“Moon non era molto felice di vedere suo padre partire per il tour attuale. Ha espresso quei sentimenti in un disegno che ha portato a Zappa mentre stava lavorando nel seminterrato della loro casa. Era un suo disegno con una T-shirt Pipco. In fondo al disegno c’era scritto “Frank Zappa che suona la chitarra”. In un angolo, c’era un’immagine della sua testa con le lacrime agli occhi e una didascalia “Papà, per favore, non andare via”.
ZAPPA è in tournée da quattro a cinque mesi all’anno, ridotti rispetto alla media di sette mesi degli anni precedenti. Il resto del tempo lo dedica alla registrazione, alle prove e alla scrittura. Inoltre, Zappa viaggerà dietro la cortina di ferro in questo tour per una visita di quattro giorni in Jugoslavia su invito del governo di quel Paese.
Il primo romanzo di Moon Unit Zappa s’intitola “America the Beautiful” uscito il 1° gennaio 2001.
Pubblico un’intervista che fa parte dell’archivio di The Morning X riportando, di seguito, alcune frasi di Moon:
“E’ il mio primo romanzo, mi occupo di giornalismo da molti anni… è così che provo a mantenermi ma, in realtà, durante il processo di scrittura del mio libro ho dovuto fare affidamento sul mio ragazzo musicista (Paul dei Matchbox, batterista). Contavo sul mio ragazzo e su mia madre per un aiuto finanziario…”
“Mi sto impegnando a scrivere, mi piace davvero essere il capo dell’universo. Quando scrivi puoi essere l’attore, il regista, il produttore, lo scenografo e così crei, crei universi… scrivo da freelance per riviste fantasy… Il mio libro è uscito adesso, s’intitola America the Beautiful”.
Il conduttore chiede a Moon: “Si dice che il tuo romanzo sia autobiografico al 17,2%”.
“Sì non voglio indurre le persone a pensare che si tratti di me, quando dico che fondamentalmente mi riferisco ad una ragazza ossessionata dall’amore in un mondo in cui è la figlia di una persona famosa. Quello era solo un modo per rendere interessante una vecchia storia perché ho pensato che forse a qualcuno sarebbe piaciuto sapere cosa significa crescere in una famiglia famosa e quanto può essere fastidioso… Quando fai giornalismo ti concentri sulle idee di qualcun altro e su di te. Dopo un po’, dici: “Io sono interessante quanto quella persona che ho appena intervistato e vale la pena scrivere i miei pensieri”. Un giorno prendi un po’ di coraggio e inizi a scrivere…”.
“Ho attraversato una fase in cui volevo essere ribelle ma non c’era davvero nulla contro cui ribellarsi quando ti viene data la totale libertà fluttuando davvero nello spazio. Cosa posso fare se tutto è accettabile, come puoi ribellarti?
Penso: ho pubblicato un libro, ora posso essere famosa come il mio nome o essere conosciuta per qualcosa che faccio io…”.