Frank Zappa's mustache - Music is the Best

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  • HELP I’m in Loop: xenocronia Frank Zappa e Charles Ives – xenochrony

    HELP I’m in Loop: xenocronia Frank Zappa e Charles Ives – xenochrony

    Xenocronia realizzata da Roxa con musiche di Frank Zappa e Charles Ives.
    FAIR USE

    https://www.youtube.com/playlist?list=PLNIorVgbZlD1eJlE31TCypMf1eLhjcfBc

    “Help I’m a rock” è come un mantra e anche il loop lo è. Per “HELP I’m in Loop” non potevo che scegliere questo brano jazz in forma libera, acid rock e psichedelico in cui Zappa ha sovrapposto urla, richiami di papere, segnali acustici e chiacchiere aliene, canti tribali, un orgasmo femminile – il tutto al servizio del mantra “Aiuto, sono rock”.

    https://www.youtube.com/watch?v=hI5C4rnIJaU&t=354s

    Ho scelto Charles Ives per accompagnare questo mantra condito di assoli di Zappa sovraincisi.
    Charles Ives aveva almeno tre punti in comune con Zappa: la passione per le dissonanze, la passione per la sperimentazione e la forte influenza della musica folk e popolare che ascoltava da ragazzino. Suonava la batteria a 7 anni (più tardi, pianoforte e organo).
    Charles Ives ha esplorato la bitonalità, una tecnica musicale nel procedimento compositivo per cui tra due o più parti (o voci) in concerto, alcune seguono una tonalità e altre una diversa. Ha sperimentato anche i poliritmi (due o più ritmi contrastanti allo stesso tempo).
    Ives produsse, in un periodo incredibilmente breve di non più di 12 anni (1902-1914), centinaia di composizioni che non solo costituiscono gli unici parallelismi musicali con i nostri capolavori letterari del diciannovesimo secolo, ma che anticipano anche quasi ogni tecnica e sviluppo della pratica musicale del XX secolo: neoclassicismo, scrittura dodecafonica, serialismo, cluster tonali, armoniche quartali, struttura statica dell’altezza, “rumore”, contrappunti di masse sonore, composizione provvisoria e aperta, collage, citazioni, giustapposizioni stilistiche, contrasti di sfondo in primo piano, metodi aleatori, scelta di ensemble “speciali”, gruppi non sincronizzati, musica spaziale e uso di poliritmi, poliarmonie e politonalità. Era interessato alla multidimensionalità strutturale.
    Ives sapeva che nel mondo della Creazione la legge relativa alle forme era una legge di successione e di cambiamento continuo (“variazioni”): le forme erano immutabili e non successive (“vera musica”). Nelle sue composizioni, Ives ha tentato di presentare simultaneamente e quindi di riconciliare il Reale e il Trascendentale, la storia e il cosmo.
    Ha utilizzato trasposizioni, loop, metri multipli, musica trascendentale.

    Tra i pionieri del looping, negli anni Settanta, troviamo Frank Zappa, Jimi Hendrix, Beatles e Pink Floyd.
    Frank Zappa fu influenzato da Halim El-Dabh: utilizzò i tape loop per formare il suono unico della sua band, i Mothers of Invention. Il suono di Zappa era un mashup di vari generi, dalla musique concrete all’R&B, al jazz e al primo rock n’ roll, che combinava suoni di chitarra elettrica con frammenti di commenti politici e filmati di performance dal vivo. Ha usato il nastro non solo come formato di registrazione e come strumento pratico in studio, ma anche come strumento in sé. La sua musica è stata fonte di ispirazione per molti artisti di oggi, dai Kraftwerk ai Primus a Bobby Sanabria, abbracciando una vasta gamma di generi e stili musicali.
    Cos’è il looping?

    https://www.youtube.com/watch?v=iNFhXEnYiS4&t=84s

  • Frank Zappa & Looping: 2 Jams in Loop + Bonus

    Frank Zappa & Looping: 2 Jams in Loop + Bonus

    Loops / I am the Walrus – Illinois Enema Bandit (live Le Zenith, Parigi, 20 maggio 1988)
    Loops / Sofa (live Le Summum, Grenoble, 19 maggio 1988)

    Frank Zappa – chitarra solista, voce
    Mike Keneally – chitarra ritmica, sintetizzatore, voce
    Ike Willis – chitarra ritmica, voce
    Robert Martin – tastiere, voce
    Walt Fowler – tromba, flicorno, sintetizzatore
    Bruce Fowler – trombone
    Kurt McGettrick – sax baritono, sax basso, clarinetto contrabbasso
    Albert Wing – sax tenore
    Paul Carman – sax alto, sax soprano, sax baritono
    Ed Mann – vibrafono, marimba, percussioni elettroniche
    Scott Thunes – basso elettrico, Minimoog
    Chad Wackerman – batteria, percussioni elettroniche

    Tra i pionieri del looping, negli anni Settanta, troviamo Frank Zappa, Jimi Hendrix, Beatles e Pink Floyd.
    Frank Zappa fu influenzato da Halim El-Dabh: utilizzò i tape loop per formare il suono unico della sua band, i Mothers of Invention.
    Il suono di Zappa era un mashup di vari generi, dalla musique concrete all’R&B, al jazz e al primo rock n’ roll, che combinava suoni di chitarra elettrica con frammenti di commenti politici e filmati di performance dal vivo.
    Ha usato il nastro non solo come formato di registrazione e come strumento pratico in studio, ma anche come strumento in sé. La sua musica è stata fonte di ispirazione per molti artisti di oggi, dai Kraftwerk ai Primus a Bobby Sanabria, abbracciando una vasta gamma di generi e stili musicali.

    Cos’è il looping?
    La tecnica chiamata looping permette di riprodurre sempre lo stesso suono o la stessa parte di un brano.
    Tanto nella musica elettronica quanto nell’hip-hop o nel pop molti dei suoni e dei campioni più belli vengono usati per i loop.
    Per il looping, vengono utilizzati dispositivi looper, pedali o plugin.
    Il termine looping è nato con le macchine a nastro a bobina, prima dell’avvento dell’audio digitale. Quando il nastro analogico rappresentava il formato standard, occorreva tagliare fisicamente il nastro con una lama di rasoio e ricollegarlo con il nastro per effettuare qualsiasi modifica.

    Il looping è nato prima degli anni ’70, con il movimento della musica elettroacustica degli anni Quaranta. Musicisti come Pierre Schaeffer e Halim El-Dabh, tra gli altri, iniziarono a fare musica combinando strumenti acustici con suoni elettronici. Il risultato era una sorta di collage musicale.
    El-Dabh utilizzò per la prima volta un filo magnetico per registrare, anziché un nastro magnetico. Utilizzando un concetto simile a quello del nastro magnetico, un filo magnetico veniva tirato attraverso una testina di registrazione, che crea un segnale audio utilizzando i campi magnetici. El-Dabh tagliò il filo magnetico e successivamente il nastro magnetico per incollare insieme vari brani musicali.
    L’artista d’avanguardia John Cage ha tagliato 600 suoni diversi per il suo pezzo “The Williams Mix”. Li ha poi riassemblati su nuove tracce di nastro.
    Con l’evoluzione e il miglioramento della tecnologia di registrazione, i musicisti iniziarono a portare il formato del nastro magnetico in un nuovo territorio, unendo la testa e la coda del nastro e riproducendo il loop ripetutamente, doppiandolo su una nuova traccia. Questo stile di composizione fu molto utilizzato da artisti dub come King Tubby e più tardi, negli anni Settanta, da artisti hip-hop come Grandmaster Flash.
    Nel 1963 il compositore Terry Riley iniziò a creare “musica ostinata”, ovvero musica basata su loop. Costruì uno strumento hardware per eseguire loop su nastro utilizzando due macchine a nastro sincronizzate tra loro. Lo chiamò Time Lag Accumulator e lo utilizzò per registrare il trombettista jazz Chet Baker, oltre a vari loop di organi e altri strumenti. Questo è essenzialmente un esempio di uno dei primi casi di campionamento e il Time Lag Accumulator è stato uno dei primi looper hardware.
    (estratto da un articolo di Julian Blackmore, 6 settembre 2022)

    Quando è entrato in scena il wah-wah?
    “Dopo il fuzztone, intorno al 1966 o 1967. Sono stato uno dei primi ad usarne uno, l’ho adorato. Nell’ultimo tour, però, non ho usato nessun wah-wah. Ho utilizzato tre DDL [delay digitali] per diverse funzioni: uno per darmi un leggero ritardo con un po’ di pitch shift in modo da creare un vibrato e addensare il suono, e gli altri due per passaggi che riproduciamo più e più volte, come per registrare loop”.
    (Down Beat, febbraio 1983)

    Zappa col supporto dei suoi nuovi computer sta creando nuova musica: l’ultimo esempio è “Porn Wars”, il suo musique concrete pastiche che presenta le voci dei senatori Danforth, Hollings, Gore, Tribel ed Exon, insieme al reverendo Jeff Ling e anche Tipper Gore, in infiniti loop di nastro, a testimoniare la loro inclinazione per il rock.
    È passato da Lumpy Gravy e Valley Girls al Senato degli Stati Uniti.
    (Music Connection, 9 dicembre 1985)