
“I Queen mi piacciono davvero. E poi i ZZ Top, i Lynyrd Skynyrd, i Black Sabbath, Stevie Wonder e qualcosa dei Weather Report. E Varèse, ora e sempre”.
(Ciao, 3 aprile 1977)
“I Queen mi piacciono davvero. E poi i ZZ Top, i Lynyrd Skynyrd, i Black Sabbath, Stevie Wonder e qualcosa dei Weather Report. E Varèse, ora e sempre”.
(Ciao, 3 aprile 1977)
La prima influenza di Zappa fu Spike Jones, il dolce e stravagante bandleader che applicò le tecniche dei fratelli Marx alla musica popolare.
Seguendo l’esempio di Jones, Zappa in seguito ha confezionato musica con titoli come The Yellow Shark (il suo ultimo album), Don’t Eat The Yellow Snow, Orchestral Favorires e Zoot Allures.
Il giovane Zappa aveva imparato che nulla era sacro.
(Toronto Observer, dicembre 1993)
Spike Jones era “musicista e bandleader specializzato nell’esecuzione di arrangiamenti satirici di canzoni popolari. Le ballate e le opere classiche che ricevevano il trattamento di Jones sarebbero state punteggiate da colpi di pistola, fischi, campanacci e voci stravaganti. Spike ha iniziato come batterista all’età di 11 anni. Fumatore da sempre, una volta disse che era riuscito a superare la giornata lavorativa con caffè e sigarette. Morì all’età di 53 anni, un anno più grande di Zappa.
Con Zappa può succedere di tutto.
“Ogni spettacolo è diverso dall’altro, lui si diverte a suonare anche per quattro ore di seguito. Non è il solito tirchio musicale. I suoi momenti più straordinari restano comunque le conferenze stampa, come quando a Milano ha esordito distribuendo un mazzo di fotografie porno ai giornalisti presenti”.
(tratto dall’articolo “Alla corte dello Zard” di Paolo Brogi, Europeo n. 37, 12 settembre 1987)
Corna nel saluto rock
Nella Musica rock, il segno delle corna è un gesto di approvazione e complicità tra i fans.
Il gesto con tre dita (pollice, indice e mignolo alzati) si è radicata nella cultura hippie per esprimere amore (le dita infatti simboleggiano le lettere ILY di “I love you”).
La variante con due dita (indice e mignolo, come quella di Frank) è un gesto per allontanare il male.
Ronnie James Dio ha dichiarato di aver preso il gesto dalla nonna italiana che lo utilizzava per allontanare il male, in linea con i temi mistici dei Black Sabbath.
Ognuno di noi ha la sua idea del ‘Male’.
Dito medio
Per l’antropologo Desmond Morris, è uno dei più antichi gesti d’insulto di cui abbiamo memoria. “Il dito medio rappresenta il pene e le dita arricciate su entrambi i lati, i testicoli. Così facendo, state mostrando a qualcuno un fallo, che è un comportamento molto primitivo”.
Gli antichi romani lo chiamavano digitus impudicus (il dito indecente).
Il dito medio è un’eredità del mondo greco ma, secondo Morris, le sue origini sarebbero persino pre-umane, visto che anche alcune scimmie lo conoscono.
Il dito rock pare sia stato ispirato dai primi immigrati italiani negli Usa, che lo importarono assieme alla pizza. Fu con loro che il gesto divenne popolare per mostrare il proprio malcontento a una persona.
Da allora, il dito medio ha perso un po’ del suo significato originario e non è più neanche tanto osceno. Questo gesto significa non solo il fallo ma molte altre cose come protesta, rabbia, eccitazione.
In realtà, per Zappa è qualcosa di più tecnico: un segnale manuale con cui diceva alla band “Datemi una nota “UP”. Una specie di punto esclamativo.
Sei stato uno dei primi ad avere un’etichetta indipendente.
“È vero”.
Quando hai capito che potevi lavorare autonomamente in un settore che, fino a quel momento, non permetteva il lavoro autonomo?
“Me ne sono reso conto quando ho chiuso il primo accordo con un’etichetta indipendente, dopo la causa intentata contro la MGM. Erano felici di darmi un contratto indipendente perché li avevamo beccati a fare qualcosa di non giusto. Avranno pensato: “quella roba non si venderà mai, fallirà in 15 minuti, lascialo fare”. Ma il mio accordo è unico, non solo per il fatto che sono un lavoratore autonomo, ma perché possiedo tutti i miei master. Possiedo i diritti su tutto ciò che faccio. La maggior parte delle persone che registrano non lo fanno. Ho combattuto per questo e penso che ne è valsa la pena”.
(“The Frank Zappa interview Picture Disk”, pt. 2 – 1984)
“In France” è un insulto diretto ai francesi se tu…
“No, non lo è. È un commento corretto su ciò che la francesità significa per una persona che non è francese. Non è una denigrazione dei francesi ma la realtà dei fatti. La toilette di cui stiamo parlando nella canzone è chiamata in Francia The Turkish Toilet. Quindi, se è un bagno turco, cosa ci fa in Francia? Tutto quello che so dei bagni francesi è la cosa con il mirino bomba e le due impronte in cui tiri la catena e se sei fortunato non ti sale fino alle caviglie quando la roba esce dal buco. Il contenuto della canzone è vero, incluso The Mystery BlowJob, una vicenda realmente accaduta ad uno dei ragazzi della band”.
(The Frank Zappa Interview Picture Disk, pt. 1 estate 1984)
ZAPPA FIRST (rinominato FRANK ZAPPA FIRST il 17 gennaio 2025) è un gruppo pubblico presente su Facebook creato il 10 luglio 2017.
In poco tempo, questo gruppo nato e gestito con amore dall’amministratore Ron Dubas (grande conoscitore di Zappa) è diventato il gruppo numero uno a livello mondiale su FB.
Non lo considero solo un gruppo ma la CASA di Frank Zappa. E’ stato concepito per onorare il prolifico compositore, chitarrista e direttore d’orchestra, il genio di Baltimora.
Devo molto a FRANK ZAPPA FIRST. Mi ha stimolato quando ho conosciuto per caso la musica di Zappa tre anni fa.
Oggi considero quella di Zappa la mia musica assoluta. Mi sono tuffata nel suo oceano e non voglio riemergere… Questo gruppo me lo ricorda ogni giorno.
La grande partecipazione degli iscritti rende FRANK ZAPPA FIRST unico, inimitabile, speciale.
Tutto il materiale riguardante Zappa è ben accetto. Il gruppo è stracarico di notizie diffuse da coloro che Frank l’hanno vissuto realmente.
Raccomandatissimo! Di seguito, il link
Questa brochure contiene le informazioni di base sul film “ZAPPA” insieme a diversi saggi di scrittori giapponesi.
“Commento spirituale dall’inferno!” è un testo scritto nello stile di una “intervista immaginaria con FZ nell’aldilà”. L’intervistatrice’ è Sugawa Sojun, che ha tradotto “Zappa: A Biography” di Barry Miles.
Ascoltavi tuo padre anziché parlare con lui. Ti è servito?
“Ho ascoltato mio padre? Gli ho detto alcune cose ma non sono mai servite a niente. Non mi ha fornito tutte queste perle di saggezza da custodire. La sua frase che preferivo era “La strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni”. L’unica altra cosa che ha detto è stata “Perderai tutti i denti quando avrai 25 anni”. Si riferiva alle troppe barrette di cioccolato che mangiavo.
(Melody Maker, 5 gennaio 1974)
Negli anni ’70 e ’80, all’interno dei negozi di dischi dei Paesi Bassi, si potevano trovare libri di canzoni realizzati privatamente, digitati con la macchina da scrivere, fogli duplicati e pinzati.
A metà degli anni Settanta nei Paesi Bassi fu pubblicata una rara serie di libri di testi di gruppi rock. Le copie sono state vendute in librerie alternative, negozi di dischi indipendenti e negozi di moda. I libri contengono i testi originali di tutti i dischi di alcuni artisti. Non viene menzionata nessuna casa editrice. Chi c’era dietro questa serie? Resta un segreto…
Tra i vari artisti, non poteva mancare Frank Zappa. Ecco alcune copertine di libri a lui dedicati.