Frank Zappa's mustache - Music is the Best

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  • Giuseppe Ciarallo su FZ: perché la musica di Zappa è anarchica

    la musica anarchica di Frank Zappa
    foto di Fabio Treves

    A come Anarchia

    Si può definire Frank Zappa un artista anarchico, o quantomeno si può definire anarchica la sua musica? Iconoclasta, libero pensatore, antimilitarista, antirazzista, ipercritico nei confronti dell’Amerika dei Nixon e dei Reagan, acerrimo nemico dell’ordine costituito, della sessuofobia imperante nel suo Paese, del falso perbenismo e anche della diffusione e dell’uso di ogni tipo di droga, considerata uno dei tanti mezzi di controllo sociale: Zappa era tutto questo, e molto altro. E la sua musica? La sua musica ha molto a che fare con l’anarchia a patto di abbandonare l’assurdo luogo comune linguistico (e per molti non solo linguistico) che associa l’anarchia al caos. La musica di Zappa, come l’anarchia, è l’esatto contrario del caos, è l’ordine supremo delle cose. Supremo perché non vuole e non riconosce l’autorità di un pre-ordine, di un’istituzione che detti e imponga regole per il perfetto funzionamento del meccanismo, sociale o musicale che sia. La musica di Zappa è anarchica perché è un puzzle in cui ogni tassello/nota sembra sapere autonomamente dove andare con estrema precisione a collocarsi, come se esercitasse il diritto di avere uno spazio tutto suo, nel rispetto irrinunciabile dello spazio destinato a tutto ciò che ha intorno.

    (tratto dall’articolo “Il mio Zappa dalla Z alla A” di Giuseppe Ciarallo, A rivista anarchica n. 401, ottobre 2015)

  • “Zappa – il fumetto” di Giuseppe Ciarallo e Manlio Truscia

    “Zappa – il fumetto” (PaginaUno Ed., 2022, pag. 160) di Giuseppe Ciarallo (ideazione, sceneggiature e testi) e Manlio Truscia (illustrazioni a colori e b/n).

    Il libro racconta il mondo di Frank Zappa attraverso le testimonianze di quattordici personaggi che hanno incrociato le loro strade, artistiche e umane, con quella del grande musicista americano.

    I protagonisti di queste testimonianze (illustrate da Truscia con tavole in b/n, intervallate da tavole a colori) sono: il compositore Edgard Varèse, il presentatore televisivo Steve Allen, i musicisti membri dei Mothers of Invention Ray Collins, Jimmy Carl Black, Ruth Underwood, Howard Kaylan e Mark Volman, il chitarrista e membro dei Deep Purple Ritchie Blackmore, il fotografo Guido Harari, il direttore d’orchestra Kent Nagano, il giornalista Massimo Bassoli, l’illustratore e fumettista Tanino Liberatore, il bluesman e armonicista Fabio Treves e Matt Groening, cartoonist padre dei Simpson.
    Ad impreziosire il libro – che contiene anche un mini saggio di Ciarallo dal titolo “Dalla Z alla A – Il mio Frank Zappa in forma di diario enciclopedico” – ci sono quattordici tavole a colori di altrettanti illustratori di fama internazionale (Andrea Malis alias Andro Malis, Danilo Maramotti, Enrico Occupati alias Kutoshi Kimimo, Gianfranco Tartaglia alias Passepartout, Gianni Allegra, Leo Magliacano, Lido Contemori, Lorenzo Vannini, Luca Garonzi alias Luc Garçon, Marco De Angelis, Marilena Nardi, Milko Dalla Battista, Ramsés Morales Izquierdo, Virginia Cabras alias Alagon).