
In occasione di un concerto di Frank Zappa e dei Mothers of Invention al Bridges Auditorium di Pomona College (Università a Claremont, California), ignoti colpevoli hanno architettato e messo in atto uno dei più famosi scherzi di Pomona.
Nell’aprile del 1975, hanno aggiunto temporaneamente il nome ed il volto di Frank Zappa al pantheon di grandi compositori scolpiti nel fregio in cima alla facciata dell’edificio. La formazione nel fregio, da sinistra a destra, è composta da Wagner, Chopin, Beethoven, Bach e Schubert con il ritratto di ciascun compositore a sinistra del suo nome ed un motivo decorativo a destra.

Usando polistirolo su un telaio in alluminio per simulare la pietra dell’edificio, i ‘burloni’ hanno coperto il nome di Chopin con quello di Zappa posizionando il suo ritratto a sinistra ed una foglia di marijuana stilizzata a destra. Ok, Frank era contrario alle droghe, ma i burloni volevano rappresentare gli anni ’70 con quel simbolo.

Per anni nessuno ha saputo chi aggiungesse il nome di Zappa lassù. Nel 2012, John Irvine e Greg Johnson, entrambi laureati in matematica, si sono fatti avanti per confessare di essere gli autori dello scherzo. Per provarlo, hanno mostrato delle foto presentando un dossier sul loro scherzo al Pomona College Magazine, che ha pubblicato i dettagli nel numero di novembre 2012.
Pur non essendo fan di Frank Zappa, quando seppero che si sarebbe esibito con i MOI al Bridges l’11 aprile 1975, i due decisero di mettere in atto lo scherzo. Hanno optato per la sostituzione di Chopin in quanto era il loro compositore meno preferito tra i cinque dell’edificio.
Hanno realizzato un fregio di 15×5 piedi in polistirolo con un telaio in alluminio, del peso di 70 libbre. Il fregio mostrava il nome di Zappa, delimitato da un suo busto ad un’estremità ed una foglia di marijuana all’altra. Hanno agito tra le 2 e le 3 del mattino, momento in cui la sicurezza del campus aveva meno probabilità di passare davanti all’auditorium. Per accedere al tetto dell’auditorium, hanno esteso una scala da un edificio adiacente. Non sono, però, riusciti a finire il lavoro in tempo per il concerto di Zappa: erano in ritardo di una settimana.

