Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Tag: Gail Zappa

  • Gail Zappa: “non ci sono ex fan di Frank Zappa”

    Frank Zappa 1976 San Francisco
    San Francisco, 1976 (foto di Richard McCaffrey)

    “Non ci sono ex fan di Zappa”

    (Gail Zappa – Queen Elizabeth Hall Londra, 2013)

  • Moon Unit Zappa: “il padre di Gail era stato assassinato perché…

    Rivelazioni di Moon Unit Zappa

    “Gail mi aveva detto che suo padre, ufficiale della Marina, era stato assassinato per quello che sapeva dell’Area 51”.

    (Moon Unit Zappa, Newsweek 20 agosto 2024)

  • Frank & Gail Zappa: “le cose belle accadono quando vai oltre l’amore”

    Frank Zappa e Gail Zappa

    “Le cose belle accadono quando vai oltre l’amore” disse Frank Zappa. La sua unione con la moglie Gail sembra confermare questo suo pensiero.

    Frank Zappa ha definito sua moglie Gail unaffascinante piccola volpe”. “Ci ho messo un paio di minuti per innamorarmi di lei (non scherzo)” (autobiografia, The Real Frank Zappa Book).

    Frank Zappa e Gail Zappa

    Si sposarono con una “cerimonia civile ridicola” nel 1967: Gail era incinta di nove mesi e non aveva una fede nuziale.

    In realtà, non aveva una fede nuziale neanche quando Frank scrisse il libro pubblicato nel 1989.

    “Mi sono innamorata di una delle persone più sporche che io abbia mai conosciuto” dichiarò Gail Sloatman, moglie di Frank Zappa. All’epoca, Frank non dava molta importanza all’igiene personale, apparendo spesso trascurato.

    “Frank aveva un’energia nervosa, potevi sentirla quasi risuonare – ricorda Gail Zappa al telefono da Los Angeles – Quando lo incontrai la prima volta, aveva un aspetto molto strano: t-shirt stropicciata e pantaloni da smoking tenuti su da bretelle. Era così magro che ce ne potevano stare due nei pantaloni. E scarpe enormi, molto appuntite. La stranezza era amplificata dal modo in cui si muoveva: un ritmo tutto suo come un burattino appeso ai fili. Lavorava tutta la notte, io ero distrutta. Non ero fatta per vivere come un vampiro!”. (Classic Rock, luglio 2015)

    Zappa si sveglia LENTAMENTE la mattina, si rade e poi fa una serenata alla piccola Moon Unit mentre Gail sgranocchia un’arancia e l’orecchio di Moon…

    Gail ha incontrato il frontman dei Doors Jim Morrison all’asilo: i rispettivi padri erano entrambi ufficiali navali di alto rango.

    Frank raccontò la vicenda in cui Gail colpì Morrison in testa con un martello.

    Gail Zappa

    Gail – che aveva vissuto i suoi anni formativi a Londra, nello stesso ambiente dei Beatles e dei Rolling Stones – era stata per qualche tempo una groupie.

    “Una groupie eccellente – disse Frank in un’intervista – Non me ne fregava niente se era andata a letto con altri musicisti”.

    In realtà, secondo Pauline Butcher, lui aveva idee assai più tradizionali sul matrimonio: “Se Gail avesse avuto anche altri uomini, la loro unione non sarebbe durata. Lui ebbe diverse storie, ma non ci fu mai nessuna possibilità che lasciasse Gail e la sua famiglia”. (Classic Rock, luglio 2015)

    Come hai conosciuto tua moglie?

    “Era una groupie”.

    Era ad un concerto?

    “Non era ad un concerto. Era una segretaria al Whisky A Go-Go ed è stata portata alla mia attenzione da un’altra ragazza, anche lei segretaria al Whisky A Go-Go, che all’epoca era la mia governante”.

    E l’hai incontrata nel backstage?

    “No, in realtà l’ho incontrata all’aeroporto, quando sono tornato a casa dal mio primo tour. In precedenza, l’avevo vista una sola volta; era a una festa a casa ma non le avevo parlato”.

    È stato amore istantaneo?

    “Beh, non lo so. Ma finora siamo riusciti a durare per 12 anni, stiamo andando bene”.

    Ha i tuoi stessi gusti musicali?

    Sì.

    Socialmente, è introversa come te?

    “No, è più socievole. Ha contatti con il mondo esterno: di solito, io lavoro in cantina, mentre lei è nella parte alta della casa, I vicini vengono a trovarla, non vengono a trovare me. Rimango solo laggiù e va bene così”.

    Lei è una figura importante della tua vita.

    “Sì, certo, è mia moglie. Il mio migliore amico”.

    Litigate?

    “Abbiamo avuto un paio di litigi, ma non ricordo quando è stato l’ultimo. Sono passati anni”.

    (RAM, 4 aprile 1980)

    Forse, una sorta di Santo Graal per i collezionisti sono i 45 giri registrati da te e Kim Fowley nel 1966…

    La mia carriera discografica! (Gail ride) Mio padre suonava l’armonica blues e ha imparato da solo la chitarra, il banjo e il pianoforte. Eppure io non suono nessuno strumento, anche se ora mi chiedo se prendere lezioni di chitarra. Tuttavia, quando ho lasciato la scuola – nel Surrey – nel 1962, sono stata coinvolta in quella che posso descrivere come un’esperienza evolutiva – quel cambiamento di coscienza tra l’inizio e la metà degli anni ’60.

    Come esempio del tipo di cose che stavano accadendo intorno a me, ricordo di essere stata colpita da una fotografia di Lenny Bruce in un piccolo articolo di giornale su come, dopo la sua apparizione all’Establishment Club di Londra, gli era stato rifiutato il rientro nel paese per oscenità – il che era ironico data la libertà di parola di cui teoricamente godi in Gran Bretagna e che non avevamo negli Stati Uniti.

    All’epoca non l’avevo capito, ma questo si è rivelato un indizio, quasi, per il mio futuro immediato. Quando la mia famiglia si trasferì a New York nel 1965, ero alla periferia dell’industria musicale britannica. In effetti, sono andata a una festa organizzata per i Rolling Stones quando sono tornati dal loro primo tour negli Stati Uniti e ho frequentato brevemente Chris Stamp, il co-fondatore di Track Records.

    Dopo che un mio amico, che aveva lavorato per Track, e io siamo andati a Los Angeles in autostop, ero praticamente pronta a tutto. Qualcuno mi ha detto che A&M voleva avviare una filiale R&B e stava cercando cantautori. Quindi, anche se non stavo attivamente cercando una carriera del genere, sono andata nei loro uffici e ho brandito un fascio di carta contenente alcuni dei testi e delle poesie che ho sempre scritto. Poi sono stata invitata in una stanza con un pianoforte verticale e un ragazzo chiamato Chester Pipkin, che era stato in vari gruppi di quel tipo negli anni ’50. Frank conosceva la sua produzione.

    Chester e io provavamo presunte canzoni R&B in questa minuscola stanza. Ne abbiamo fatte diverse, forse quattro sono state registrate, ma non ho copie. In realtà ero presente in una baracca di uno studio nella Valley quando un gruppo chiamato Wooden Nickel ha fatto una delle nostre composizioni. Ho anche lavorato al Brill Building di New York per un po’, ma allora ero così ingenua. Non avevo idea del lato commerciale e non pensavo molto a fare soldi seri come cantautrice. Ero più impegnata a trovare lavoro come segretaria o cose del genere per pagare l’affitto.

    Gail Zappa

    Poi, un giorno, mentre camminavo lungo Sunset Boulevard Kim Fowley mi si è avvicinato e mi ha chiesto se volevo fare un disco … Aveva sempre desiderato gestire un gruppo rock di sole ragazze, quello che poi è successo con The Runaways.

    (Gail Zappa, Record Collector, maggio 2009)

    Qualche anno fa dicesti che Frank, così avanti rispetto ai suoi tempi, definì nuovi standard. Vedi qualche altro compositore, attualmente, assimilabile a lui?

    “Frank aveva un forte interesse per la tecnologia applicata alla musica, guardava con grande attenzione alle innovazioni che gli permettevano di esprimersi sempre al meglio. I grandi compositori contemporanei come, ad esempio, John Cage, hanno saputo spingersi in avanti e settare a loro volta nuovi standard. Esistono comunità – scientifiche, artistiche, ecc. – che al loro interno condividono linguaggi e conoscenza. La differenza, per quanto riguarda Frank, era che lui non era parte di nessuna comunità, ha fatto da solo il proprio percorso e il suo amore profondo per la musica lo ha portato a percorrere una strada che comprendeva anche la sperimentazione”.

    Saresti in grado di descrivere Frank con una sola parola?

    “Presente”.

    (Gail Zappa, Jam, settembre 2005)

    “Frank aveva uno charme magnetico notevole”. (Gail Zappa)

    Gail ci dà un’immagine fuori dagli schemi di Frank come genitore. Permetteva ai ragazzi di imprecare ma non potevano essere maliziosi.

    “Frank credeva che non esistessero parole cattive, solo intenzioni cattive”.

    (Gail Zappa, Classic Rock, luglio 2015)

    “Per Frank, ogni album era solo una parte della stessa composizione: tutto faceva parte di un unico, grande pezzo musicale. Ma i tre ‘pezzi’, in particolare, che considerava i suoi capolavori assoluti erano Lumpy Gravy, We’re Only In It For The Money e Civilization Phase III” ha raccontato Gail Zappa.

    “I testi di Frank erano solo proposte, ti incoraggiava a pensare… Dietro questo umorismo devastante c’era un discorso molto serio. Con l’umorismo evocava argomenti seri. Frank ha lavorato in questo modo… “.

    (Gail Zappa, Rolling Stone, ottobre 2012)

    Cosa motiva le decisioni per rilasci particolari? Ad esempio, perché Lumpy Money e perché adesso?

    In parte perché stavamo cercando di avvicinarci il più possibile al quarantesimo anniversario. Lumpy Gravy è il mio disco preferito di Frank. Rappresentava la punta dell’iceberg di ciò che Frank era capace di fare come compositore. È stato sia il culmine di tutti i tipi di musica a lui collegati sia la musica che ha varcato un’altra porta. Immagina di dire una parola – qualsiasi parola – più e più volte finché non ha più significato – o acquisisce un altro tipo di significato.

    Ho capito che Vaultternative era semplicemente uno sbocco per le numerose registrazioni di Frank durante i concerti.

    È più di questo. Si estende alle cose che Frank ha messo insieme, che ci ha lasciato con poche idee di cosa volesse farci. Il mio primo obbligo è preservare l’opera originale di Frank così come la troviamo, anche se so che probabilmente l’avrebbe smontata e ci avrebbe fatto qualcosa di completamente diverso. Io e Joe Travers non stiamo cercando di fare dischi di Frank Zappa, ma stiamo cercando di fare dischi che rivelino Frank Zappa.

    Frank preferiva registrare le sue opere orchestrali su un Synclavier?

    È un po’ un mito. Non era la sua preferenza. Quando il Synclavier è uscito per la prima volta, è stato un mezzo conveniente per ascoltare ciò che aveva in mente, lo strumento definitivo per il compositore prima di consegnarlo a un’orchestra. Non doveva ascoltare i musicisti lamentarsi, ma solo l’idea originale per un dato pezzo. Il Synclavier finì per essere qualcosa che avresti programmato per suonare dal vivo dietro qualcuno come Michael Jackson.

    Foto di Herman Selleslags

    Risparmiavamo soldi per assumere orchestre. Non sono venuti a bussare alla porta per il lavoro di Frank. Ci sono molte prove nelle sue interviste che stava spendendo tutti questi soldi semplicemente perché come compositore voleva sentire come suonava.

    Frank in realtà non proveniva da un background rock ‘n’ roll. Quello era proprio il tipo di musica che era più facilmente disponibile per lui quando ha iniziato. Frank aveva un’idea molto chiara di ciò che voleva fare, ed è capitato che fosse classificato come rock ‘n’ roll.

    Frank parlava spesso di candidarsi alla presidenza. Lo avrebbe fatto?

    Decisamente. Questa era la sua intenzione dal giorno in cui l’ho incontrato.

    (Gail Zappa, Record Collector, maggio 2009)

    “Sono il capofamiglia, ci puoi scommettere (ride). Se Gail dice ai bambini di fare qualcosa, potrebbero non obbedire e lei, probabilmente, urlerà. Se io dico ai bambini di fare qualcosa, lo faranno e non devo urlare. Non li sculaccio, non li prendo a calci e non li picchio, ma se fanno qualcosa di veramente stupido verranno puniti”. 

    I ragazzi ti chiamano Frank e chiamano tua moglie Gail.

    “C’è chi mi chiama Frank e chi mi chiama papà. Siamo tutti buoni amici qui, conosciamo i nostri nomi (ride)”. (Frank Zappa, M.I., novembre 1979)

    Da dove viene il titolo Barking Pumpkin?

    “Gail fumava. Ha smesso. Fumava Marlboro e tossiva continuamente. L’ho sempre chiamata la mia zucca. Era una zucca che abbaiava”. (Best of Guitar Player, 1994)

    A quanto ho capito, tu e Gail gestite tutto.

    “In casa abbiamo tre uffici. Ne abbiamo uno al piano di sopra in camera da letto dove faccio tutte le note di copertina e lavoro di elaborazione testi. Gail ha un ufficio, poi c’è un altro ufficio subito dopo l’entrata dal cancello che usiamo per tutte le telefonate e la segreteria. Abbiamo un laboratorio, uno studio, una struttura di montaggio, tre caveau per nastri e film. Ci sono altri due edifici nella San Fernando Valley. Uno di questi è Joe’s Garage, la struttura per le prove. E poi c’è il nostro magazzino, da dove escono tutte le attrezzature, ecc. Gail gestisce tutto questo”. (FZ, Best of Guitar Player, 1994)

    A Frank non importava davvero di essere ricordato” ha detto Gail “ma ci tengo alla sua identità. Il mio motto è come quello del dipartimento di polizia di Los Angeles: proteggere e servire“.

    (The Baltimore Sun, 17 settembre 2010)

    “Sofa” era la canzone preferita di Gail Zappa.

    Senza il contributo di Gail, la leggenda di Zappa non sarebbe stata esattamente la stessa.

    Frank le ha dedicato il brano “Solitude”

  • Gail Zappa: “una pioniera scalza con gli occhi da cerbiatto…

    Gail Zappa

    Gail era l’amore della vita di Frank Zappa come lui era la sua. Dopo la morte di Frank, Gail continuò a gestire l’azienda di famiglia Zappa Family Trust. Un lavoro instancabile, logorante ma pieno d’amore. A partire dal 1994, Gail e The Zappa Family Trust hanno pubblicato 38 album postumi raggiungendo un totale di 100 album di Frank Zappa.

    Al momento della morte di Gail, la Zappa Family rilasciò questa unica dichiarazione:

    Gail Zappa

    1 gennaio 1945 – 7 ottobre 2015

    Gail Zappa, nata Adelaide Gail Sloatman, 70 anni, ha lasciato questa terra pacificamente a casa sua mercoledì 7 ottobre 2015, circondata dai suoi figli.

    Sposata con Frank Zappa all’età di 22 anni, Gail era una pioniera scalza con gli occhi da cerbiatto, che dava uguale valore alle sue responsabilità domestiche e professionali come matriarca della famiglia e sovrintendente di tutte le imprese Zappa. Ha collaborato con suo marito nel mondo della musica mentre cresceva i loro figli Moon Unit, Dweezil, Ahmet e Diva.

    Gail ha svolto con entusiasmo il suo ruolo di custode della vita creativa di suo marito. Dopo la morte di Frank Zappa, ha cercato di tutelare l’eredità di uno dei principali compositori e musicisti americani del XX° secolo. Mentre conduceva intricate trattative legali con le società come nonna dello Zappa Family Trust, non ha mai mancato di trasmettere il senso dell’umorismo che era parte integrante della sua personalità indomabile e formidabile.

    Gail si autodefiniva un’assurda pagana, era motivata dall’amore in tutti gli aspetti della sua vita, manteneva la sua autenticità intatta, indomita: si è dimostrata una donna forte e dura nel mondo della musica e della politica.

    Gail sarà per sempre identificata come una figura chiave nella rinascita creativa di Laurel Canyon. I ricordi che lascia dietro di sé sono la sua stessa forma d’arte. La sua intelligenza bruciante, il sorriso indimenticabile, la folta e lunga chioma ed i lunghi velluti neri lasciano dietro di sé una scia confusa.

  • FZ: la Rolls-Royce Silver Shadow per Gail

    FZ: la Rolls-Royce Silver Shadow per Gail

    la Rolls-Royce Silver Shadow di Frank Zappa usata da Gail

    Frank Zappa ha acquistato questa Rolls-Royce Silver Shadow del 1974 per sua moglie Gail. Era lei a guidarla, Frank non aveva rinnovato la patente.

  • FRANKLY ZAPPA: biografia non autorizzata di FZ scritta da John Klein Sloatman

    FRANKLY ZAPPA: biografia non autorizzata di FZ scritta da John Klein Sloatman

    biografia non autorizzata di Frank Zappa scritta da John Klein Sloatman

    John Klein Sloatman è il fratello di Gail Zappa.
    Il libro “Frankly Zappa” fa luce sulla profonda influenza della brillantezza artistica di Frank Zappa e sulle tragiche circostanze che circondano la sua prematura scomparsa.


    Tra le altre cose, il libro tocca le pratiche di guarigione e stregoneria autoproclamate di Gail, come versare sale sulle soglie della loro casa per “tenere lontani gli spiriti maligni”. Frankly Zappa è pieno di storie ed eventi quotidiani mentre si svolgono.
    Il libro ritrae l’esperienza dell’autore come confidente di Frank sulla strada e fratello di Gail fuori dalla strada, che lui chiama “The Fence Walk”.

    L’autore documenta le intricate relazioni di Frank con altre donne e l’aspettativa di incrollabile lealtà che pretendeva da Jay per non rivelare tali relazioni a Gall. Il libro narra i molteplici conflitti dell’autore nei suoi vari ruoli di confidente, zio e fratello. Il libro è pieno di cruda onestà, dove il lettore può provare un’ampia gamma di emozioni, dall’arguzia e dalla saggezza della musica di Frank Zappa alla dura realtà di una vita interrotta a causa della decisione di Frank e Gail di curare il suo cancro alla prostata in modo non convenzionale. Il libro entra molto nei dettagli sui metodi non convenzionali di trattamenti, pozioni e guaritori che venivano utilizzati, e il lettore scopre con shock la paura e la negazione di Frank riguardo alla sua malattia. Il libro sottolinea anche il desiderio di Frank di continuare a creare musica, unito al controllo incrollabile di Gail, che alla fine porterà al risultato più tragico.

  • Gail Zappa: la “preveggenza” di Frank

    Gail Zappa: la “preveggenza” di Frank

    La preveggenza di Frank Zappa

    Frank non leggeva la filosofia, quindi non avrebbe potuto parodiare consapevolmente Il Fedone. Frank rimase enigmaticamente silenzioso. Ho ribattuto che gli artisti si occupano intuitivamente di parole e concetti e non tracciano consapevolmente ogni singola risonanza dei simboli e dei temi con cui giocano. Frank annuì. Certamente il gioco di parole Fido/Fedone in Apostrophe – accennato otto anni dopo (ma mai effettivamente realizzato) da Jacques Derrida, in The Post Card From Socrates To Freud And Beyond (1980) – è un esempio lampante di ciò che Gail chiama la “preveggenza” di Frank:
    “Ci sono molti esempi di cose che Frank ha detto che sono accadute” ha ammesso Gail “Un perfetto esempio di ciò è il titolo Chunga’s Revenge: se guardi nell’opera d’arte, c’è l’aspirapolvere che balla nello studio, una ballerina gitana… e non lo sapevamo, ma in Spagna c’è un’atmosfera danzante molto famosa chiamata La Chunga, con cui si balla il flamenco con le nacchere e tutto il resto. Questo è un esempio bizzarro, forse non di preveggenza, ma certamente di essere in sintonia con qualcosa a livello cosmico – più di quei detriti cosmici”.
    In una pausa durante le letture, ho raccontato a Zappa come le persone trovino la miscela di segnali nella sua musica – astrazioni cerebrali un minuto, momenti scioccanti di disordine umano il successivo – altamente confusi. La sua risposta fu impenitente; “Perché? Questo è l’universo, è così che è l’universo.
    (Ben Watson, The Wire, febbraio 1994)

  • Frank Zappa e la prima volta con Gail: voci nella mente

    Frank Zappa e la prima volta con Gail: voci nella mente

    Primo incontro di Gail e Frank Zappa voci nella mente

    Gail Klein Sloatman, figlia di un ricercatore della Difesa (settore armi nucleari), incontrò Frank Zappa in una curiosa circostanza come lei stessa racconta.
    “Puzzava terribilmente. Aveva anche lo scolo ed era infestato da piattole anche sui capelli che non si pettinava da mesi”.
    Come in una fiaba i due comunque fecero sesso. Dopo quella notte galeotta, Gail raccontò al New Yorker cosa le successe al risveglio.
    “Mi sono rigirata nel letto e ho visto un occhio oltre il bordo del cuscino. In quel preciso istante, ho sentito una voce – ho sempre sentito voci tutta la vita – che mi diceva ‘Le cose stanno così: se non riesci a fartene una ragione non ti parleremo mai più”. Gail ricorda di aver pensato: “Oddio! Credo che questo tipo sia straordinario, è una sensazione talmente diversa! So che non si fa un bagno da quattro mesi e che i suoi baffi puzzano di burro di noccioline… Bene okay. Credo che così si possa descrivere un amore a prima vista”.
    Sentire le voci.
    Qualcuno ha pensato male considerando le sperimentazioni/programmazioni mentali che si facevano alla base militare a cittadini ignari vicini alle strutture di controllo.
    Pare che a Frank Zappa non successe. Una volta, un pediatra introdusse nella sua narice un batuffolo di cotone intriso di una sostanza radioattiva: non ci fu alcun effetto positivo primario.
    (Blow Up 247, dicembre 2018) 

  • Frank & Gail Zappa: il libro di Aleister Crowley

    Frank & Gail Zappa: il libro di Aleister Crowley

    Frank Zappa Gail e l'occulto

    Diedi la colpa al libro di Aleister Crowley che avevano comprato da poco. Gail aveva cominciato ad usare parole come occulto, misticismo e alchemico.
    “La tensione tra maschio e femmina – affermava Crowley – è fondamentale per l’esistenza e per la magia sessuale”.
    Considerava la donna sottomessa all’uomo, un ruolo che Gail accettava con gioia, con il pieno consenso di Frank.
    Potevo vagamente capire l’interesse di Gail in Crowley, ma non quello di Frank, un uomo che trasudava razionalità. Eppure Frank conservò sempre una grande curiosità per l’occulto.
    Molti anni dopo, mi spiegò la sua posizione. Mi raccontò della più giovane delle sue figlie, Diva. “E’ molto particolare, penso che abbia poteri psichici…”.

    (tratto dal libro “Freak out! La mia vita con Frank Zappa” di Pauline Butcher)

  • Frank Zappa, Solitude: is there an official version of the song dedicated to Gail?

    Frank Zappa, Solitude: is there an official version of the song dedicated to Gail?

    Solitude, pre-tour rehearsals (LA, 6 febbraio 1980) con Frank Zappa, Ray White, Ike Willis, Tommy Mars, Arthur Barrow, Vinnie Colaiuta
    Reeny Ra con citazione di Solitude (Joes’ Camouflage)
    Band From Utopia – cover (voce di Arthur Barrow)
    Treacherous Cretins – cover (2019)

    Scritta da Frank Zappa per sua moglie Gail a metà degli anni ‘70, Solitude è stata solo provata, non venne mai suonata in tour. Non esiste una versione compiuta e ufficiale di questo brano. E’ stata suonata durante le prove pre-tour a Los Angeles, il 6 febbraio 1980.
    Zappa non l’ha mai suonata dal vivo né pubblicata: troppo intima e personale, a lui non piaceva rivelare gli aspetti più personali e profondi della sua vita.
    La melodia viene appena citata nel brano Reeny Ra (dall’album Joes’ Camouflage, 2014) registrato il 25 agosto 1975.

    Nel testo si legge “Mi hai portato la solitudine e credo sia giunto il momento di mostrare un po’ di gratitudine… più di tutto amo il modo in cui mi hai portato la solitudine. Sei stata un amico per me. Vedo il modo in cui soffri per i problemi che solo io posso vedere… sei stata fraintesa e credo che sia giunto il momento per te di sentirti come dovresti. Mi dispiace per il modo in cui sei stata fraintesa…”.

    Frank definisce Gail la sua solitudine. Questa frase fa venire in mente una dichiarazione di Gail rilasciata durante un’intervista: “Una delle cose che fa funzionare la nostra relazione è il fatto che non riusciamo quasi mai a parlarci”.
    Frank aveva bisogno di una donna al suo fianco che potesse amarlo abbastanza da rispettare la sua solitudine creativa per gran parte del tempo, dandogli modo di dedicarsi alla musica senza limiti. Definì Gail “il suo migliore amico”.
    “Mi dispiace per il modo in cui sei stata fraintesa…”. Cosa intende Frank per ‘fraintesa’?

    Ruth Underwood disse che la musica di Solitude circolava già all’inizio degli anni ’70 (periodo in cui Ruth faceva parte della band).
    Riguardo al testo, Arthur Barrow raccontò nel libro “Of Course I Said Yes!” (2016) che la canzone fu scritta poco dopo che Zappa scoprì i seri problemi di salute di sua moglie. “Una sera diedi un passaggio a Frank a casa dopo le prove e mi disse che era molto preoccupato per Gail. Poco dopo, arrivò con il testo di Solitude. Si avvicinò al pianoforte elettrico Wurlitzer che aveva preparato per le prove e suonò gli accordi di base e la melodia affinché la imparassimo. La ripetemmo un paio di volte ma non fu mai suonata live e mi sembra incompiuta” (Arthur Barrow).

    Il brano venne registrato su uno o più nastri di prova: gli ex-turnisti della cover band Banned from Utopia la registrarono su un demo tape nel 1995. Lo stesso Arthur Barrow disse di avere una cassetta di FZ, Ray e Ike che definì un gioiello.

    Steve Vai, intervistato da Andrew Greenaway (The Idiot Bastard, 4 giugno 1997), raccontò che, quando chiese a Zappa se Solitude fosse stata scritta per Gail, lui rispose “No”. Lo negò ma Steve sapeva benissimo che l’aveva scritta per lei.
    “Credo di aver sentito una cassetta di tracce per quella canzone con la band di David Logerman per l’album You Are What You Is. L’abbiamo provata, Frank è entrato ed ha iniziato a tagliare canzoni dalla lista, tra cui Solitude… Ho avuto la cassetta da Arthur Barrow, l’ho imparata e ne ho fatto una piccola versione per Gail al sound check per Zappa’s Universe. L’ho completamente rovinata. Ricordo che Gail se ne stava seduta con la mano sulla bocca ma le ho parlato di quella canzone. Credo che Gail voglia che sia Dweezil a registrarla per primo” (Steve Vai)
    In realtà, quando lo stesso Andrew Greenaway lo intervistò (ZappaCast Episode 7, 5 aprile 2012), Dweezil Zappa confessò di non aver mai discusso con Gail di Solitude, pur sapendo che era stata scritta per lei.

    Solitude è stata, dunque, eseguita per Gail alle prove di Zappa’s Universe (4 serate consecutive di concerti al Ritz di New York, dal 7 al 10 novembre 1991). Il 7 gennaio, si è tenuta la conferenza stampa durante cui è stata annunciata l’assenza di Frank Zappa a causa della sua malattia. Le voci sul cancro circolavano da almeno un paio d’anni e quel giorno sono state confermate.

    L’idea di Zappa sulla Solitudine
    “Provate a immaginare il contrario della solitudine. Pensateci. Tutto il mondo vi ama? Ma che dite! Rendetevi conto che siete isolati. Vivete questa condizione! Godetevela! Dovete essere solo contenti del fatto di non avere attorno una torma di persone che vuole sprecare il vostro tempo. Perché, oltre all’amore e all’ammirazione della gente che non vi fa sentire soli, dovete anche sopportare il fardello emotivo di quelle persone che vogliono sprecare il vostro tempo, senza poterlo avere indietro. Quindi, indovinate cosa avete quando siete soli con voi stessi? Tutto il vostro tempo. È un affare dannatamente buono. Qualcosa che non potete comprare da nessun’altra parte”.
    (Frank Zappa, The Progressive, novembre 1986)