
Tra 200 anni, tutto il tuo lavoro sarà esplorato dagli studiosi, alla ricerca di indizi su come si è sviluppata la cultura popolare.
“Tra 200 anni non credo ci saranno studiosi: saranno eliminati gradualmente. E la curiosità? Sarà proibita. Lo scopo di ogni ricerca sarà l’intrattenimento”.
Quindi andiamo verso il 1984 di Orwell?
“Peggio”.
Pensi che il popolo americano lo sopporterà?
“Certo. Lo adoreranno! Anzi, lo chiederanno”.
Hai visto diversi Presidenti andare e venire durante la tua carriera. Ce ne sono stati che ti sono piaciuti?
“Ho ancora un posto nel mio cuore per Harry Truman – aveva qualcosa di speciale – e mi piaceva Kennedy, ma tutti gli altri sono stati un disastro”.
Jimmy Carter?
“Perdente. Nixon era un truffatore. Reagan un idiota. Bush una minaccia”.
La tua visione cinica dei politici si è rafforzata nel corso degli anni?
“Certo. La maggior parte di loro non pensa mai alle persone che dovrebbero rappresentare. In ogni Paese ci sono persone intelligenti; il guaio è che nessuna di queste persone intelligenti entra mai in politica. Le persone che finiscono nel pool genetico per i funzionari eletti del mondo sono un gruppo di esemplari davvero spaventoso. Soprattutto in questa stagione e soprattutto i politici statunitensi. Un gruppo di persone incredibilmente ignoranti”.
(da un’intervista del 1991 pubblicata su Mojo novembre 2018)