Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Tag: Toru Takemitsu

  • The Holy Shark – xenocronia con musiche di Frank Zappa e Toru Takemitsu xenochrony

    The Holy Shark – xenocronia con musiche di Frank Zappa e Toru Takemitsu xenochrony

    xenocronia realizzata da Roxa con musiche di Frank Zappa e Toru Takemitsu (uno dei compositori di musica contemporanea preferiti da Zappa, 1984)

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    https://www.youtube.com/playlist?list=PLNIorVgbZlD1eJlE31TCypMf1eLhjcfBc

    Immagine di copertina (a sinistra) di Salvador Luna

    “Un giorno il concetto di ateismo sparirà. Ci saranno, invece, le persone normali e qualche buffo credente”. (Frank Zappa)

    “Chiunque voglia la religione è il benvenuto. Appoggio il vostro diritto di godervela. Apprezzerei anche di più se mostraste maggior rispetto per i diritti di quella gente che non desidera condividere i vostri dogmi, il vostro trasporto estatico o la vostra necrodestinazione”. (Frank Zappa)

    “Israele è una teocrazia tanto quanto l’Iran o l’Arabia Saudita, un governo controllato dalla religione. Come puoi avere un governo razionale se è controllato da un libro scritto qualche migliaio di anni fa? La teocrazia aiuta certamente il business delle armi”. (Frank Zappa, Society Pages 6, giugno 1991)

    https://www.youtube.com/watch?v=E6Tziwogcs0

    https://www.youtube.com/watch?v=5zRxHGpXjCA

    “Le religioni organizzate, per loro stessa natura, sono fuorvianti“. (Frank Zappa)

    “L’oscenità esiste per l’edificazione delle persone nella professione legale. Le persone nel mondo della politica e le persone nel mondo della religione perpetuano un mito del genere per ottenere il controllo di certi settori della coscienza umana”. (Frank Zappa, NME, 5 febbraio 1972)

    “Non sono a favore della religione organizzata per le persone che desiderano progredire. Penso che la religione organizzata sia un aiuto confortante molto simile alla televisione per le persone che vogliono isolarsi. E penso che sia un tragico spreco se molte persone iniziassero a seguire un guru nel tentativo di ottenere una sorta di stabilità spirituale o pensare di contrastare vicende spiacevoli perché in realtà non è la risposta. Penso che tutta quella roba sia solo una sciocchezza!”.
    Detriti cosmici…
    “Già…”
    (The Hot Flash, maggio 1974)

    “È sempre il libero flusso di informazioni la principale minaccia allo stile di vita americano. Per le persone di destra, non c’è niente di più pericoloso del libero accesso alle informazioni. Deriva dall’inizio della teologia cristiana, quando Adamo ed Eva erano nel giardino. Come ci siamo messi nei guai? Per la mela, il frutto dell’albero della conoscenza: quindi, l’essenza del cristianesimo si basa sul fatto che nessuno può essere più intelligente di Dio e l’accesso alla conoscenza e il possesso della conoscenza ti dannano. La conoscenza stessa è opera del diavolo. Non dobbiamo avere conoscenza e cosa porta alla conoscenza? Porta all’informazione, da stroncare sul nascere”. (Spin, luglio 1991)

    “Sono un devoto pagano. Detesto la religione per quello che ha fatto alla specie umana… La differenza tra religioni e culti è determinata dalla quantità di beni immobili posseduti… Guarda quante persone sono morte a causa della Bibbia rispetto al Kama Sutra. Non c’è concorrenza”.
    (Frank Zappa, The Guardian Weekend, 15 maggio 1993)

    “Rituali top secret… fanno parte del fascino della religione. Le persone pensano che siano misticamente importanti. Questo è uno dei motivi per cui le religioni organizzate continuano ad esistere: a tutti piace essere nel mondo dello spettacolo. In realtà, la religione è un affare immobiliare. Conosci la differenza tra un culto e una religione? Una setta non possiede alcun immobile. Tutte le vere religioni possiedono cose come gran parte di Harlem (penso che la Chiesa cattolica sia il padrone di casa lì) e alcune religioni possiedono catene di supermercati (la Chiesa mormone possiede i mercati di Hughes). E’ una questione di prendere soldi dalle persone che non hanno soldi dicendo loro che andranno da qualche parte quando moriranno. Useranno quei soldi per costruire una base che verrà utilizzata per controllare la vita delle persone da cui hanno preso i soldi”.
    (WLIR Free Flight, estate 1981)

    Ciò che la gente chiama “preghiera” potrebbe essere un fenomeno psichico sconosciuto (o impropriamente descritto) che manifesta un risultato fisico tangibile. Qualsiasi gruppo di persone, concentrato sullo stesso obiettivo, potrebbe essere in grado di puntare una quantità sconosciuta di un’energia sconosciuta verso uno specifico “bersaglio”. La ‘preghiera che funziona’. (The Real Frank Zappa Book, l’autobiografia)

    Con ‘Greggery’ Zappa si riferisce a Gregorio XIII, papa del 1500 inventore del calendario gregoriano tuttora in uso. Peccary è un tipo di maiale, conosciuto in italiano con il nome di pecari labiato. Perciò, Zappa sta dando del maiale ad un papa. Espediente usato per criticare la religione che lui vedeva solo come un enorme business.

  • Zappa Rappa – xenocronia Frank Zappa, Toru Takemitsu, Ice T, Chief Keef, Eminem – xenochrony

    Zappa Rappa – xenocronia Frank Zappa, Toru Takemitsu, Ice T, Chief Keef, Eminem – xenochrony

    xenocronia realizzata da Roxa con musiche di Frank Zappa, Toru Takemitsu, Ice T, Chief Keef, Eminem

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    Per questa xenocronia ho scelto tre brani di Frank Zappa decisamente rap:
    Dumb All Over,
    Promiscuous
    una versione rap di I’m The Slime live (1975, UBC Gym, Vancouver)

    Molti anni fa iniziavi parecchie tue canzoni con il “parlato”; si potrebbe affermare che era una sorta di pre-rap. Cosa pensi di quel genere?
    “Niente. Una volta c’era il parlato e poi la musica. Ora nel rap, al parlato segue sempre il parlato”.
    (Il Mucchio Selvaggio, settembre 1988)

    Frank non è stato, di certo, il primo rapper ma con la sua ‘speak music’ è stato un predecessore della Rap Music.

    In un’intervista, fu chiesto a Frank Zappa cosa ne pensasse del rap:

    “Un po’ di musica rap posso apprezzarla perché mi scaldo come i rapper su certe questioni. Lo svantaggio del rap è che la sua consistenza, il risultato finale tende ad assomigliare a quello di altri dischi del genere. La ripetitività non mi diverte molto, ma penso di identificarmi fortemente con alcune idee espresse in alcuni dei testi rap più rabbiosi.
    Tutte queste persone al governo… le ascolti e le osservi mentre parlano. Sono davvero pochi, tra loro, quelli che riescono a mettere insieme una frase completa in lingua inglese. Alcune di queste persone hanno il coraggio di lamentarsi degli artisti rap conosciuti e puntano il dito su alcuni dei testi più intelligenti da ascoltare. Questi idioti non riuscirebbero mai a fare un discorso sensato alla Camera dei rappresentanti come molti testi rap.
    Ho incontrato Ice T un paio di anni fa, è un ragazzo simpatico, tuttavia c’è un certo rap come quello di Ice T coinvolto con un’importante casa discografica, la Warner Brothers, che possiede il 20% della CNN. Potrebbe esserci qualche elemento di controversia, ma penso ci sia anche un altro elemento coinvolto: il merchandising”.

    Ice T (nome d’arte di Tracy Lauren Marrow) ha una storia notevole e singolare nel filone musicale rap. E’ un rapper, attore e produttore discografico statunitense.
    Fu uno dei primi ad usare lo stile ‘gangsta rap’ ed è, inoltre, ritenuto uno dei precursori del rap metal. Il gangsta rap è un genere hip hop divenuto popolare a partire dagli anni Novanta come conseguenza dello stile di vita violento di alcuni quartieri americani dove criminalità e povertà erano (e, tuttora, sono) all’ordine del giorno.
    I testi di Ice T sono carichi di sessismo e violenza. Descrivono le condizioni e la vita quotidiana del ghetto e delle bande urbane. Raccontano realtà complicate in cui vivono migliaia di persone, soprattutto neri, messi ai margini della società.
    Il suo terzo album dal titolo The Iceberg (1989) è un attacco alla censura nei confronti dell’hip-hop.
    Il suo quarto disco contiene il brano Body Count, ritenuto un esperimento di metal rap.

  • Shut up and play Jimi – xenocronia Frank Zappa, Jimi Hendrix, Toru Takemitsu, Edgar Varèse

    Shut up and play Jimi – xenocronia Frank Zappa, Jimi Hendrix, Toru Takemitsu, Edgar Varèse

    xenocronia realizzata da Roxa con musiche di Frank Zappa, Jimi Hendrix, Toru Takemitsu, Edgar Varèse

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    Brani sovraincisi in questa xenocronia:

    Toru Takemitsu – Empire of Passion
    Frank Zappa performs ‘Purple Haze’ Jimi Hendrix
    Jimi Hendrix Play bass guitar
    The Jimi Hendrix Experience – Purple Haze – Live 1967
    Frank Zappa su Jimi Hendrix
    Frank Zappa – Tribute to Jimi Hendrix, Fox Theatre, Atlanta, GA, 18 settembre 1977
    Frank Zappa conducts Edgar Varèse – Ionisation (San Francisco, CA, 9 febbraio 1983)
    Frank Zappa – I Come From Nowhere 1982 (solo)

    “Conoscevo Jimi e penso che la cosa migliore che si potesse dire su Jimi fosse: non doveva usare droghe”. (Frank Zappa)

    “Alcune delle cose veramente buone che Hendrix ha fatto sono state le prime, quando era solo violento e brutale. Manic Depression era la mia canzone preferita di Jimi Hendrix. Più sperimentale diventava, meno interessante e più sottile risultava”. (Frank Zappa, Playboy aprile 1993)

    Fusione di elementi rock, psichedelia e blues, approccio urbano e rituale. Jimi Hendrix è stato uno dei ‘visionari’ della musica nera insieme a Sun Ra e George Clinton. Ha ispirato molti artisti, anche Miles Davis per Bitches Brew (1970). Qualcuno ha affermato che è stato un anticipatore dell’heavy metal. E’ stato un innovatore.

    Del Casher ha inventato nel ’66 il pedale per chitarra elettrica Wah-Wah (chiamato anche cry baby perché emette un suono simile al pianto di un bambino). Frank Zappa è stato il primo ad utilizzarlo. Durante un concerto a New York fu visto da Hendrix che ne rimase talmente affascinato da volerlo utilizzare a tutti i costi nei suoi brani.

    Quando è entrato in scena il wah-wah?
    “Dopo il fuzztone, intorno al 1966 o 1967. Sono stato uno dei primi ad usarne uno, l’ho adorato. Nell’ultimo tour, però, non ho usato nessun wah-wah. Ho utilizzato tre DDL (delay digitali) per diverse funzioni: uno per darmi un leggero ritardo con un po’ di pitch shift in modo da creare un vibrato e addensare il suono, e gli altri due per passaggi che riproduciamo più e più volte, come per registrare loop”.
    (Frank Zappa, Down Beat, febbraio 1983)

    Hai mai fatto spettacoli con Jimi Hendrix?
    “Sì, si è seduto con noi al Garrick Theatre. In effetti, ha interpretato il mio hollowbody attraverso un Fender Twin e ne ha ricavato un feedback. Tutto quello che so è che stava lavorando al piano di sotto in questo posto. Al Cafe Au Go Go, lo abbiamo invitato a sedersi: lui è salito al piano di sopra e gli ho lasciato usare la mia chitarra. L’ho visto al Cafe Au Go Go quando ha suonato con noi e in un festival pop a Miami dove abbiamo lavorato con lui. È stato allora che ha bruciato la sua chitarra che ho ricevuto circa un anno e mezzo dopo da uno dei suoi roadie, un certo Howard Parker. Abbiamo anche suonato con lui in un piccolo club chiamato The Castaways o qualcosa del genere a Miami perché tutti i gruppi che suonavano al festival stavano nello stesso hotel. C’era un bar e lì abbiamo fatto una jam session. Sì, penso che fosse bravo. Mi è piaciuto suonare con lui”. (Frank Zappa, Record Review, giugno 1982)

    “Avevo visto Zappa al The Experience, un club di Los Angeles – ricorda Alice Cooper – Una sera ci fu una jam con Eric Clapton, Mike Bloomfield e Jimi Hendrix, tutti assieme. Alla fine, Frank salì sul palco e fece un’imitazione di ciascuno di loro. Poi la piantò e si mise a suonare i suoi riff e quelli stavano lì a guardarlo a bocca aperta perché questo tipo stava suonando roba che non avevano mai ascoltato prima. Neppure Hendrix. Frank diede a Jimi il suo primo pedale wah-wah e gli spiegò come funzionava”. (Classic Rock, luglio 2015)

    “Hendrix è una delle figure più rivoluzionarie della cultura pop odierna, musicalmente e sociologicamente. La musica di Hendrix è molto interessante. Il suono… è estremamente simbolico: grugniti orgasmici, urla da tortura, gemiti lascivi, disastri elettrici e innumerevoli altre curiosità uditive sono consegnati ai meccanismi sensoriali del pubblico ad un livello di decibel estremamente alto. In un ambiente di performance dal vivo, è impossibile limitarsi ad ascoltare ciò che fa il gruppo di Hendrix… ti mangia vivo”.
    (Frank Zappa, citato in un’intervista a Life Magazine, The Oracle Has It All Psyched Out, 1968, da Kevin Courrier, “Dangerous Kitchen: The Subversive World of Zappa”, ECW Press, 2002).

  • Frank Zappa – Psychoustic – xenocronia Frank Zappa (chitarra acustica) Gyorgy Ligeti, Tōru Takemitsu

    Frank Zappa – Psychoustic – xenocronia Frank Zappa (chitarra acustica) Gyorgy Ligeti, Tōru Takemitsu

    xenocronia realizzata da Roxa con musiche di Frank Zappa, Gyorgy Ligeti e Tōru Takemitsu

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    Clocks and Clouds – Gyorgy Ligeti
    Atmosphères – 2001 – A Space Odyssey – György Ligeti
    Tōru Takemitsu – Autumn (1973)

    Frank Zappa – 1972 – Nine Types Of Industrial Pollution – Acoustic Guitar
    Frank Zappa – 1979 – Sleep Dirt – Duet on Acoustic Guitar with James Youman
    Frank Zappa – Waltz for Guitar (1958) performed on acoustic guitar by Matthew McAllister Transcription done by Brennen Rigley
    Frank Zappa & The Mothers – King Kong – Essen, 1968

    Noterete che la batteria sembra ‘litigare’ con la chitarra di Frank nel brano Sleep Dirt. Sembra non riuscire a star dietro a Zappa. La cosa è voluta. Un modo strano per ‘raccontare’ che erano pochi i musicisti che potevano ‘assecondare’ al meglio l’imprevedibilità musicale e il genio di Frank.

    L’universo musicale di Frank Zappa è un vero crogiolo di stile, convenzioni ed estetica. L’eclettismo non era solo una caratteristica immanente del suo lavoro, ma anche una delle determinanti della sua strategia artistica. Ci concentriamo sui vari collegamenti di Zappa con il modernismo del ventesimo secolo.
    Quali sono gli stili, le tecniche compositive ed i compositori che hanno influenzato lo sviluppo del suo linguaggio sonoro?
    Le esplorazioni “serie” di Zappa sono qualcosa di unico nel mondo del rock.

    Ecco i compositori che hanno influenzato Zappa:
    Edgar Varèse
    Igor Stravinsky
    Anton Webern
    Arnold Schönberg
    Pierre Boulez
    Karlheinz Stockhausen
    Bela Bartok
    Krzysztof Penderecki
    John Cage
    Luigi Nono
    Charles Ives
    Conlon Nancarrow
    (Lizard, settembre 2020)

    Questa lista di Lizard è incompleta. Il grande assente è Maurice Ravel e compositori di musica contemporanea come Toru Takemitsu, uno dei preferiti di Frank Zappa negli anni Ottanta.

    Incorpori spesso molte cose dell’avanguardia, in particolare di quel periodo negli anni ’50, quando Boulez e Stockhausen erano importanti.
    “Sono ancora abbastanza affezionato alla musica di Boulez, ma non tanto a quella di Stockhausen. Mi piacciono anche altre cose della musica contemporanea, in particolare Toru Takemitsu. È uno dei miei preferiti”.
    (Frank Zappa, Digital Audio, ottobre/novembre 1984)

    “La gente non parla con un ritmo regolare. Nelle conversazioni ci sono pause, inflessioni, diversi tipi di accelerazioni e ritardi, quindi perché non si potrebbe suonare allo stesso modo? Se fai un assolo, in un certo senso ‘parli’ al pubblico, giusto? Dovresti, a meno che tu non sia uno dei Milli Vanilli”. (Frank Zappa, Chitarre n. 73, aprile 1992)

    Air Sculpture
    Lo stile chitarristico di Zappa era completamente originale nel mondo del rock. A differenza della maggior parte dei chitarristi che usavano modelli in scala o forme collaudate sulla chitarra, Zappa creò quella che fu chiamata “Air Sculpture”. Non aveva bisogno di fare affidamento su dispositivi e trucchi musicali collaudati perché aveva la capacità di suonare qualsiasi nota (tutti i dodici toni / scala cromatica) sulla chitarra, su qualsiasi tasto. Questo stile di improvvisazione era usato anche dai chitarristi jazz (senza dubbio cervelloni dall’udito immacolato, barbe e banjo…). Il trucco sta nel sapere in quale ordine suonare le note.
    Zappa era famoso per suonare assoli di chitarra smisurati e autoindulgenti. Laddove altri chitarristi perdevano la concentrazione e rimanevano bloccati in cliché e riff per mancanza di immaginazione, Zappa guadagnava slancio dopo sei o sette minuti dall’inizio dell’assolo.
    (Sun Zoom Spark, gennaio 1994)

    Non suoni molto la chitarra acustica?
    “Raramente. Mi limito ad allenarmi con la chitarra acustica. Mi piace il modo in cui suona sul disco, ma non mi considero un musicista acustico. L’ho usata in We’re Only in It for the Money e Sleep Dirt. C’è un assolo in “Stink-foot” in cui uso una chitarra acustica con un Barcus-Berry su un lato e l’uscita elettrica dell’acustica va su un Mutron sul lato destro. Una cosa ibrida”.
    (Frank Zappa, Record Review, giugno 1982)