La lista dei progetti futuri di Zappa è piena. Frank continua a scavare nei suoi archivi audio per pubblicare vecchio materiale. E’ stato appena pubblicato in versione CD Ahead of Their Time di un concerto dei Mothers del 1968 a Londra, dove 14 membri della BBC Symphony si unirono al gruppo per fornire l’accompagnamento musicale composto da Zappa ad un’opera teatrale eseguita dai membri della band.
L’anno prossimo Zappa promette un altro CD di tagli inediti in studio chiamato Lost Episodes, poi è in programmaun CD di musica per la danza moderna chiamato Dance Me This a cui sta lavorando.
Zappa è particolarmente entusiasta di un paio di progetti di cui Andreas Molich-Zebhauser, business manager di Ensemble Modern, ha parlato durante una visita un paio di giorni fa.
“Andreas mi ha parlato di un’intervista rilasciata una volta da Edgar Varese in cui immaginava un film per accompagnare il suo pezzo ‘Desert’. Non ne avevo mai sentito parlare prima. Varese ha detto che le immagini non avevano bisogno di riferirsi alla musica. L’Ensemble è prenotato per un concerto a Colonia, in Germania, il 27 maggio 1994. Andreas ha pensato all’ampia banca dati di immagini video che ho raccolto e gli è venuta l’idea di commissionarmi un film di 22 minuti. L’altro progetto di cui abbiamo discusso è per il mese di maggio 1995: l’Ensemble dovrebbe esibirsi in una serata dedicata ai miei lavori teatrali come “Billy the Mountain” e ” Brown Shoes Don’ t Make It” arrangiato per ensemble di musica classica. Penso che potrebbe uscire fuori una serata divertente e un CD divertente”.
Zappa a cosa deve la longevità della sua carriera?
Risponde con estrema umiltà: “Non so come sia successo. Come sono sopravvissuto? Immagino con il passaparola, ma non lo so. Sono stato fortunato”.
Uncle Meat, Frank Zappa The Yellow Shark, Ensemble Modern 1993
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“La vera identità di “Uncle Meat” è Sandy Herbits Hurvitz. Sandy ha molto talento, scrive grandi canzoni e le esegue ancora meglio. Nel periodo pasquale di quest’anno, è stata al nostro spettacolo al Garrick dopodiché è partita per sfogarsi a San Francisco. . . si è messa piume e fiori tra i capelli, campanelli al collo ed ha partecipato al tour dei Grateful Dead. . . insomma, la vacanza dell’adolescente americano medio…”.
Come l’hai scoperta?
“Un giorno, è arrivata al Garrick: si è sistemata, ha conosciuto i membri del gruppo e non ci ha più lasciato. Fu solo molto tempo dopo che scoprimmo, con nostro stupore, che sapeva cantare incredibilmente bene. Abbiamo quindi deciso di registrarla e sfruttare il suo talento con un pubblico giovane”.
(Frank Zappa, Rock & Folk, novembre-dicembre 1967)
“Uncle Meat documenta le Madri originali all’apice telepatico dei loro poteri musicali”.
(Dangerous Minds)
“Uncle meat” è il primo vero disco privo di un tema verbale continuo, con sequenze di immagini progressive. Non è un disco-messaggio bensì un film auricolare e istantaneo”.
(Ciao 2001, 1° dicembre 1971)
Uncle Meat è stato influenzato dal jazz?
“Non credo ci siano influenze jazz in Uncle Meat. Se c’è qualche influenza in Uncle Meat è di Conlon Nancarrow. È un compositore che vive in Messico, ma è nato nel Kentucky. Scrive musica per pianista che è umanamente impossibile da eseguire. Scrive tutti questi bizzarri canoni e strane strutture – li colpisce con i rulli del pianoforte. Roba fantastica. Se non l’hai mai sentito, devi ascoltarlo – ti ucciderà. In parte suona come un ragtime totalmente bionico”. (Frank Zappa Pop & Rock, febbraio 1980 – Grecia)
Zappa non si considera un appassionato di jazz. Tuttavia, non nasconde la sua simpatia per un certo gruppo di musicisti jazz come Eric Dolphy, Wes Montgomery, Chrles Mingus, George Russell e Albert Ayler.
Il flirt jazz inizia già dai primi album, in particolare su “Uncle Meat” del 1968, dove Zappa cerca di penetrare il linguaggio del free jazz (riferimenti ad Aylrey e Dolphy); momenti simili si ritrovano anche in “Weasels Ripped My Flesh” uscito due anni dopo, contenente, tra gli altri, Eric Dolphy Memorial Barbecue – un meraviglioso tributo al grande strumentista. Echi liberi compaiono anche nell’album “200 Motels”, che però non rientra più nel filone “jazz” di Zappa. (Jazz Forum, dicembre 1993)
Zappa pensa che Uncle Meat sia “il miglior album in termini di qualità complessiva”.
(Down Beat, 30 ottobre 1969)
“Non ho mai avuto un’educazione musicale formale, quindi presumo di andare ancora a scuola. A seconda di quanto tempo ho da dedicare ad un album, imparo man mano che realizzo. Per i primi tre o quattro album, stavo ancora scoprendo quali fossero le possibilità tecniche dello studio. All’epoca dell’album ‘Uncle Meat’ ho assorbito questa conoscenza”. (Frank Zappa, New Musical Express, 7 aprile 1973)
“La gente mi chiede se l’album Uncle Meat sia reale. Gli americani sono così abituati a fare cazzate che non riescono a credere a niente. Pensano che siamo immaginari. È assurdo. Facciamo solo quello che vogliamo e tutti dicono oh, è strano”. (Frank Zappa)
Uncle Meat è il quinto album in studio dei Mothers of Invention, pubblicato come doppio album nel 1969. E’ stato originariamente sviluppato come parte di No Commercial Potential, un progetto che ha generato altri tre album che condividono una connessione concettuale: We’re Only in It for the Money, Lumpy Gravy e Cruising with Ruben & the Jets.
L’album è servito anche come colonna sonora di un film di fantascienza proposto che non sarebbe stato completato, sebbene un film direct-to-video contenente filmati di prova del progetto sia stato rilasciato da Frank Zappa nel 1987.
La musica è diversa nello stile, attingendo dalla musica orchestrale, jazz, blues e rock. Uncle Meat è stato un successo commerciale al momento del rilascio ed è stato molto acclamato per le sue innovative tecniche di registrazione e montaggio,
A che punto è Uncle Meat ?
“Ancora in attesa di completamento al ricevimento di $ 30.000. Tuttavia, il doppio album omonimo offre la colonna sonora, costruita per dimostrare il talento di Gardner, Sherwood e Underwood: il soprano Nelcy Walker canta insieme per produrre un effetto Jeanette MacDonald-Nelson Eddy. Per inciso, Zappa è appassionato di fantascienza: la sceneggiatura del film è fantascienza ragionevolmente d’avanguardia”.
(Frank Zappa Stardock, gennaio 1970)