
Tom Wilson, capo del team pop della MGM, rifugge quasi la pubblicità, ma questa settimana, durante un soggiorno di due giorni a Londra, ha infranto la sua regola anti-pubblicità e ha parlato. Ho incontrato Tom per la prima volta due anni fa, quando, come produttore della CBS di New York, era responsabile delle carriere discografiche di artisti come Peter, Paul and Mary e Bob Dylan. Brillante ingegnere del suono e musicista a pieno titolo, Tom ha servito Dylan dai suoi inizi come talentuoso ma oscuro cantante folk fino alla sua attuale posizione di capo del rock.
Attualmente, Tom è coinvolto nella creazione di un altro culto, che ruota attorno alla controversa “Madre dell’invenzione” Frank Zappa.
“Zappa, senza eccezioni, è il più grande talento che abbia mai incontrato” ha detto Tom “Nonostante il suo inizio lento in Gran Bretagna, diventerà enormemente grande – ricorda le mie parole. Sono appena tornato da Copenaghen, dove i Mothers si sono esibiti – e stanno già suscitando scalpore laggiù”.

Finora Zappa e i suoi colleghi hanno avuto solo un successo limitato in Gran Bretagna. Da molte persone sono considerati uno scherzo colossale. Sono davvero uno scherzo?
“Sono uno scherzo nel senso che loro – e Frank in particolare – considerano la musica pop degli anni ’50 su cui si basa in gran parte l’attuale scena pop anglo-americana come uno scherzo. Ciò che Frank fa è manipolare la scena del rock and roll, facendo notare alle persone con i suoi decolli satirici della musica del periodo dal 1950 al 1960, che non c’era sostanza in essa, che era vuota, scadente e generalmente una farsa. Il fatto che anche Frank, in misura limitata, tolga il mickey al suo pubblico attraverso la musica, lui stesso non è un impostore: è un musicista di talento che ha preso in prestito idee da maestri classici come Bartok e Stravinsky”.

Certamente Zappa è preso molto sul serio dalla potente MGM corporation. In effetti, è quasi un’azienda all’interno dell’azienda. Gli viene concessa un’indennità a cinque cifre dalla MGM per creare per loro conto. Gli viene concesso di girare liberamente negli studi di New York della MGM e capisce esattamente come funzionano, come se si fosse costruito da solo un’unità di registrazione a cinque tracce. Usa la sua conoscenza dell’elettronica per ridurre i musicisti in studio. In un recente disco americano dei “Mothers” è stato ottenuto un suono simile a quello di un coro di 50 elementi. Infatti il coro di 50 elementi era Frank Zappa, che cantava e supervisionava la registrazione allo stesso tempo.
“Sia Frank che io siamo rimasti estremamente colpiti dalle tecniche di registrazione a Copenaghen” ha detto Tom “ed è nelle carte che potremmo registrare laggiù noi stessi nel prossimo futuro. Negli anni ’50 musicisti jazz e blues – Big Bill Broonzy per nominarne uno – ha registrato con grande successo in Scandinavia. Da allora gli scandinavi sono stati i secondi migliori rispetto agli Swinging British. Ma la situazione potrebbe cambiare”.
(Record Mirror, 11 novembre 1967)