Nel Live al Tivoli Gardens (Copenhagen, Danimarca) del 3 ottobre 1968, Frank Zappa e i Mothers of Invention hanno improvvisato con il trombettista statunitense Don Cherry.
Potete ascoltare la jam nell’ultima traccia (n. 19) di questo video.
Cherry era influenzato dal bepop e dal Middle East jazz, la musica tradizionale africana e indiana.
In basso, una foto con Frank Zappa e Don Cherry al Festival di Amougies (24-28 ottobre 1969)
Il concerto di Frank Zappa dello scorso fine settimana (Sabato 29 maggio 1971, di cui non si conosce la registrazione) all’Università di Oakland è stato probabilmente l’evento rock più importante dell’anno nel Michigan. Molte persone sono addirittura entrate gratuitamente, attraverso i boschi vicini e oltre le recinzioni.
È stato importante, non per la folla, che era enorme, o per il rumore dei cancelli, ma per la musica stessa.
Frank Zappa e The Mothers of Invention non sono solo un grande gruppo rock. La loro performance è teatro e burlesque, supportata da una delle musiche più precise del settore.
Il gruppo è veramente professionale. Il suono è quello di chitarristi e pianisti di formazione classica che si appassionano al rock e sviluppano un proprio stile dinamico. Il risultato finale è una musica ad alta potenza e precisione.
Nessun altro leader rock dirige il suo gruppo come Zappa: la band segue esattamente i suoi segnali cambiando i ritmi e tagliando dentro e fuori con i loro strumenti. I Mothers lavorano insieme più come un’orchestra sinfonica che come un gruppo rock, sembrano condividere uno stretto rapporto di rispetto reciproco.
I Mothers sono una bestia musicale dalle molte teste. La gamma di strumenti della band include due chitarre, basso, batteria, organo, piano elettrico e un uso giudizioso del flauto, sassofono, campanaccio e tamburello. Molti dei brani sono stati presentati parzialmente come scenette, con alcuni membri della band nelle vesti di attori.
I Mothers hanno presentato un numero sul sessismo delle pop star. Lo hanno fatto in modo così grossolano da satireggiare effettivamente l’immagine della pop star sexy e seducente. La canzone è una critica alle pop star macho e alle groupie; l’un l’altro si vedono come oggetti sessuali. Nella scenetta, la groupie dice: “Ti ballerò, se la tua canzone è nelle classifiche”. La canzone si è conclusa con un crescendo di urla della band che “Non possiamo sopportarlo, proprio non possiamo sopportarlo”, con tutti i musicisti che si contorcevano sul palco, facendo cadere strumenti e microfoni.
Zappa e la sua band avevano un atteggiamento nei confronti del pubblico che andava dall’indipendenza artistica e dal distacco al disprezzo occasionale. All’inizio del concerto qualcuno lanciò in aria una scintilla e Zappa commentò: “Non è stato intelligente. Potresti bruciare qualcuno.”
Più tardi, mentre Zappa spiegava la trama di “Billy the Mountain”, alcuni rumorosi membri del pubblico iniziarono a interferire. Lui reagì gridando: “Questo pubblico è troppo rumoroso!”, frase subito seguita da “Cool it!”.
Qualcuno dalla prima fila ha risposto: “Stai zitto e metti la musica!” Zappa lo ha sfidato: “Alzati e identificati!” L’uomo lo fece, a quel punto Zappa gli urlò: “Vaffanculo!” Il pubblico ha apprezzato, applaudendo Zappa.