Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Tag: industria discografica

  • FZ: “gli artisti mediocri guadagnano miliardi di dollari…

    Frank Zappa sugli artisti mediocri

    “Il mercato è saturo di musicisti. I media hanno dato la possibilità agli artisti più mediocri di guadagnare miliardi di dollari… gli esemplari mediocri vengono mostrati alla televisione, trasmessi alla radio, inseriti nei film. Ce ne sono milioni in attesa di essere mediocri, di diventare la prossima cosa più mediocre ad avere un grande successo. In base a quello che so del mondo dei dischi, l’unica cosa che ti fa firmare è la stupidità… Il tizio al vertice di una grande azienda ha paura di perdere il lavoro perché gli azionisti e i direttori del programma lo controllano: deve realizzare un profitto. Non ha intenzione di rischiare con nessuno, a meno che non suoni esattamente come quello che c’è alla radio. Non andrà alla ricerca di una nuova forma d’arte unica, di una grande esperienza musicale che è ancora in fase di sviluppo. Sceglierà una band che assomiglia e suona come Styx o una ragazza come Pat Benatar. Andrà sul sicuro. Questo è ciò che stanno facendo le aziende ora. Se rientri in una categoria già esistente, riconoscibile, se sei mediocre hai maggiori possibilità di firmare un contratto rispetto a chi sta facendo qualcosa di utile. La buona musica negli Stati Uniti non raggiunge un pubblico di massa e non lo farà in futuro”.

    (FZ, Music Exchange, settembre-ottobre 1982)

  • FZ: “carriere di artisti usa e getta…

    Frank Zappa sugli artisti usa e getta nel mondo musicale

    Cosa sta succedendo nel mondo musicale in questo momento?

    “Il rigore è uno dei maggiori pericoli che la società odierna deve affrontare. Si punta a soluzioni a breve termine che, in definitiva, erodono la qualità della vita. Le case discografiche oggi non si occupano di costruire carriere di artisti perché tutto è considerato usa e getta. Stanno cercando l’alto rendimento a breve termine su qualsiasi gruppo perché ci sono buone probabilità che, se un gruppo ha un successo e va in tour, alla fine del tour si sciolga formando altri gruppi. Nessuno resta unito, nessuno ha intenzione di rimanere nel business per decenni. Usciamo e facciamo un colpo, prendiamo più droga che possiamo, facciamo sesso ogni quindici minuti e basta. Questo gioca a favore delle case discografiche perché sanno che le persone così stupide sono facili da imbrogliare sulle loro dichiarazioni di royalty”.

    (Musician, aprile 1982)