s Big Event / Strat Vindaloo
    5. Master Ringo
    6. T’Mershi Duween
    7. Nap Time
    8. 9/8 Objects
    9. Naked City
    10. Whitey (Prototype)
    11. Amnerika Goes Home
    12. None of the Above
    13. Wonderful Tattoo!

    “Qualsiasi cosa, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, senza alcun motivo.”. Questo ‘concetto’ di FZ è vivo in ogni traccia del CD. In questo caso, ci mostra cosa succede quando prendi uno dei migliori ensemble ‘classici’ per la musica moderna al mondo e lo lasci lavorare in modo non convenzionale, introducendo idee e tecniche che si incontrano raramente nel mondo del compositore che scrive la partitura e vuole che venga eseguita così come è stata scritta. Queste registrazioni sono i documenti di un primo incontro musicale, che danno all’ascoltatore una rara visione di un workshop davvero unico che ha avuto luogo in un periodo di due settimane in California, nel 1991.
    Frank stava usando le stesse strategie e gli stessi strumenti compositivi delle sue band. Il materiale scritto e provato veniva unito a sezioni improvvisate. Insegnò ai musicisti “oggetti”, “motivi”, “vamp”, “strutture di accordi” e “gesti” (musicali e teatrali), che venivano suggeriti da lui con gesti delle mani, facce buffe, movimenti delle sopracciglia, ecc. Allo stesso tempo, stava esaminando ogni membro dell’ensemble, cercando punti di forza nascosti nei singoli artisti.
    Queste sessioni mostrano come FZ stava iniziando a personalizzare la musica (e altre cose) per questo ensemble. Ma a causa della sua malattia molte delle idee iniziate qui non sarebbero state sviluppate completamente.
    Frank ha voluto condurre i musicisti dell’Ensemble oltre ciò che già facevano così bene spingendoli verso nuovi e insoliti modi di lavorare. In questo modo, ha permesso loro di ottenere risultati inaspettati e di acquisire un ulteriore livello di esperienza
    (Todd Yvega)

    Note su alcuni brani di EIHN

    Library Card
    Frank assegnò a diversi musicisti il compito di improvvisare un’interazione parlata. Il pianista, Hermann Kretzschmar, tirò fuori la sua tessera della biblioteca per usarla come testo. Il timbro distintivo della sua voce, l’accento tedesco e il ritmo umoristico della sua eloquenza colpirono Frank tanto che sfruttò l’idea in Master Ringo, Wonderful Tattoo! e Welcome To The United States (nell’album The Yellow Shark).

    This is a Test (Igor)
    Parte del piano generale di Frank Zappa era di comporre sul Synclavier per l’Ensemble Modern in occasione del progetto The Yellow Shark. Attraverso specifici test avrebbe verificato fino a che punto poteva funzionare questo piano. La sera prima delle prove, fece riorchestrare la sua composizione per Synclavier intitolata Igor e chiese di arrangiarla per l’Ensemble Modern, preparando le parti stampate da sottoporre ai musicisti la mattina successiva e una partitura del direttore.
    This is a test (Igor), brano incluso nell’album EIHN, è un’esecuzione in prima ripresa di musicisti che leggevano a prima vista la musica appena consegnata loro. Dimostra non solo l’abilità tecnica di questa orchestra, ma anche l’espressività e lo stile dell’Ensemble mentre si sforzava di riprodurre accuratamente qualcosa che non aveva mai visto prima. Ogni sera, nelle due settimane successive, è stata scandita da uno sforzo frenetico e massacrante per estrarre un altro pezzo dal Synclavier e convertirlo in punti sulla carta per gli esperimenti del giorno dopo.
    Uno di questi test era G-Spot Tornado. Dopo circa un’ora di prove, Frank lo considerò un esperimento fallito e lo mise da parte. I membri dell’Ensemble, tuttavia, erano determinati a padroneggiarlo e continuarono a esercitarsi da soli. Quando ebbero luogo i concerti di Yellow Shark, G-Spot Tornado servì da finale e da bis.
    https://www.youtube.com/watch?v=TqMROXhFfDc