Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Tag: tour 1988

  • Giornata tipo di Frank Zappa nel 1988

    Frank Zappa tour 1988

    Nel 1988 (periodo immediatamente precedente alla partenza per il tour mondiale), era questa la giornata tipo di Frank Zappa.

    SVEGLIA E COLAZIONE – Menu: caffè, sigarette.

    MATTINA – Riunione con gli avvocati per dirimere questioni legate alle cause intentate a questa o quella major. Verifica dettagli relativi all’imminente tour intercontinentale (trasporti, sistemazioni in albergo, catering, strutture tecniche, personale coinvolto, promoter locali, dettagli vari, costi generali e specifici). Preascolto del rough mix di alcuni pezzi in corso di lavorazione. Stesura e controllo testi dei booklet inclusi nei prossimi album in uscita. Incontro con gli illustratori al lavoro sulle copertine dei suddetti album. Appuntamento telefonico con stazioni radiofoniche americane per interviste.

    PAUSA PRANZO – Menu: toast con prosciutto, caffè, sigarette.

    POMERIGGIO – Seduta con giornalista di un magazine per intervista e sessione fotografica (incluso incontro con la stilista per preparazione abiti da indossare e oggetti bizzarri da esibire, dai serpenti di plastica ai guanti da cucina al capello a tuba). Supervisione tecnica attività di editing. Montaggio e/o remastering brani vari. Registrazione/mix nuove parti strumentali da inserire. Ascolto nastri live. Serie di telefonate ai vari magazzini di strumenti musicali per ordinare nuova roba in base alle indicazioni dei musicisti della band. Riunione fugace con la responsabile del merchandising e del catalogo venduto per corrispondenza.

    MERENDA/APERITIVO – Menu: toast con burro di arachidi, caffè, sigarette. Chiacchierata con i figli. Dopo la merenda, incontro con i tecnici di palco (mixer, luci) assunti per il tour. Piccolo scambio di pareri e considerazioni con Scott, il cinico e schivo bassista della band che ha il compito ingrato nonché la responsabilità di fare le veci di Zappa e seguire in qualità di luogotenente le prove pomeridiane (con inizio, ogni giorno, alle 13) del repertorio di 90/100 pezzi all’interno del quale pescare i brani da suonare di volta in volta in concerto. E per capire cosa faceva un luogotenente di Zappa, ecco le domande tipiche che si sentiva rivolgere dal Maestro: “Allora Scott, come sta andando il lavoro? Ci sono casini? Quel coglione del sassofonista si è fatto sentire o lo diamo per disperso? A Bob si aggrovigliano ancora le dita durante il solo di Inca Roads? Bruce ha dato i numeri perché non riesce a suonare quella parte in 31/16? Ah, Chad ha perso il suo ombrello, e allora? Tommy dice che se ne vuole andare perché ne ha le palle piene di prendere ordini da un primitivo come te? Cazzo significa che di questo passo ti verrà un esaurimento nervoso? Ok, ok, beh, c’è dell’altro?”.

    SERA – Cena al volo (ricco menu: toast con prosciutto e burro di arachidi, caffè, sigarette). Incontro con la band e prove (dalle 20 alle 2 circa). Riunione post prove per considerare margini di miglioramento ed inclusione di nuovi temi/contenuti verbali/parti musicali. Scrittura nuove pagine da inserire nell’autobiografia in corso di lavorazione. Zapping televisivo alla ricerca di personaggi politici poco raccomandabili, predicatori con problemi ormonali, pellicole di fantascienza di quarta categoria. Trascrittura di un paio di idee per nuovi brani.

    ALBA – A letto per dormire almeno 5 ore e poi ricominciare un’altra fantastica giornata.

    (Maurizio Principato, Jam, settembre 2005)

  • L’ultima grande produzione di Zappa

    You Can’t Do That on Stage Anymore

    All’inizio degli anni ’90, Zappa dedicò quasi tutte le sue energie al lavoro orchestrale e al Synclavier.

    Nel mese di aprile 1991, Zappa annunciò su una radio di Berkeley la sua candidatura alle elezioni presidenziali americane come partito indipendente.

    Poco dopo, sua figlia maggiore Moon Unit rivelò che Frank, a causa di un cancro alla prostata, non avrebbe potuto svolgere alcuna attività politica.

    La malattia gli causò la morte il 4 dicembre 1993, all’età di 52 anni. La sua ultima tournée accompagnata da una formazione rock si svolse nel 1988, con un ensemble di 12 musicisti a cui Frank chiese di conoscere oltre 800 composizioni, gran parte delle quali tratte dal repertorio di Zappa. Il tour, interrotto per disaccordo tra i membri della band, è stato immortalato negli album The Best Band You Never Heard in Your Life, Make a Jazz Noise Here e Broadway the Hard Way, più alcuni brani dell’album You Can’t Do That on Stage Anymore, Vol. 6.

    “You Can’t Do That on Stage Anymore” è l’ultima grande produzione di Frank Zappa, un progetto che riesce a malapena a portare a termine.

    I vol. 5 e 6 sono stati pubblicati nel 1992: su 6 doppi CD (circa 20 ore di ascolto) ha raccolto 3 decenni di spettacoli mescolando (a volte nella stessa canzone) tutti i suoi diversi gruppi senza alcun ordine cronologico.

    È un tuffo in quella che ha chiamato la ‘continuità concettuale’, che definisce la coerenza complessiva del suo lavoro.

    Qualche tempo prima della sua morte, Zappa si occupò ancora una volta della politica culturale ceca su richiesta di Václav Havel, presidente della Cecoslovacchia prima e della Repubblica Ceca poi. I due uomini si tenevano in grande considerazione.

  • Frank Zappa Tour 1988 (full album): concerti cancellati, cosa è successo?

    Frank Zappa Tour 1988 (full album): concerti cancellati, cosa è successo?

    “Scott ha una personalità e abilità musicali uniche. Mi piace il modo in cui suona e mi piace come persona, ma alle altre persone non piace. Ha una personalità molto difficile, rifiuta di essere cordiale e non ama le chiacchiere. E’ strano e allora? Sono tutti strani e dovrebbero tollerarsi l’uno con l’altro. Sfortunatamente il mondo reale non funziona così. Non voglio nominare chi ha dato inizio a questa cosa, ma si è trasformata in una vendetta personale contro Scott Thunes. Un paio di ragazzi della band erano i capibanda e stavano facendo cose così meschine. Nell’ultimo degli 11 appuntamenti in Germania, il promotore ci ha preparato una bella torta sul palco scrivendo i nomi di tutti i ragazzi della band: uno di questi stronzi a cui non piaceva Scott si è intrufolato nel backstage e ha cancellato il suo nome dalla torta. Avevamo fatto due mesi negli Stati Uniti, due in Europa e avremmo dovuto fare una breve pausa ed esibirci all’aperto con live su larga scala ben pagati in tutti gli Stati Uniti, anche in Europa. Le cose si stavano mettendo piuttosto male ed ho iniziato a fare un sondaggio su diversi ragazzi della band. Ho chiesto: “Odiate così tanto Scott Thunes da non salire sul palco con lui per questi concerti in estate?”. Tutti hanno detto “Sì, lo odiamo, è una persona cattiva. Non sa suonare il basso”. Erano così convinti che non avevo scelta. Se sostituisci qualcuno in una band che ha provato per quattro mesi, devi ripetere le prove. Non potevo sostituire Scott per assecondare chi lo odiava. Non c’era un bassista che avrebbe potuto fare quel lavoro. Il repertorio era così vasto, il funzionamento dello spettacolo così complesso, dovevi sapere così tanto – non c’era modo. Quindi, ho perso le entrate di tutte quelle date perché la band si è rifiutata di salire sul palco con Scott Thunes. Tutti in quel tour sono stati pagati tranne me. Ho perso 400.000 dollari. Nel giro di sei mesi, qualcuno della band ha detto: “Amico, abbiamo fatto un errore. Scott non è un cattivo ragazzo”. Le stesse persone che lo odiavano lo incontravano nei ristoranti e dicevano: “Scott, mi dispiace, non so cosa mi è preso “. Roba da idioti. Erano come bambini a scuola.
    Se quella band fosse rimasta insieme per tutto questo tempo, non solo sarebbe la band in tournée più scandalosa del pianeta, ma continuerei a suonare la chitarra e non penserei di andare a Praga e a Budapest. Pago le persone per provare, quindi per cambiare qualcuno dovrei affittare un palcoscenico che costa 2000 dollari al giorno, piazzare la band lì e pagare i musicisti per imparare a convivere con un altro bassista. Resisterei semplicemente perché non mi piace l’idea di avere un’intera band che mi costringe a sbarazzarmi di un bassista che mi piaceva. Mi diverto a suonare con Scott. Una delle cose più eclatanti è stata questa: uno dei sassofonisti che si era lamentato del fatto che Scott non gli avesse dato abbastanza supporto nei suoi assoli, dopo aver ascoltato Best Band, è venuto da me e ha detto: “Oh, suona bene”. Cose del genere mi fanno star male”. (Frank Zappa, Musician, novembre 1991)

    “Era una band di 12 elementi ed è scoppiata una discussione tra Scott Thunes e quasi tutti gli altri membri della band, a parte me e Mike Keneally. Tutti gli altri odiavano Scott; è stato tutto molto strano. Fondamentalmente il capobanda di tutta la faccenda era Ed Mann; lui e Chad Wackerman hanno deciso che Scott doveva andarsene ed hanno causato gran parte dei guai nella band.
    Eravamo quasi alla fine della parte europea del tour, all’inizio dell’estate dell’88. Avevamo altre date prenotate negli Stati Uniti: concerti grandi, all’aperto e ben pagati, ma visto che gran parte di loro si rifiutava di andare sul palco con Scott, ho dovuto cancellarli tutti. Non c’era tempo per sostituire nessuno, per provare nuovi musicisti, quindi ho dovuto interrompere.
    Mi piaceva quella band e piaceva molto anche al pubblico. Era unica perché combinava una sezione fiati molto forte di cinque elementi con tutti i tipi di materiale elettronico, effetti sulla sezione delle percussioni, alla batteria, più tastiere – una miscela molto interessante di questa armonia di fiati ed effetti sonori molto strani”. (Frank Zappa, Guitarist, giugno 1993)

    Ci sono voluti 4 intensi mesi di prove per il tour del 1988.

    La band del grande tour mondiale “Broadway The Hard Way” è composta da 11 elementi: Ike Willis (chitarra e voce), Bobby Martin (tastiere e voce), Chad Wackerman (batteria), Ed Mann (percussioni), Scott Thunes (basso) e Mike Keneally (“chitarra acrobatica”, voce e tastiere). La sezione dei fiati è composta da Albert Wing (sax tenore e flauto), Paul Carman (contralto, sax baritono e flauto), Bruce Fowler (trombone), Walt Fowler (tromba, flicorno e sintetizzatore) e Kurt McGettrick (sax baritono, sax basso e clarinetto contrabbasso piatto). (Frank Zappa, Scene, marzo 1988)