Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Tag: FBI

  • FZ: “siamo stati esclusi dalla mensa della MGM per i nostri capelli lunghi…

    Frank Zappa e MOI alla mensa della MGM
    foto di Michael Conen

    “Gli hippy indossavano una specie di uniforme, avevano un uso uniforme della lingua e una mentalità da gregge. I freak erano più individualisti. Tuttavia, i borghesi ci consideravano abbastanza bizzarri da trattarci come fuorilegge. Tanto che, durante le registrazioni alla MGM per il nostro primo disco, siamo stati esclusi dalla mensa della MGM a causa dei nostri capelli lunghi. Per un po’ siamo stati seguiti da agenti dell’FBI o della CIA che ci hanno filmato di nascosto ed hanno perquisito la mia casa.

    Ricordo di essere stato criticato per aver detto in un concerto a Londra che gli studenti si sarebbero concentrati meglio sui loro studi, invece di perdere tempo con marce di protesta e scioperi perché non appena diventi un avvocato, un medico o un politico, hai molto più potere per cambiare il mondo di quanto ne avresti se fossi uno studente dai capelli lunghi. Vent’anni dopo, la penso ancora in modo non convenzionale, ma per il resto lavoro in modo molto più efficiente di molti uomini d’affari coi loro abiti firmati: non mi drogo, mi alzo presto, sono un maniaco del lavoro, dirigo la mia azienda… È un falso presupposto pensare di dover condurre una vita pazza per avere idee originali, ed è anche un falso presupposto pensare che condurre una vita normale significhi conformarsi alla maggioranza. Ad esempio, io sono un padre di famiglia, amo la mia famiglia, è la pietra angolare della mia società. Si dice che io sia uno strano, un maniaco, ma nessuno dei miei figli si droga, o è stato arrestato dalla polizia o si è suicidato o è scappato di casa… Quanti di questi genitori conservatori possono dirlo dei loro figli?”. (Frank Zappa)

    (Humo, dicembre 1993)

    Fonte https://web.archive.org/web/20070610055740/http://www.killuglyradio.com/features/articles/my_epitaph_anything_anytime_any_place_for_no_reason_at_all.php

    NOTE:

    Ho letto che le sedute di registrazione per il disco si tennero ai TTG Studios di Hollywood, California, tra il 9 e il 12 marzo 1966. Alcuni brani, come Motherly Love e I Ain’t Got No Heart erano stati già ultimati prima dell’inizio delle sessioni di Freak Out!. Queste primitive registrazioni risalgono al 1965. Non so perché Frank abbia detto MGM. TTG è stata co-fondata da Tom Hidley e Amnon “Ami” Hadani, che avevano entrambi lavorato in precedenza con MGM/Verve Records . Non ne ho idea ma questa è un’intervista reale.

  • FZ: Why Not? Inc per sviluppare affari a Mosca, Frank spiato dall’FBI

    Frank Zappa controllato dall'FBI

    Nel 1993 il giornalista Phil Wilding della rivista musicale Cutting Edge intervistò l’iconico Frank Zappa in quella che si configura come l’ultima intervista del chitarrista statunitense. Nell’intervista Frank Zappa ripercorre alcuni storici momenti della sua carriera, confessando di essere stato spiato dall’FBI per un periodo.

    Frank Zappa è stato tenuto sotto controllo dall’FBI, così come altri grandi artisti della storia del rock (uno su tutti John Lennon). Gli fu offerta la possibilità di tenere un talk show sul Financial News Network (FNN):

    “Andai a fare questo special sull’Unione Sovietica, ho raccolto informazioni, ho fatto interviste e sono tornato per mandare in onda lo spettacolo. Coloro che gestivano la FNN, però, erano parecchio preoccupati. Ricordo che addirittura misero un avviso prima del programma del tipo “le opinioni del signor Zappa sono solo le sue e bla bla bla”. A dire il vero non so cosa cazzo si aspettavano che dicessi una volta arrivato, è stato tutto così strano.”

    “C’è stata poi questa intervista con un ragazzo di un istituto di ricerca finanziaria a Mosca sulle fabbriche militari e sull’idea di trasformarle in produzioni di beni di consumo. Un ragazzo dell’ambasciata australiana mi disse invece che gli australiani stavano lavorando con i russi per entrare nel business aerospaziale. Sono tornato con un mucchio di notizie interessanti, ma nessuno voleva ascoltarmi, nessuno voleva che fossero diffuse.”

    “Immagino che da qualche parte ci sia un fascicolo dell’FBI con il mio nome…si, insomma. credo davvero che ci sia. Penso che mi stiano tenendo d’occhio da un po’ e, a dirla tutta, la cosa non mi preoccupa più di tanto.”

    L’esperienza diretta del fallimentare sistema sovietico ha spinto Zappa a creare Why Not? Inc per aiutare a sviluppare affari nell’ex comunità del blocco orientale.

    C’è questo grande complesso sportivo proprio nel centro di Mosca. È dove c’è lo stadio Lenin, lì hanno tutte queste strutture e stavano cercando dei partner occidentali. Sono riuscito a convincere un paio di persone ad andare a Mosca ed a parlare con questo ragazzo, Vladimir, che si rivelò non essere affatto un bravo uomo d’affari. Quando vide che in realtà c’erano uomini d’affari occidentali seduti nel suo ufficio a prendere appunti, decise di triplicare il prezzo di tutto ciò che mi aveva fatto un preventivo. Se ne sono andati semplicemente dicendo: ‘ Questo ragazzo è pazzo ‘.”

    “Ho fatto la figura dello stupido. Non ho intenzione di fare niente con Why Not? adesso. È molto difficile per me viaggiare in questo momento e non puoi fare quel tipo di affari seduto a casa. Ho dovuto lasciar perdere.”

    Anche se il legame di Zappa con l’ex blocco dell’Est resta. La sua breve nomina ad Ambasciatore speciale della Cecoslovacchia in Occidente per il commercio, la cultura e il turismo fu immediatamente fatta fallire dall’allora Segretario di Stato James Baker. Presumibilmente portava rancore contro Zappa dopo le sue osservazioni secondo cui la signora Susan Baker era semplicemente una casalinga annoiata che non aveva niente di meglio da fare che unire le forze con Tipper Gore e il PMRC. Ha anche invitato l’eminente politico ceco Vaclav Havel al suo chat show sulla FNN. L’intervista non ebbe mai luogo, ma l’interesse per Zappa da dietro la cortina di ferro divenne molto evidente.

    (Cutting Edge, agosto 1993)

  • Frank Zappa parla del programma Cointelpro

    Frank Zappa parla del programma Cointelpro

    Frank Zappa sul programma Cointelpro

    Dagli anni Cinquanta del secolo scorso, all’interno dell’FBI, era stato messo in piedi il programma COINTELPRO.
    Creato dal famigerato J. Edgar Hoover**,** direttore del Federal Bureau per quasi 50 anni, il Cointelpro aveva lo scopo di distruggere i movimenti contro la guerra (Vietnam) e quelli con simpatie anarchiche, comuniste e socialiste, ma anche di perseguitare gli attivisti omossessuali, le femministe, le organizzazioni antirazziste dei neri e dei nativi americani.
    Secondo Wikipedia “in parte illegale, attivo formalmente tra il 1956 e il 1971, il programma COINTELPRO prevedeva azioni di sorveglianza, infiltrazione, discredito e smantellamento nei confronti di organizzazioni politiche attive negli Stati Uniti”.
    Un’indagine successiva condotta dalla Commissione Church del Senato stabilì che “il progetto COINTELPRO ebbe inizio nel 1956, in parte per la frustrazione nei confronti delle sentenze della Corte Suprema che limitavano i poteri governativi nel procedere apertamente contro i gruppi dissidenti”. Commissioni ufficiali del Congresso e diverse sentenze giudiziarie hanno concluso che le operazioni di COINTELPRO hanno superato i limiti statutari delle attività dell’FBI e violato le garanzie costituzionali di libertà di espressione e di libertà di associazione”.
    Per portare avanti la sua guerra, COINTELPRO diffamava, terrorizzava, provocava le personalità che, per carisma e fama, potevano creare simpatie e consenso per tali movimenti. Furono numerosi gli uomini e le donne di cultura e spettacolo schedati e inseriti nel Security Index **dell’FBI **negli anni Sessanta: tra questi Frank Zappa, Jimi Hendrix, John Lennon e Jim Morrison sono quelli più noti.
    Sarà la **Commissione Church **a rivelare, negli anni Settanta, buona parte dei dossier segreti di FBI e CIA.

  • Frank Zappa e l’FBI – Dickie’s Such an Asshole (cronaca)

    Frank Zappa e l’FBI – Dickie’s Such an Asshole (cronaca)

    “Dickie’s Such an Asshole” (You Can’t Do That on Stage Anymore Sampler – Zappa Records / Barking Pumpkin Records Zappa 7): versione più lunga rispetto a quella inclusa in You Can’t Do That on Stage Anymore Vol. 3.
    FAIR USE

    ”PENSO CHE L’FBI MI TENGA D’OCCHIO” (Frank Zappa)
    L’FBI otterrà il tuo numero
    Ti prenderà
    avrà il tuo numero
    Hanno già la tua foto
    hanno anche le tue impronte digitali.
    Non posso avere conversazioni private
    da nessuna parte negli Stati Uniti
    L’uomo alla Casa Bianca, ooh
    ha una coscienza nera come il peccato !

    Frank Zappa è stato tenuto sotto controllo dall’FBI, così come altri grandi artisti della storia del rock (uno su tutti John Lennon). Gli fu offerta la possibilità di tenere un talk show sul Financial News Network (FNN):
    “Andai a fare questo special sull’Unione Sovietica, ho raccolto informazioni, ho fatto interviste e sono tornato per mandare in onda lo spettacolo. Coloro che gestivano la FNN, però, erano parecchio preoccupati. Ricordo che addirittura misero un avviso prima del programma del tipo “le opinioni del signor Zappa sono solo le sue e bla bla bla”. A dire il vero non so cosa cazzo si aspettavano che dicessi una volta arrivato, è stato tutto così strano.”
    “C’è stata poi questa intervista con un ragazzo di un istituto di ricerca finanziaria a Mosca sulle fabbriche militari e sull’idea di trasformarle in produzioni di beni di consumo. Un ragazzo dell’ambasciata australiana mi disse invece che gli australiani stavano lavorando con i russi per entrare nel business aerospaziale. Sono tornato con un mucchio di notizie interessanti, ma nessuno voleva ascoltarmi, nessuno voleva che fossero diffuse.”
    “Immagino che da qualche parte ci sia un fascicolo dell’FBI con il mio nome…sì, insomma. credo davvero che ci sia. Penso che mi stiano tenendo d’occhio da un po’ e, a dirla tutta, la cosa non mi preoccupa più di tanto.”
    L’esperienza diretta del fallimentare sistema sovietico ha spinto Zappa a creare Why Not? Inc per aiutare a sviluppare affari nell’ex comunità del blocco orientale.
    L’intervista su FNN non ebbe mai luogo, ma l’interesse per Zappa da dietro la cortina di ferro divenne molto evidente. (Cutting Edge, agosto 1993)

    Dagli anni Cinquanta del secolo scorso, all’interno dell’FBI, era stato messo in piedi il programma COINTELPRO.
    Creato dal famigerato J. Edgar Hoover, direttore del Federal Bureau per quasi 50 anni, il Cointelpro aveva lo scopo di distruggere i movimenti contro la guerra (Vietnam) e quelli con simpatie anarchiche, comuniste e socialiste, ma anche di perseguitare gli attivisti omosessuali, le femministe, le organizzazioni antirazziste dei neri e dei nativi americani.
    Un’indagine condotta dalla Commissione Church del Senato stabilì che “il progetto COINTELPRO ebbe inizio nel 1956, in parte per la frustrazione nei confronti delle sentenze della Corte Suprema che limitavano i poteri governativi nel procedere apertamente contro i gruppi dissidenti”. Commissioni ufficiali del Congresso e diverse sentenze giudiziarie hanno concluso che le operazioni di COINTELPRO hanno superato i limiti statutari delle attività dell’FBI e violato le garanzie costituzionali di libertà di espressione e di libertà di associazione”.
    Per portare avanti la sua guerra, COINTELPRO diffamava, terrorizzava, provocava le personalità che, per carisma e fama, potevano creare simpatie e consenso per tali movimenti. Furono numerosi gli uomini e le donne di cultura e spettacolo schedati e inseriti nel Security Index dell’FBI negli anni Sessanta: tra questi Frank Zappa, Jimi Hendrix, John Lennon e Jim Morrison sono quelli più noti.
    Sarà la Commissione Church a rivelare, negli anni Settanta, buona parte dei dossier segreti di FBI e CIA.

    “C’era questa entità creata da Ronald Reagan chiamata Department of Domestic Diplomacy. Se guardi nel manuale Iran-Contra, lo scoprirai”.
    “Il tizio che ha incaricato di gestire questa cosa non aveva un indirizzo, un numero di telefono. Non potevi chiamare l’elenco di Washington e ottenere il numero del Dipartimento della diplomazia interna. Il tizio che lo gestiva era Otto Reich, che era il capo della disinformazione per la CIA. Dovresti cercare Iran-Contra nel sommario. Avevo sentito qualcosa a riguardo ma non potevo credere che fosse reale. Sono andato su C-SPAN e ne ho parlato. Ho iniziato a ricevere telefonate da persone che dicevano: “Sì, è vero”. Un ragazzo mi ha inviato via fax le pagine reali del libro Iran-Contra che conteneva tutta la storia. Per quanto ne so, questa organizzazione non è mai stata sciolta, esiste ancora. Nixon aveva deciso di creare una polizia segreta. Non c’era l’autorità legale per spiare i cittadini statunitensi. Nella prima parte della sua amministrazione, Reagan firmò un ordine presidenziale, una constatazione presidenziale, una direttiva che alla fine diede alla CIA il permesso legale di spiare i cittadini statunitensi”. (Frank Zappa, Best of Guitar Player, 1994, intervista pubblicata postuma)