Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Tribal Vice – xenocronia Frank Zappa, Carlos Santana – xenochrony

xenocronia realizzata da Roxa con musiche di Frank Zappa e Carlos Santana

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https://www.youtube.com/playlist?list=PLNIorVgbZlD1eJlE31TCypMf1eLhjcfBc

Variations On The Carlos Santana Secret Chord Progression fa parte dell’album SUNPYG. Si tratta di un assolo di City Of Tiny Lights. In questa xenocronia ho utilizzato la versione live ‘nuda e cruda’ del 17 ottobre 1980 – Convention Center Arena, Dallas, Texas.

Il 31 agosto 1984 al Winter Islam – Salem, MA, Frank Zappa si è esibito in una jam basata su Singing Winds, Crying Beasts, un brano strumentale di apertura del secondo album di Santana, Abraxas del 1970, scritto da Michael Carabello. Si tratta dell’unica esecuzione conosciuta della cover di Santana improvvisata da Frank Zappa. Ho inserito un breve passaggio nella xenocronia.

La tecnica della ‘cornamusa bulgara con il plettro alle corde consiste in questo, come ha spiegato FZ: “Con la mano sinistra batti le note e con la mano destra batti le note anche con un plettro. Invece di pizzicare la corda che stai premendo, la colpisci e poi la premi contro il tasto in modo da azionarla e determinarne anche l’altezza: puoi muoverti avanti e indietro molto velocemente in quel modo solo puntandolo in basso verso la corda”. Questa tecnica è stata usata da Zappa per i brani “Gee I Like Your Pants” e “Variations On The Carlos Santana Secret Chord Progression”. La scoprì nel 1972 grazie al batterista Jim Gordon. – Down Beat, febbraio 1983

“Abbiamo lavorato con Carlos Santana a Colonia nel 1980 o 1981. Abbiamo fatto due spettacoli al Palazzetto dello sport di Colonia. Loro hanno aperto il primo spettacolo, noi l’abbiamo chiuso. Poi abbiamo aperto il secondo spettacolo e loro l’hanno chiuso, quindi non l’ho mai sentito suonare”. – “The Frank Zappa interview Picture Disk”, pt. 2

Gli assoli di Zappa e Santana, al primo impatto, suonano molto simili. Entrambi hanno un tono e uno stile di assolo con improvvisi e rapidi scoppi di note. Entrambi hanno usato una SG.
In realtà, Santana è stato fortemente influenzato da Gabor Szabo e, guarda caso, FZ e Szabo si ‘esprimevano’ in modo simile. Nella sua biografia, Carlos Santana ha ammesso di ammirare molto lo stile chitarristico di Frank ed era, in un certo senso, un suo fan. I due chitarristi si sono incontrati a un concerto in cui suonavano entrambi ma non si sono trovati molto bene. Forse Frank era distaccato o concentrato su qualcos’altro. Quando, dopo qualche anno, Santana acquistò l’album SUAPYG e ascoltò Variations on the Carlos Santana Secret Chord Progression, si sentì preso in giro anche se, probabilmente, Frank ha voluto semplicemente scherzare. In molti pensano che il titolo di Variations on the Carlos Santana Secret Chord Progression sia un modo come un altro per inventare titoli divertenti da inserire nel contesto dell’album SUAPYG. Di sicuro, però, il titolo non è casuale: sembra più una frecciatina sul fatto che molte canzoni di Santana tendessero ad essere simili. La progressione in questione è la stessa dell’assolo di Inca Roads.
“Variations on the Carlos Santana Secret Chord Progression” contiene campioni di “Evil Ways” di Santana.

Intervistato da Douglas J Noble per la rivista T’Mershi Duween il 15 settembre 1993, Carlo Santana commentò dicendo “Ho ascoltato Variations on the Carlos Santana Secret Chord Progression e mi sono fatto una bella risata”. Oltretutto, nello stesso disco Zappa aveva preso in giro anche Bob Dylan con Flakes, quindi Santana si definì “grato di essere in compagnia di Bob Dylan e Frank Zappa”.
Ammise di essere limitato nella trama degli accordi armonici ma, allo stesso tempo, era molto felice di poter suonare con John Lee Hooker e Wayne Shorter. “D’altra parte, sento cose che Frank Zappa non potrebbe mai sentire…”. “Non sono una persona complessa come Zappa ha voluto far credere in Variations on Santana Chord. Cerco di sentire il mio cuore e di toccare il tuo”. Ascoltare quel pezzo, per la prima volta, lo turbò. Gli sembrò un insulto ma poi pensò: “sono, comunque, contento di essere sullo stesso disco con Bob Dylan…”.
Quando Zappa morì, Santana disse “ero triste perché penso che abbiamo bisogno di forze come lui per mostrarci e condividere opere alla Mozart e un intelletto muscolare coinvolto alla Mozart”. Concluse la frase con una risata.
Santana, nel corso dell’intervista, raccontò di aver incontrato Zappa un paio di volte e che era suggestionato dalla sua mente, una mente sorprendente come quella di Prince.

Credi in Dio?
“Diciamo che c’è tra noi due una mutua comprensione soddisfacente. Ma non ho voglia di andare nel paradiso di Carlos Santana. Camminare vestito di bianco a piedi nudi non è il mio genere”. – FZ, Ciao 2001, 3 aprile 1977

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