Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Tag: TV via cavo

  • Frank Zappa e la sua “personale collezione di sogni sbriciolati”

    Frank Zappa e la sua “personale collezione di sogni sbriciolati”

    I progetti di Frank Zappa
    Frank Zappa, portrait, Rome, Italy, 1982. (Photo by Luciano Viti/Getty Images)

    Civilization Phaze III fu originariamente concepito come uno spettacolo teatrale che doveva essere adattato e prodotto da Matt Groening e il coreografo Jamey Hampton (della compagnia di ballo ISO).

    Zappa lo descrisse nelle note di copertina dell’album come “un’opera pantomima, con attività fisica coreografata (manifestata come danza o altre forme di comunicazione sociofisica inspiegabile)”: ciò conferma la sua attrazione per l’idea di un massimalista Gesamtkunstwerk che trascenderebbe i tradizionali confini del genere rivelandosi un’alleanza di musica, poesia, arti visive e danza.

    Ciò che Zappa chiama la sua “personale collezione di sogni sbriciolati” nel capitolo conclusivo di The Real Frank Zappa Book è una serie di progetti extramusicali che cercò di sviluppare nei primi anni ’80 e che spaziano da un programma per adulti a tarda notte chiamato “Night School” ad una rete via cavo che trasmette film in 3–D e ad una proposta di sostituire il tradizionale merchandising discografico con un sistema che consentisse ai consumatori di musica di accedere ai file digitali tramite telefono o TV via cavo.

    (dal libro “Frank Zappa, Captain Beefheart and the Secret History of Maximalism” di Michel Delville e Andrew Norris, 2005, Salt Publishing)

  • FZ & Rothschild Venture Capital: TV via cavo e spartiti su Internet

    FZ & Rothschild Venture Capital: TV via cavo e spartiti su Internet

    Frank Zappa e l'idea della TV via cavo

    Nell’autobiografia The Real Frank Zappa Book (capitolo Fallimento, la sua collezione di sogni infranti) Zappa racconta dell’incontro presso la Rothschild Venture Capital, quando i CD non erano ancora sul mercato…

    Propose un sistema per sostituire il merchandising dei dischi fonografici.

    “Ai consumatori di musica piace consumare musica, non l’artefatto in vinile avvolto nel cartone. Questi oggetti sono pesanti e costosi da spedire. Il processo di fabbricazione è complicato e rudimentale… Ogni grande casa discografica ha caveau pieni di registrazioni di artisti in molte categorie che potrebbero ancora offrire divertimento ai consumatori se fossero resi disponibili in un formato conveniente…

    Proponiamo di acquisire i diritti per duplicare in digitale IL MEGLIO dei CATALOGHI DI QUALITÀ difficili da spostare di ogni casa discografica, di archiviarli in un luogo di elaborazione centrale e di renderli accessibili tramite telefono o TV via cavo, direttamente collegabili agli apparecchi di registrazione domestici degli utenti, con l’opzione di trasferimento diretto da digitale a digitale su F-1 (nastro digitale domestico Sony), Beta Hi-Fi o su normali nastri analogici. Tutta la contabilità per i pagamenti delle royalty, la fatturazione al consumatore, ecc., sarebbe automatica e integrata nel software del sistema. Un vantaggio della TV via cavo è questa: la copertina originale, con i testi delle canzoni, i dati tecnici, ecc., potrebbe essere visualizzata mentre la trasmissione è in corso… poiché ci sono così tanti consumatori a cui piace accarezzare e feticizzare la confezione mentre la musica viene riprodotta. Verrebbe fornito il potenziale palpeggiamento e feticismo [FFP] senza il costo della spedizione di tonnellate di cartone”.

    Per questo progetto (un sistema per scaricare brani musicali, digitalizzati o analogici, via telefono o via cavo), nei primi anni ’80 Frank Zappa cercò sostegno finanziario dalla società di capitale di rischio Rothschild Venture Capital. La Rothschild Venture Capital respinse il progetto.

    C’è di più.

    Frank mise in contatto Bobby Owsinski (ingegnere acustico) e il suo socio di allora Steve DeFuria con la Rothschild Capital. Incontrarono effettivamente il barone Von Rothschild nell’attico di 1 Rockefeller Plaza a New York.

    Owsinski ha raccontato quanto segue:

    “Per la proposta iniziale ai due banchieri Rothschild, Frank concesse l’uso del suo studio. L’incontro fu fissato alle 9 del mattino, uno dei pochi momenti in cui dormiva (ogni giorno aveva due turni da 8 ore in studio e un po’ di scrittura privata dopo). Circa 15 minuti dopo il nostro pitch, Frank entrò nella riunione con una tazza di caffè in mano, una maglietta strappata, pantaloni della tuta con un buco sul ginocchio e capelli molto arruffati, ovviamente appena uscito dal letto. Il suo discorso di un’ora e mezza fu assolutamente accattivante.

    Il progetto MicroScorer (uno spartito musicale computerizzato, attualmente presente in ogni DAW) e quello di Frank non furono mai finanziati, soprattutto perché la crisi petrolifera di quell’anno rese gli investimenti energetici la scommessa migliore, ma all’epoca fu un’idea interessante e lungimirante.

    Gli spartiti su Internet erano un sogno di Frank, qualcosa che aveva immaginato nel 1981”.