Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Tag: elettronica

  • FZ: “il mondo della musica non vuole essere scosso…

    Frank Zappa e il mondo della musica

    Qual è la tua principale caratteristica?

    “Probabilmente, la testardaggine”.

    Hai mai assistito ad un miracolo?

    “Ho sentito suonare correttamente dalla mia band una certa battuta di Black Pages una volta”.

    Hai il successo che vorresti?

    “Direi che la caratteristica fondamentale della mia vita è il fallimento. Se c’è una cosa in cui sono in grado di eccellere è il fallimento: riesco a fallire al 100%. Dal momento che la maggior parte delle cose che decido di fare sono teoricamente impossibili, è molto facile fallire. Ho imparato a conviverci. In termini di macchinari e personale, sembra che non ce ne sia mai abbastanza per fare le cose esattamente nel modo giusto”.

    Chi è il Picasso della musica, nel senso di innovatore capace di sconvolgere il mondo dell’arte?

    “Non so molto del mondo dell’arte, quindi è difficile per me commentare, ma nessuno che scuote il mondo della musica dura. Il mondo della musica non vuole essere scosso. Nel mondo dell’arte cercano la novità che creerà scandalo, ma il mondo della musica non è il “mondo dell’arte”, è un mondo degli affari. Anche la “musica classica” si occupa di dati di vendita. Nessuna parte del business musicale si occupa dell’estetica della musica”.

    Cambierà mai questa realtà?

    “No. Qualunque sia il senso estetico che potrebbe essere esistito in passato, sembra sfasato rispetto alla “realtà industriale” contemporanea. Alla gente non frega un cazzo”.

    Eppure continui nella tua carriera di musicista.

    “Insisto perché è tutto quello che so fare”.

    Se dovessi recitare in un film, quale sarebbe il tuo ruolo ideale?

    “Non mi è mai piaciuta l’idea di recitare. Ho difficoltà a identificarmi con tutto ciò che è finzione, situazioni in cui le persone fingono…”.

    Ci sono nuovi musicisti che apprezzi?

    “Una delle persone più musicali in circolazione oggi è Alan Holdsworth, un chitarrista che ha sviluppato uno stile molto interessante. Ha fatto alcuni album per la Warner Bros., ma naturalmente lo hanno abbandonato perché non era commerciale. Mi piace anche Chad Wackerman, il batterista che ha fatto alcuni tour con lui, ed è anche il batterista della nostra band”.

    C’è un periodo nella storia in cui saresti stato più a tuo agio?

    “Non proprio, perché sono un “tipo elettronico”. Un’era precedente avrebbe potuto offrire di più in termini di estetica, ma molto di quello che faccio riguarda i dispositivi elettronici e non credo che sarei felice senza di loro”.

    (Mix, settembre 1985)

  • Zappa e Varèse: la modifica elettronica del suono

    Frank Zappa e la modifica elettronica del suono

    Zappa portò l’interesse di Varèse per gli strumenti elettrici un po’ più in là nel regno della modifica elettronica del suono. Ad esempio, alterava la frequenza dei suoni dei clarinetti per farli suonare come trombe o come nessuno strumento mai sentito prima.
    (The Chronicle, 20 ottobre 1975)

    Zappa ascoltava la musica di Edgar Varése in continuazione, soprattutto Ionisation. Perfino il titolo si rifaceva alla principale fissazione ‘seria’ del ragazzino: la chimica, alludendo a quel fenomeno, detto ‘ionizzazione’, che consiste nella dissociazione delle molecole delle sostanze solide quando entrano in soluzione in un liquido. Quella musica era un’entusiasmante proiezione del suo mondo interiore.

    (dal libro Frank Zappa Domani di Gianfranco Salvatore)