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  • Frank Zappa, Mudd Club: fixture with the music and underground counterculture in Manhattan

    Frank Zappa, Mudd Club: fixture with the music and underground counterculture in Manhattan

    You Are What You Is, Mudd Club (Live Mudd Club, New York, 8 maggio 1980)

    FAIR USE

    Il Mudd Club era un night club “loft”, situato nel TriBeCa, al 77 di White Street nel centro di Manhattan. E’ stato inaugurato nell’ottobre 1978 dall’editore Steve Mass, dal curatore d’arte Diego Cortez e dalla cantante Anya Philips. Nel giro di poco tempo, Il club è diventato un appuntamento fisso nella scena musicale e controcultura underground della città.
    Con una galleria rotante al quarto piano e spettacoli dal vivo di genere punk rock, new wave e sperimentale, il Mudd Club di New York ha acquisito una reputazione chic, spesso elitaria, ed è stato frequentato da numerose celebrità di culto emergenti di Manhattan – come gli artisti Haring e Basquiat e musicisti come David Byrne e Adrian Belew dei Talking Heads. Parallelamente al declino dello Studio 54 dei quartieri alti, cresceva la popolarità del Mudd Club.
    In diverse occasioni Frank Zappa ha assunto il ruolo di “DJ fraudolento” trasmettendo le sue selezioni musicali preferite nelle stazioni radio o nelle discoteche. Zappa ha fatto riferimento ad uno di questi appuntamenti notturni da DJ al Mudd Club, in un’apparizione da DJ simile a Star Special di BBC Radio 1, mentre presentava la sua 18a selezione;
    “Quando ero a New York sono andato in questo locale chiamato The Mudd Club e ho fatto il disc jockey lì per una notte. Ho portato un mucchio di dischi e li ho provati con la clientela di questo particolare locale. Un personaggio che ha fatto pompare le natiche su e giù in maniera piuttosto frenetica è stato il numero dei The Plastics. Si chiama “Robot”.
    All’epoca, per Frank Zappa che riempiva grandi arene, il Mudd Club rappresentava un luogo insolito.
    “Zappa amava il piccolo e squallido club e i punk, i poseur e gli hipster che lo chiamavano ‘casa’, per cui ha dato la priorità ad un concerto lì durante il tour programmando un’esibizione l’8 maggio 1980, nella minuscola sala da 240 posti, inserita tra date nelle arene molto più grandi di Cincinnati, Filadelfia e il Nassau Veterans Memorial Coliseum di Long Island, dove ha suonato due spettacoli in una notte davanti a più di 20.000 fan in totale” ha sottolineato l’ufficio stampa mentre annunciava Zappa 80: Mudd Club/Monaco.

    Da quando aveva incontrato William Burroughs nel seminterrato del Mudd Club nel 1979, Zappa era ansioso di dare seguito alla serata Burroughs con la sua esibizione. Nonostante il fatto che la sua attrezzatura da sola occupasse più spazio delle dimensioni dell’intero club, alcuni clienti sono riusciti a infilarsi e godersi il concerto, in particolare la nuova registrazione specificamente dedicata al Mudd Club.
    (Mudd Club Newsletter, giugno 1980)

    L’8 maggio del 1980 Klaus Weidemann, eccellente ingegnere del suono, era lì con il registratore a due piste Nagra di Zappa, e le note di copertina ci informano anche che i microfoni erano posizionati accanto al registratore di cassa, dietro al bancone bar.
    Il 3 luglio dello stesso anno (appena un paio di mesi dopo), c’era invece Mick Glossop con il suo Sony PCM 1600, videonastro digitale U-Matic. Il tutto posizionato negli spogliatoi della Olympia Halle, a Monaco di Baviera. Nel primo caso un’eccellente registrazione analogica, poi opportunamente ripulita e lustrata per le orecchie d’oggi, nel secondo la prima registrazione a due tracce tutta digitale mai commissionata dal Signor Frank Zappa: per fortuna con molti registratori e cassette di riserva, perché quel tipo di videonastro era assai deperibile. La formazione della primavera/estate 1980 era compatta a sestetto con Ike Willis, Ray White, Tommy Mars, Arthur Barrow e David Logeman (batterista chiamato a sostituire Vinnie Colaiuta).
    Tra i vari brani in scaletta, ricordiamo You Are What You Is, The Illinois Enema Bandit, Dancin’ Fool, Stick It Out, Mudd Club (brano dedicato proprio al club) e un’inaspettata versione di Nite Owl.
    (Il Manifesto, 10 maggio 2023)

    https://www.youtube.com/watch?v=kTWYGmr8Nd4

    https://www.youtube.com/watch?v=LRoQXRVJBIU

    https://www.youtube.com/watch?v=1d6o6OQsXbM