
Con la sua ‘linguaccia’, l’ironia, il sarcasmo, a volte la crudezza, Zappa ha distrutto i contenuti del pop americano, infierendo con le sue storie spogliate di romanticismo e rivestite di paradossale. Ma così è la vita e lui ne ha cercato tutti gli aspetti più colorati da descrivere. Quando canta, parla o recita adopera il linguaggio degli slums.
“Ti ho mai detto dell’uomo che aveva insegnato a parlare al suo sedere? Tutto l’addome si muoveva su e giù scorreggiando parole”. Pochi hanno letto con più pertinenza questo passo dal Pasto Nudo di Burroughs. Lui si è mosso proprio secondo la stessa poetica. Negli anni, i suoi contenuti musicali si sono evoluti spaventosamente, ma le note linguistiche sono rimaste le medesime: sferzate maligne e piccole malignità salottiere, nessuna evoluzione perché gli assurdi dell’esistenza da secoli sono sempre gli stessi.
(Rockstar, gennaio 1981)