Frank Zappa's mustache - Music is the Best

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  • Frank Zappa, Freedom & Anarchy: quotes (part 1)

    Frank Zappa, Freedom & Anarchy: quotes (part 1)

    Hungry Freaks, Daddy (Live At Whisky a Go Go/1968)

    Copertina di Salvador Luna (Lunatico)

    Frank Zappa incarna l’autodeterminazione, la libertà, la lotta alla censura e alla manipolazione, quanto basta per considerarlo ‘sempreverde’.
    Per Zappa, la musica è una creazione personale che si inserisce nel mondo; è uno spazio di libertà cristallizzata. Il compositore non ha altra scelta che diventare ribelle alle norme della società, inclusa l’idea stessa di arte come norma.

    “Le persone possono provare una sensazione di libertà quando si trovano in un grande spazio. Per quello che mi riguarda, la libertà è nella mia testa”. (FZ, Best, febbraio 1971)

    “Suoniamo la nuova musica libera; musica in totale libertà, non condizionata dalla repressione della cultura americana. Stiamo sistematicamente cercando di abbattere le barriere create dal sistema educativo americano obbligatorio, creato per assicurarsi che nulla di creativo si diffonda a un pubblico popolare”. (FZ)

    “L’illusione della libertà continuerà finché non sarà vantaggioso. Nel momento in cui la libertà diventerà troppo costosa, tireranno giù la scenografia e il sipario, toglieranno i tavolini e le sedie e potrai vedere il muro di mattoni in fondo al teatro”. (Frank Zappa)

    “Quando parliamo di libertà artistica in questo Paese, talvolta ci dimentichiamo del fatto che la libertà dipende spesso da finanziamenti adeguati”. (Frank Zappa)

    Il succo della libertà:
    “Qualsiasi cosa, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, per un motivo qualsiasi”. (Frank Zappa)

    Una delle frasi ricorrenti di Zappa è “Senza deviazione dalla norma, il progresso non è possibile”, intendendo per progresso un viaggio costante verso una maggiore libertà. E’ qui che Zappa supera se stesso: nel “genocidio delle norme”. (Frank Zappa: un intellectuel “spécifique” di Marc-André Gagnon)

    “Freak Out significa praticare la libertà di espressione su base individuale o collettiva”. (Frank Zappa)

    “La cosa più importante da fare nella propria vita è non interferire con quella degli altri”. (Frank Zappa)

    “Libera la tua mente. Non c’è tempo per leccare i tuoi francobolli e incollarli. Sarai assolutamente libero solo se vorrai esserlo”. (FZ)

    “Ricordi il vecchio proverbio? – chiede Zappa – Conosci la verità e la verità ti renderà libero? Alcune persone non credono che conoscere la verità ti renderà libero. Preferirebbero conoscere la paura e le insidie. Queste cose spaventano gli americani, sono i tabù della cultura americana”.
    Cosa ti rende libero?
    “Penso che le persone abbiano un potenziale infinito per il male. Penso che, da un momento all’altro, il tuo migliore amico possa deluderti. Se prendi coscienza di questo, puoi conviverci e superare la delusione, il dispiacere, l’odio. A quel punto, puoi metterti al lavoro e divertirti. La musica è la mia religione. Ho trovato qualcosa che mi piace davvero. Finché l’inquinamento dalle radiazioni e tutte le altre cose negative in questa società non mi costringeranno a smettere di lavorare, dedicherò tutto a ciò che considero positivo”.
    (Berkeley Barb, 27 marzo-2 aprile 1980)

    “Il vostro diritto di pensare con la vostra testa non è ancora stato cancellato. Potete continuare a farlo ed è un bene per voi. È un bene anche per l’America. La formula per il controllo di una forza lavoro totalmente remissiva, così come viene utilizzata oggi, è una soluzione miope a problemi antropomorfici complessi. L’uniformità non è né desiderabile, né applicabile, e non è un obiettivo a cui aspirare, soprattutto nel caso di una “società libera”.
    (Dichiarazione di Zappa, in favore delle libertà di espressione, che fece pubblicare sul numero di gennaio 1984 del periodico “Hustler”, fondato nel 1974 da Larry Flint, il quale subì varie denunce e processi per oscenità)

    “Ciò che rende bella la tua vita è il fatto che puoi esprimerti come individuo. Ci sono persone che rinunciano volentieri al loro diritto individuale e lo barattano per una sicurezza immaginaria. Se si fermassero a riflettere scoprirebbero che la cosa più preziosa che hai è la tua libertà personale. Censurare quello che dici è uno dei modi per sottrarre agli individui la propria libertà personale. Non dovresti essere disposto a rinunciare ad un solo briciolo di libertà. Hai una garanzia costituzionale su di essa. Per come la vedo io, è un contratto tra il popolo e un gruppo di persone stipendiate dalla gente attraverso le tasse. Dovremmo sfruttare appieno il fatto che abbiamo questo contratto con il nostro governo”. (High Times, dicembre 1989)

    “Penso che non ci dovrebbe essere una politica fissa finché il 100% della popolazione non sarà ben istruito. Non può esistere un’anarchia praticabile, una condizione in cui non c’è governo ma le cose continuano a girare perché le persone hanno senso di responsabilità. Sarebbe un bel traguardo…”. (Frank Zappa)

    https://www.youtube.com/watch?v=ZQZsksSD4hQ

  • Frank Zappa, his thoughts on love: quotes, 3 songs

    Frank Zappa, his thoughts on love: quotes, 3 songs

    Lucille Has Messed My Mind Up (album Joe’s Garage, 1979)
    You Didn’t Try To Call Me (Live, Philly ’76)
    Tell Me You Love Me (Poughkeepsie)

    Se “l’amore non è musica”, cos’è “amore”?
    “È chimica, semplicemente chimica”.
    (Frank Zappa Interview by Bob Marshall, 22 ottobre 1988)

    “Penso sia più facile far arrabbiare qualcuno che spingerlo ad amare. Visto che l’odio è l’opposto assoluto dell’amore, se puoi evocare l’odio e polarizzarlo potresti davvero tirar fuori amore… Si può fare anche solo per il gusto della contraddizione. Se vuoi davvero essere un ribelle, prova onestamente ad amare qualcosa. E se vuoi davvero essere disgustoso, prova ad amare la società che è di merda”. (FZ, Mojo, marzo 2004)

    “Non so dove andare, per me non c’è amore da dare perché dovrei pretendere di piacere per vagare da porta a porta. Chi si preoccuperebbe se io sparissi? Chi ha bisogno di me per il proprio piacere? Perché dovrei stare seduto a guardare mentre gli altri sorridono? Volevo solo che qualcuno si preoccupasse di rendermi felice per un attimo perché non sono soddisfatto di tutto quello che ho provato, non mi piace il modo in cui la vita ha abusato di me”. (dal brano I’m not satisfied)

    “L’amore non esiste più. Ci sono così tante persone ovunque che dicono e gridano “I love”, “I love”, che ci interroghiamo davvero sulla loro sincerità… È come fischiare nel buio per non spaventarti”.
    (FZ, Rock & Folk, novembre-dicembre 1967)

    “Le canzoni d’amore contribuiscono alla cattiva salute mentale in America. Creano aspettative che non potranno mai essere soddisfatte dai mortali”. (Frank Zappa)

    “Detesto le parole delle canzoni d’amore. Credo che una delle ragioni della cattiva salute mentale degli americani dipenda dal fatto che la gente è cresciuta con quei testi. Da ragazzino senti tutte quelle parole romantiche, giusto? I tuoi genitori non ti raccontano la verità sull’amore e a scuola non la impari di certo. È un condizionamento inconscio che crea il desiderio di situazioni immaginarie che per te non esisteranno mai. E, così, la gente passa la propria vita sentendosi defraudata di qualcosa. Certe canzoni rock hanno un modo molto cinico di dire ‘facciamo l’amore’. Ma quale cazzo di imbranato dice merdate del genere nella realtà? Bisognerebbe poter dire andiamo a scopare o, almeno, andiamo a ‘riempire i moduli’, invece per arrivare alla radio devi dire ‘ facciamo l’amore’“. (FZ)

    “Mia moglie è il mio migliore amico”. (Frank Zappa, RAM, 4 aprile 1980)

    “Questa storia dell’amore cosmico è una fesseria. Come si possono amare degli sconosciuti quando molti di loro sono anche delle persone oltremodo sgradevoli? Non voglio avere niente a che fare con il flower power”.
    (Frank Zappa, Jam, settembre 2005)

    Provi emozioni, piangi mai?
    “No, non piango mai… e odio molto, quindi credo di essere emotivo”.
    Ti piacciono le persone?
    “Io amo le persone”.
    Persone particolari o le persone in genere?
    “Le persone in genere. Mi dispiace davvero per le cose che devono affrontare. Ho questo tipo di sentimenti”.
    (FZ, Sounds, 28 gennaio 1978)

    “La cosa che rende la mia musica insolita è il fatto che la gente ascolta tutto il tempo solo un certo tipo di musica mandata alla radio. E’ carta da parati per le loro vite. Una carta da parati udibile. C’è un ritmo accettabile e ci sono tre accordi accettabili e parole accettabili (baby, amore, lacrime, yat yat). Solo perché io non mi confronto con queste cose, non vuol dire che sono strano”.
    (FZ, New Rock Magazine, maggio 1990)

    “Penso che le persone che cantano canzoni d’amore e cose del genere le scrivono per i direttori dei programmi. Sono persone che non sanno un cazzo. Penso sia davvero offensivo per le persone pubblicizzare i propri sentimenti più intimi. Gli artisti di terapia intensiva fanno schifo. A loro interessano i soldi perché l’unica cosa che passano alla radio sono le canzoni d’amore. Suonare una nota alta non significa necessariamente esprimere un’emozione: è merda meccanica”. (FZ, Primo Times, dicembre 1977)

    “La canzone d’amore è finita. E’ troppo ingenua, quindi una bugia. Ora sappiamo tutti che l’amore è più complicato. Se l’amore ce l’hai, non devi continuare a parlarne…” (Frank Zappa)

    Frank Zappa ha scritto canzoni d’amore come Tell me you love me, I’m so happy I could cry, Doreen, Sharleena, Love of my life, Lucille has messed up your mind, You didn’t try to call me, How can I be such a fool, Anyway the wind blows, Let me take you to the beach. Un sentimentalismo espresso in varie sfumature emotive, molto reale.

    “Le cose belle accadono quando vai oltre l’amore” (FZ)

  • Frank Zappa & Pornography: quotes, censorship

    Frank Zappa & Pornography: quotes, censorship

    Porn Wars (dall’album The Mothers of Prevention, 1985)
    Porn Wars (estratti dall’udienza del Senato – USA Cable Network, 1985)

    FAIR USE

    “La pornografia è un mezzo utilizzato per eccitare qualcuno con un problema sessuale, progettato per ‘eccitare’. La volgarità è un linguaggio offensivo per chiunque sia sensibile a quel tipo di linguaggio e si basa su norme culturali… Non c’è suono che puoi emettere con la bocca che possa farti andare all’inferno o che possa comportare una qualche responsabilità sociale”.
    (Frank Zappa, Manhattan Arts, novembre 1985)

    “Non credo nell’oscenità o nella pornografia come concetto. Sarebbe una buona idea per i dirigenti aiutare a spiegare alle persone che la parola —- su un disco non le ucciderà”.
    (Frank Zappa, Billboard, 10 maggio 1969)

    “Non credo che la pornografia esista. Se la pornografia non esiste, come può esserci nella mia musica?”
    (Frank Zappa)

    L’impegno di Frank Zappa nel difendere il diritto alla libertà di espressione andando contro la censura (in generale e, in particolare, nell’industria musicale) è noto a tutti i suoi fan.
    Il 19 settembre 1985, Frank Zappa si è battuto contro il PMRC, in un’audizione presso il Senato degli Stati Uniti d’America durata 5 ore. Un discorso memorabile con cui ha ricordato, in apertura, che il Primo Emendamento della Costituzione Americana difende la piena Libertà di Espressione.
    “Il Parents Music Resource Center (PMRC) ha in mente queste etichette: ‘X’ per testi di sesso o sessualmente espliciti, ‘P’ per volgarità, ‘DIN’ per droghe e alcol, ‘V’ per violenza e “O” per occulto. Cosa dovrebbe succedere se un venditore di dischi inavvertitamente vendesse un disco classificato O al piccolo Johnny? L’FBI dovrebbe inseguirlo con una pinzetta calda? Quello che chiedono è una violazione del Primo Emendamento”.
    (Frank Zappa, Metro Times, 11 settembre 1985)

    “Pensare di poter combattere la violenza sessuale e di altro tipo vietando la musica pop è stupido quanto prevenire la forfora mediante la decapitazione”. (Frank Zappa, Humo, dicembre 1993, cit.)

    Zappa crede con fervore che l’oscenità sia solitamente generata dall’ignoranza umana.
    “Direi che l’oscenità esiste per l’edificazione delle persone nella professione legale. Le persone nel business della politica e della religione perpetuano un mito del genere per ottenere il controllo di alcuni settori della coscienza umana. Al di fuori della guerra e di certi tipi di distrazione fisica, non esiste un atto osceno. Si manipola una parola. Di solito, la morte e la distruzione non sono considerate oscene, sono commerciali!”.
    “Posso vedere la pornografia sotto una luce diversa, quando la guardo in termini di fotografie radicalmente orientate o cose che puoi collocare in quella categoria progettata allo scopo di stimolare una sensazione erotica. La pornografia è qualcosa di progettato per stimolarti sessualmente. Per le persone che vengono stimolate da immagini o libri hot, svolge una funzione nella società quando non hanno un accesso immediato ai rapporti sessuali o se è difficile per loro trovarli. La pornografia ha una funzione per quelle persone e dovrebbe essere messa a loro disposizione. Perché coloro che sono disadattati sessualmente finiranno per farsi coinvolgere in cose come guerre, omicidi e simili a causa della repressione”.
    (New Musical Express, 5 febbraio 1972)

    Frank Zappa: “C’è una certa mentalità che presuppone che il sesso debba essere una cosa orribile. C’è una differenza tra la conoscenza del sesso e della pornografia ed il caso di adulti che abusano di bambini; crimini che hanno più a che fare con la violenza. Il governo di destra vede il sesso come una sensazione gratuita. Non può accettare che le persone abbiano troppe sensazioni perché questo le renderebbe felici. Il sesso è uno degli antidoti al fattore paura. Meno sesso c’è, più paura c’è; più paura c’è, più vendite e più produzione nazionale ci sono. Ma le persone hanno questa energia dentro, che devono liberare o attraverso il sesso o attraverso l’omicidio. Una nazione di destra preferirà una popolazione di assassini, contribuirà a creare una Grande Armata, mentre noi vogliamo una nazione che faccia l’amore”. (Apocrypha, 1988)

    “Se vuoi liberarti tutto quello che devi fare è toglierti i pantaloni e fare sesso. E’ l’unico modo per liberarti davvero. Bisogna pensare al sesso in modo naturale, per come è realmente: chi ti annuncia che il sesso è sporco non lo fa perché è davvero sporco, è solo un espediente per il controllo mentale governativo”.
    (Frank Zappa, Nuggets, aprile 1977)

    “Ho sempre parlato di sesso da quando ho iniziato a fare canzoni. Non c’è motivo per cui nessuno debba parlarne. Fingere che il sesso non esista è sciocco. (Frank Zappa, 1985).

    https://www.youtube.com/watch?v=kRzMr_ZYXrY&t=1306s

  • Frank Zappa & Bob Dylan: Flakes, review, meaning, quotes about Bob Dylan

    Frank Zappa & Bob Dylan: Flakes, review, meaning, quotes about Bob Dylan

    Flakes è un brano che punta il dito sull’incompetenza e si rivolge principalmente ai lavoratori manuali: meccanici, idraulici, ecc, i ‘fiocchi’ bugiardi e pigri. ‘Fiocco’ si può tradurre, in questo caso, in ‘tirapacchi’, persona che inganna e truffa, che non mantiene le promesse date.
    La canzone è strutturata in tre sezioni.
    Nella prima, Zappa spiega la situazione dei ‘fiocchi’ in California.
    Segue una parte più tranquilla in cui il chitarrista Adrian Belew canta imitando Bob Dylan, raccontando la propria esperienza. Questa parte è ricca di inserti di armonica.
    La terza ed ultima parte vede Zappa di nuovo alla voce: impersona un ‘deficiente’, un credulone californiano che assume i ‘tirapacchi’. Il riff diventa sempre più pesante mentre i ‘fiocchi’, che sono milioni e milioni, protetti dai sindacati, si preparano a conquistare il mondo.
    La canzone termina con la minaccia ripetuta “Stiamo venendo a prenderti”, prima di passare a “Broken Hearts Are for Assholes”.

    La canzone Flakes fu eseguita per la prima volta all’inizio di ottobre 1977. La sezione dedicata a Bob Dylan fu usata anche come vamp per l’alzata del sipario. Nell’album Sheik Yerbouti del 1979 è collocata tra I Have Been in You e Broken Hearts Are for Assholes. La versione dell’album utilizza tracce base dal vivo e molte sovraincisioni.

    Quando Frank Zappa sentì l’inno rock ‘n’ roll americano di “Like a Rolling Stone” di Bob Dylan, pensò di lasciare il mondo della musica. Questo ha rivelato allo scrittore Clinton Heylin.
    Una bella affermazione considerando che, quando uscì il brano (luglio 1965), Zappa doveva ancora pubblicare un album ufficiale in studio e ne avrebbe rilasciati 62 suoi.
    Frank raccontò allo scrittore: “Ho sentito che se Dylan avesse vinto e fosse riuscito a fare ciò che doveva fare non avrei avuto bisogno di fare nient’altro”.
    Fortunatamente (per noi e per la scommessa di Frank), Dylan non vinse.
    Seppure il brano di Dylan sia venerato come un capolavoro e sia riconosciuto come una delle più grandi canzoni di tutti i tempi, ha raggiunto il 41° posto nelle classifiche di fine anno di Billboard negli Stati Uniti.
    Zappa commenta: “Non ha fatto nulla. Ha venduto ma nessuno ha risposto come avrebbe dovuto”.
    (faroutmagazine.co.uk)

    “Bob Dylan non ha il senso dell’umorismo. Non scelgo di scrivere canzoni che lasciano le persone morbose, dove hai un pubblico che contempla la sensibilità del grande dolore interiore dell’artista. Quando un cantautore lo fa, è solo un classico esempio di comportamento nevrotico”.
    (Berkeley Barb, 26 dicembre 1975)

    “La conversione di Bob Dylan è molto più antireligiosa di Joe’s Garage. Pensi che abbia mai mostrato integrità con le sue ‘canzoni di protesta’? Questa generazione aveva perso interesse per Dylan. Così Bob si converte al cristianesimo, aprendo un nuovo gigantesco mercato che conosce a malapena: il mercato reli. Perché non si è convertito al giudaismo? Forse un’area di vendita troppo piccola?”.
    (OOR, 13 febbraio 1980)

    “Tre o quattro anni fa, Bob Dylan voleva che producessi un album per lui. Chiamava l’ufficio da circa una settimana, ricevevo messaggi che dicevano che Bob Dylan stava cercando di contattarmi. Ho pensato fosse uno scherzo. Una notte, si è presentato al cancello. Non vedevo una foto di Bob Dylan da così tanto tempo che non potevo dire se questo ragazzo sullo schermo video fermo lì in piena notte (una notte fredda) con addosso solo una maglietta fosse davvero lui. Ho mandato l’ingegnere, più esperto di pop di me, giù al cancello per vedere chi fosse. Era Bob. Lo ha portato dentro, siamo andati nell’altra stanza e lui ha suonato alcuni dei suoi brani al piano. Ho esaminato il materiale e dato suggerimenti su come arrangiarlo e il da farsi per un’eventuale produzione”.
    “Abbiamo deciso di andare avanti. Stavo per produrre questo album. Ho dato suggerimenti a Bob sui musicisti che avrebbe potuto usare, mi sono organizzato per prenotare il tempo in studio. Avrei dovuto stravolgere il mio programma perché avevo un tour in arrivo. Un bel giorno, ho ricevuto una telefonata da Bob: mi avvisava che non poteva più farlo in quel momento perché doveva prendersi una vacanza. Stava andando alle Bahamas. Quella è stata l’ultima che l’ho sentito”.
    (Q, dicembre 1989)

    (Il progetto di cui Zappa parlava in questa intervista del 1989 era forse Infidels? Nelle bio di Dylan si parla di Zappa come probabile produttore. A quanto pare, l’idea di Frank Zappa era di affidarsi a Giorgio Moroder e far cantare e suonare l’armonica a Dylan. Zappa nell’intervista parla di un progetto di 3-4 anni prima ma, visto che Infidels è del 1983, avrebbe dovuto dire almeno 6-7 anni prima. Ha sbagliato i conti? Penso di no, nell’intervista avrebbe dovuto citare il titolo dell’album Infidels visto che è uscito nel 1983, invece è rimasto vago, ha parlato di ‘progetto’ senza specificare alcun titolo).