Frank Zappa's mustache - Music is the Best

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  • FZ: “non sono un chitarrista: sono uno scultore”

    Frank Zappa lo scultore del suono
    Foto di Clayton Call

    Concerto di Frank Zappa a Leeds (Inghilterra)

    Lo stadio è al completo. Una folla si accalca aspettando con ansia che Zappa entri.

    Tutto trema quando Zappa appare illuminato sul palco brandendo una chitarra semi bruciata (che apparteneva a Hendrix) e fa eco al primo accordo.

    Emily mi racconta che una volta, durante un’intervista a Zappa, le sussurrò di collegare la sua chitarra a un piccolo Pig Nose (dispositivo alimentato a batteria) e di metterci davanti un microfono vocale amplificato per i grandi stadi.

    L’altra invenzione di Zappa è l’adattamento di un pickup all’estremità del braccio della chitarra (vicino agli accordatori) che registra una specie di corda acustica con un piccolo ritardo rispetto all’elettrico.

    Al termine del concerto Emily ha la brillante idea di tentare di entrare nel camerino.

    Entrammo. I musicisti stavano parlando con un gruppo di francesi e in un lampo vidi Zappa da solo in fondo alla sala, che beveva grandi sorsi di vino Chianti dalla bottiglia.

    Uno dei francesi si avvicina a noi con esultanza e dice: “Frank, sei il più grande chitarrista vivente!”.

    Zappa risponde: “Non sono un chitarrista: sono uno scultore”.

    I francesi iniziano a ridere prendendo l’insolita risposta come una sciocchezza. Ma ho notato un preciso rigore scientifico in quelle parole e ho sentito per un attimo che Zappa non stava ridendo, mi stava fissando mentre discutevo.

    “Non sono un chitarrista – proclamò il grande maestro – sono uno scultore che scolpisce grandi masse d’aria che escono dagli altoparlanti!”.

    (rivista brasiliana Animal, giugno 1991)