Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Categoria: Curiosities

  • Frank Zappa truccato

    Frank Zappa truccato in Finlandia

    Nel numero 3-1977 della rivista finlandese Suosikki è stato pubblicato un servizio che ritrae Zappa truccato.

    Frank Zappa truccato
  • Hot Rats Tour 2019: “neanche FZ l’ha portato sul palco”, ma Dweezil lo fa

    Mezzo secolo dopo l’uscita originale dell’album, il prossimo tour di Dweezil Zappa mira a ricreare con dettagli forensi lo strabiliante album Hot Rats del suo defunto padre. Ci ha raccontato dell’ultimo lavoro d’amore, ricreando strumenti rubati…

    C’è una buona ragione per cui non sentirai mai una cover band provare Hot Rats di Frank Zappa. È impossibile, ineseguibile, insondabile. Anche mettendo da parte il virtuosismo chitarristico sinistro dell’icona dell’art-rock, l’album del 1969 è un arazzo di sovraincisioni e manipolazione del nastro, una rete di sotterfugi sonori e manovre uniche con “strumenti” improvvisati che includono un pettine di plastica e una chiave inglese.

    Dato che nemmeno lo stesso Zappa è riuscito a ricreare queste tracce sul palco, che speranza hanno i comuni mortali?

    Ma questo non ha impedito a Dweezil Zappa di accettare la sfida. Negli ultimi 13 anni, il talentuoso figlio del leggendario chitarrista è stato il frontman e la forza trainante di Zappa Plays Zappa: un progetto appassionato che cerca di mantenere viva la musica di Frank.

    Dweezil ha analizzato ogni minimo elemento di Hot Rats – dal flusso del segnale ai trucchi in studio – e presenterà i risultati in sette date nel Regno Unito a dicembre, a partire dalla Royal Festival Hall di Londra.

    Vogliamo che questi spettacoli siano come una macchina del tempo” dice Dweezil.

    Cosa ti ha spinto a portare Hot Rats sul palco?

    “Beh, è ​​sempre stato uno dei miei preferiti. Il legame che ho con quel disco non è solo musicale: è stato realizzato l’anno in cui sono nato, è dedicato a me. Per me, è uno dei dischi che ha messo in mostra il modo in cui suonava la chitarra di mio padre, un modo nuovo. Quando ascolti Hot Rats, rispetto ai primi lavori dei Mothers Of Invention, provi una sensazione diversa. Canzoni come Willie The Pimp e The Gumbo Variations hanno una chitarra strappalacrime. Ma poi ci sono composizioni come It Must Be A Camel e pensi ‘Come ha fatto a inventare questa roba?’. Ci sono anche un paio di canzoni che non ha mai suonato dal vivo come Little Umbrellas e It Must Be A Camel. Non troverai versioni live di quelli da nessuna parte; esistono solo su Hot Rats.

    A che punto era la carriera di Frank nel 1969?

    “Era ancora ventenne, si muoveva verso musica più complicata e cercava musicisti in grado di suonare queste cose più dure perché i ragazzi dei Mothers Of Invention non potevano farlo. Ha abbandonato il nome di Mothers Of Invention e si è messo in proprio. Quello che sentirai quando ti immergi in Hot Rats – in particolare in Little Umbrellas e It Must Be A Camel – ti farà pensare che si tratta di un lavoro di compositore, piuttosto che di un cantautore pop. Lo senti davvero andare in profondità nel regno della composizione. Le trame, le armonie, gli strati di strumentazione, l’arrangiamento, il modo in cui manipolava gli strumenti e cambiava il loro carattere: questo è ciò che rende Hot Rats speciale. Non lo sentirai in nessun altro suo disco né, del resto, in nessun altro disco.

    Frank Zappa e Dweezil Zappa

    Son Of Mr. Green Genes è una canzone così idiosincratica. È mio padre, che fa quello che fa e nessuno lo fermerà. Anche quando suono liberamente, continuo a filtrare ciò che suono attraverso il suo vocabolario. Conosco un sacco di cose che mio padre preferirebbe, ciò che suonerebbe…”.

    (Guitarist, dicembre 2019)

  • Il programma di Frank Zappa: “tagliar via le tasse sul reddito”

    Frank Zappa candidato alla Casa Bianca

    Frank Zappa intendeva candidarsi alla Casa Bianca presentandosi come ‘indipendente’ con un programma: “Tagliar via le tasse sul reddito, perché è giusto che le tasse si paghino per quello che si compra, non perché si lavora” (FZ).

  • Moon Unit, la figlia di Frank Zappa: “papà, per favore, non andare via…

    Frank Zappa e la figlia Moon Unit Zappa

    “Moon non era molto felice di vedere suo padre partire per il tour attuale. Ha espresso quei sentimenti in un disegno che ha portato a Zappa mentre stava lavorando nel seminterrato della loro casa. Era un suo disegno con una T-shirt Pipco. In fondo al disegno c’era scritto “Frank Zappa che suona la chitarra”. In un angolo, c’era un’immagine della sua testa con le lacrime agli occhi e una didascalia “Papà, per favore, non andare via”.

    ZAPPA è in tournée da quattro a cinque mesi all’anno, ridotti rispetto alla media di sette mesi degli anni precedenti. Il resto del tempo lo dedica alla registrazione, alle prove e alla scrittura. Inoltre, Zappa viaggerà dietro la cortina di ferro in questo tour per una visita di quattro giorni in Jugoslavia su invito del governo di quel Paese.

    (The Dallas Times Herald, 19 ottobre 1975)

  • La bevanda preferita di Frank Zappa rivelata da Creem

    bevanda preferita di Frank Zappa

    Il numero di ottobre 1975 della rivista Creem ha rivelato la bevanda preferita di Frank Zappa.

    Si tratta di Chateau Batailley (soltanto le annate 1961 o 1967), un vino rosso di Bordeaux equilibrato che sprigiona intensi aromi di frutta, dal gusto ricco. Questo vino guadagna in qualità, annata dopo annata.

  • Quella volta che Frank Zappa cacciò Mick Jagger e Marianne Faithful dalla sua casa di tronchi

    Frank Zappa, Mick Jagger e Marianne Faithful

    Pare che Frank Zappa una volta cacciò Mick Jagger e Marianne Faithful dalla sua casa di tronchi alla fine degli anni ’60 perché erano troppo “ubriachi”.

    Il fatto che Zappa fosse notoriamente contrario alla droga ha dato credito a questa storia, ma secondo sua moglie Gail la vera storia è molto più insipida e molto più carina.

    “Quello che ricordo – raccontò Gail – è che Mick Jagger venne con Marianne Faithful. Lei volle dimostrare la sua abilità con il tamburello. Dopo qualche minuto, Marianne scostò i vestiti per mostrare i lividi che il tamburello le aveva causato sul sedere e sul fianco. Fu molto emozionante”. (tratto dal libro “Laurel Canyon: The Inside Story)

  • “America the Beautiful” di Moon Unit Zappa: romanzo autobiografico al 17%

    Il primo romanzo di Moon Unit Zappa s’intitola “America the Beautiful” uscito il 1° gennaio 2001.

    Pubblico un’intervista che fa parte dell’archivio di The Morning X riportando, di seguito, alcune frasi di Moon:

    “E’ il mio primo romanzo, mi occupo di giornalismo da molti anni… è così che provo a mantenermi ma, in realtà, durante il processo di scrittura del mio libro ho dovuto fare affidamento sul mio ragazzo musicista (Paul dei Matchbox, batterista). Contavo sul mio ragazzo e su mia madre per un aiuto finanziario…”

    “Mi sto impegnando a scrivere, mi piace davvero essere il capo dell’universo. Quando scrivi puoi essere l’attore, il regista, il produttore, lo scenografo e così crei, crei universi… scrivo da freelance per riviste fantasy… Il mio libro è uscito adesso, s’intitola America the Beautiful”.

    Il conduttore chiede a Moon: “Si dice che il tuo romanzo sia autobiografico al 17,2%”.

    “Sì non voglio indurre le persone a pensare che si tratti di me, quando dico che fondamentalmente mi riferisco ad una ragazza ossessionata dall’amore in un mondo in cui è la figlia di una persona famosa. Quello era solo un modo per rendere interessante una vecchia storia perché ho pensato che forse a qualcuno sarebbe piaciuto sapere cosa significa crescere in una famiglia famosa e quanto può essere fastidioso… Quando fai giornalismo ti concentri sulle idee di qualcun altro e su di te. Dopo un po’, dici: “Io sono interessante quanto quella persona che ho appena intervistato e vale la pena scrivere i miei pensieri”. Un giorno prendi un po’ di coraggio e inizi a scrivere…”.

    “Ho attraversato una fase in cui volevo essere ribelle ma non c’era davvero nulla contro cui ribellarsi quando ti viene data la totale libertà fluttuando davvero nello spazio. Cosa posso fare se tutto è accettabile, come puoi ribellarti?

    Penso: ho pubblicato un libro, ora posso essere famosa come il mio nome o essere conosciuta per qualcosa che faccio io…”.

  • Jordi Sierra i Fabra fotografa Frank Zappa nel bagagliaio di un’auto

    Frank Zappa con Jordi Sierra i Fabra

    “Quando ero direttore di riviste come Disco Exprés o Popular 1, il rapporto con le grandi star del rock era costante. Sono andato a cercare Frank Zappa, uno dei padri dell’underground e della rivoluzione culturale degli anni ’60 negli Stati Uniti, all’aeroporto e lì abbiamo scattato una foto famosissima in cui appare nel bagagliaio della nostra macchina. Gli ho regalato il mio primo libro e lui ha voluto posare con il libro in un hotel sulle Ramblas. L’immagine è del 1975”.

    (Jordi Sierra i Fabra)

    Frank Zappa nel bagagliaio di un'auto
  • Frank Zappa a Montreux: “Fire, Arthur Brown in persona!”

    Frank Zappa a Montreux

    Uno dei concerti disastrosi più famosi della storia del rock è quello di Frank Zappa and the Mothers a Montreux nel 1971. Durante l’esibizione, un fan forse troppo entusiasta sparò un bengala contro il soffitto, in una sala stracolma di tendaggi. L’edificio prese fuoco e venne rapidamente evacuato prima che fosse raso al suolo dall’incendio. Curioso è il fatto che lo stesso edificio era stato affittato dai Deep Purple, che dal giorno dopo avrebbero dovuto usarlo per la registrazione del loro album Machine HeadIan Gillan e compagni assistettero all’incendio dalla finestra della loro stanza d’albergo dall’altra parte del lago e immortalarono la storia nel testo di Smoke on the Water. Esiste anche una registrazione di quella serata, in cui si sente la band di Zappa interrompersi durante un assolo di tastiera, e il cantante/chitarrista Mark Volman dire al microfono: “Fire, Arthur Brown in persona”. Poi lo stesso Zappa: “Signore e signore dirigetevi con calma verso le uscite”. I resoconti di alcuni presenti dicono che proprio la calma serafica di Zappa contribuì a fare in modo che l’evacuazione avvenisse in maniera ordinata, senza ulteriori drammi. Al momento dell’incendio, Zappa aveva appena annunciato l’esecuzione di King Kong, brano del 1968 contenuto nell’album Lumpy Gravy, che nel video è proposto dal vivo in una esecuzione del 1968 alla BBC.

    Arthur Brown

    Arthur Brown, Palermo 1970

    Mark Volman lo ha nominato, ed eccolo qui: Arthur Brown in persona! Nel 1970 era già famoso per la sua hit Fire e anche per la grande teatralità nei suoi spettacoli con la sua band The Crazy World of Arthur Brown. Già all’epoca, infatti, era solito pitturarsi la faccia, indossare costumi sfarzosi e uno speciale elmetto su cui accendeva un fuoco durante l’esecuzione di Fire: tutte cose che fa ancora oggi, alla tenera età di 82 anni! All’epoca però, in una sorta di rituale sciamanico, si lanciava spesso anche in uno spogliarello. Non è ben chiaro quindi se ciò che accadde sia stato motivato dallo spogliarello o dal fuoco sull’elmetto… Sta di fatto che il festival Palermo Pop 70, alla sua prima edizione, era enormemente popolato di poliziotti, anche in borghese, che non aspettavano altro che un “momento di gloria”. E il momento arrivò, proprio durante l’esecuzione di Fire di Arthur Brown: i carabinieri salirono sul palco, interruppero il concerto e arrestarono Arthur Brown, trattenendolo in isolamento per quattro giorni.

    Frank Zappa e Arthur Brown

    Frank Zappa incontrò Arthur Brown a Londra nel 1967.
    Brown descrisse Zappa come “un visionario che ha lavorato più duramente di chiunque altro conoscessi, in termini di musica registrata e di come presentarla”.

  • L’indiscrezione su Frank Zappa che circola online

    Frank Zappa autismo

    Circola un’indiscrezione (discutibile) su Frank Zappa. Ipotizza che Frank fosse affetto da sindrome di Asperger (diagnosticata oggi come disturbo dello spettro autistico di livello 1 ASD, lieve autismo).

    Molti personaggi famosi avevano, a quanto si dice, questa sindrome tra cui Mozart, Michelangelo, Isac Newton. Più di recente, sono stati citati Bob Dylan, Steve Jobs e Greta Thunberg.

    Quali sono le caratteristiche del bambino/adulto con sindrome di Asperger secondo il DSM IV (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali)?

    Eccole:

    – non ha nessun rilevante ritardo del linguaggio;

    – non aggancia lo sguardo durante una conversazione e non risponde ai sorrisi;

    – ha difficoltà nello stabilire amicizie e relazioni, nel condividere giochi, stati emotivi ed interessi con altri;

    – ha strane e ripetitive abitudini e gestualità, interessi maniacali;

    – presenta un’attenzione eccessiva verso certi oggetti ed argomenti. Memorizza dati di scarso valore;

    – si muove in maniera goffa e cammina in modo poco coordinato;

    – ha un tono di voce monotono ma potrebbe usare anche un linguaggio offensivo o assumere atteggiamenti violenti senza rendersene conto;

    – ha un quoziente intellettivo normale ma alcuni possiedono doti (matematiche, informatiche e musicali) fuori dalla norma.

    Giudicate voi…

    Io dico che:

    – non ho mai visto nessuno come Frank fissare negli occhi in modo così profondo;

    – non solo rispondeva ai sorrisi me regalava sorrisi di continuo;

    – amava condividere la sua più grande passione (la musica) e l’ha fatto con tantissimi musicisti facendo partecipare il pubblico;

    – amava relazionarsi con gli altri ed era molto comunicativo;

    – memorizzava dati di grande valore;

    – sul quoziente intellettivo fuori dalla norma nessun dubbio;

    – camminava in modo strano… mi pare il minimo, dopo il volo che ha fatto a causa dell’aggressione al Rainbow nel 1971.