Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Tag: Velvet Underground

  • FZ: il rifiuto della cultura della droga

    Frank Zappa rifiuta la cultura della droga

    Zappa era molto antidroga. Odiava gli hippy. Non voleva andare a San Francisco e far parte del movimento Haight. Si ribellò alla Warhol Factory e ai Velvet Underground. Il suo era un rifiuto della cultura della droga.

    “Senti, se hai intenzione di essere uno di questi idioti drogati e hippie, non ti voglio nella mia band” diceva.

    Frank semplicemente non voleva far parte della ‘banda’ di nessun altro. Se avesse capitolato in qualche modo ai movimenti o alla commercializzazione, ciò avrebbe diluito l’autenticità del suo lavoro e della sua persona. 

    Frank Zappa si è distinto come acceso promotore di campagne antidroga aiutate anche da un suo celebre pezzo, “Drafted Again”, accompagnato dalla frase “Lascia stare il mio naso!”.

    La frase si riferisce alla collusione dello Stato con il narcotraffico e alla cocaina passata dal Governo ai soldati in Vietnam.

  • Frank Zappa e Lou Reed

    Lou Reed Inducts Frank Zappa at the 1995 Rock & Roll Hall of Fame Induction Ceremony

    Lou Reed ha definito Zappa “la noia più priva di talento che sia mai vissuta”. La frase per esteso di Lou Reed su Zappa è questa: “È la persona meno dotata di talento che abbia mai sentito. È un accademico pretenzioso e non sa suonare il rock’n’roll, perché è un perdente. E perciò si veste in modo buffo. Non è contento di se stesso e penso che abbia ragione.”

    La risposta di Frank a Lou Reed, qualche mese dopo, fu questa: “A molte persone non piacciono i Velvet Underground, e mi riservo di esprimere la mia opinione su quello che fanno sul palco; ma mi piace il loro album, è esattamente la musica folk della New York della perversione” (Rock & Folk, 1967)

    Lou Reed ha anche detto di Frank: “Mi sono piaciuti molto gli ultimi concerti che ho visto al Rainbow, ma non potevo smettere di pensare che Frank Zappa era caduto dietro il palco di quella orchestra. Odio Frank Zappa, e il pensare a quel suo incidente mi rende molto contento…” (Gong, 1978).

    La frase risale ai tempi dei Velvet Underground. Un periodo in cui, oltre ad essere cattivo e intransigente più che mai, probabilmente Lou Reed era anche un po’ incazzato perché la fama tardava ad arrivare.

    A distanza di anni (1995), Lou Reed ha introdotto Frank Zappa nel Rock and Roll Hall of Fame. “Frank Zappa è stato la mente più acuta e il critico sociale più sottile del rock” (Motivazione ufficiale della sua ammissione alla Rock’n’Roll Hall of Fame)

  • Frank Zappa, Andy Warhol, Velvet Underground

    Frank Zappa – Andy Warhol’s TV, Intervista 1983

    Andy Warhol e Frank Zappa: due personaggi diametralmente opposti che si sono disprezzati in silenzio per anni. Ironia della sorte, Zappa è stato ospite nel programma televisivo notturno di Warhol: lo testimonia un’apparizione dolorosamente imbarazzante.

    Nel 1967, Frank ha accompagnato The Velvet Underground e Nico per un paio di date a Los Angeles e San Francisco. Durante gli spettacoli, Zappa ha fatto del suo meglio per ridicolizzare tutte le volte che poteva i Velvet Underground e, indirettamente, il loro manager e leader Andy Warhol.

    Nel suo libro “Diari” del 1989, Warhol ha raccontato di entrambi gli spettacoli e del loro incontro negli studios alcuni anni dopo: “Frank Zappa è venuto per un’intervista per il nostro programma televisivo: dopo l’intervista l’ho odiato ancora di più. Sembrava così infantile quando i Mothers of Invention hanno suonato con i Velvet Underground: penso al viaggio a Los Angeles e al Fillmore di San Francisco…”.

    Il primo ‘incidente’ di Zappa e Warhol è stato documentato da Chris Darrow di Kaleidoscope, che era allo spettacolo di San Francisco ed ha preso le parti di Frank descrivendo un suo momento:

    “La consegna di Nico del suo materiale è stata molto piatta, impassibile e inespressiva. Suonava come se tutte le sue canzoni fossero nenie. Sembrava stesse cercando di far rinascere la noia e la decadenza di Weimar, la Germania pre-hitleriana. La sua immagine gelida e nordica si è aggiunta anche al distacco della sua consegna”.

    “Tra un set e l’altro, Frank Zappa si è alzato dal suo posto, è salito sul palco e si è seduto dietro la tastiera dell’organo B-3 di Nico”.

    “Ha messo le mani sulla tastiera in modo atonale e ha urlato a squarciagola, facendo una caricatura del set di Nico, quello che aveva appena visto. Le parole della sua canzone improvvisata erano nomi di verdure come broccoli, cavoli, asparagi…”.

    Fu un chiaro e diretto insulto sia alla band che al loro manager.

    “Questa ‘canzone’ è andata avanti per circa un minuto, poi si è interrotta all’improvviso. Frank è sceso dal palco e lo spettacolo è andato avanti. È stato uno dei più grandi pezzi di teatro rock ‘n roll che abbia mai visto”. (faroutmagazine.co.uk, 3 ottobre 2020)