Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Esplorando Frank Zappa uomo, compositore, musicista, filosofo e genio della musica 

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  • Frank Zappa non ha nascosto abbastanza bene la sua intelligenza

    L'intelligenza di Frank Zappa

    “Gli americani sono fortemente sospettosi verso ciò che sembra avere cervello e Zappa non ha nascosto abbastanza bene la sua intelligenza”.

    (Matt Groening)

  • Frank Zappa for President! – Testi e storie (1964-1993) di Michele Pizzi

    Frank Zappa for President! - Testi e storie (1964-1993) di Michele Pizzi


    Frank Zappa for President! – Testi e storie (1964-1993)

    di Michele Pizzi
    Terza edizione ampliata

    3 marzo 2025, 460 pagine in italiano

  • Frank Zappa: “Debbie è incredibilmente stupida”

    Frank Zappa citazione

    “L’orecchio americano è costruito su una norma sociale di “buona” musica, con ritmi e progressioni di accordi “giusti” e il suono “buono”. Debbie è incredibilmente stupida. È cresciuta nel rispetto dei valori e delle tradizioni che per i suoi genitori sono sacri. A volte sogna di essere baciata da un bagnino. Quando le persone dell’Ufficio Segreto dove Tutto è Gestito hanno scoperto Debbie, erano elettrizzate. Era perfetta. Era senza speranza. Era il loro tipo di ragazza. E’ stata subito scelta per diventare l’Archetipo del Consumatore Immaginario della musica pop e arbitro supremo del gusto musicale dell’intera nazione, e ora tutta la musica sarebbe stata modificata in modo da essere coerente con bisogni e desideri predefiniti”. (FZ)

    Dovremmo essere in grado di scoprire noi stessi attraverso l’esperienza di un vasto orizzonte musicale, mentre è ristretto da una norma sociale onnipresente (Debbie!) nelle istituzioni di diffusione musicale e, per estensione, nello spirito americano.

    Una delle frasi ricorrenti di Zappa è “Senza deviazione dalla norma, il progresso non è possibile, intendendo per progresso un viaggio costante verso una maggiore libertà. E’ qui che Zappa supera se stesso: nel “genocidio delle norme”.

    (Frank Zappa: un intellectuel “spécifique” di Marc-André Gagnon)

  • Progetto Oggetto di FZ: Cameron Piko traccia una mappa interattiva

    Progetto Oggetto di Frank Zappa mappa interattiva di Cameron Piko

    Cameron Piko ha realizzato una mappa interattiva che traccia la continuità concettuale di Frank Zappa in 63 dei suoi album.

    Eccola

    https://piko.com.au/in-disciplined/network-zappa/?fbclid=IwY2xjawKDTH1leHRuA2FlbQIxMABicmlkETB0dEVZNlhDbGR5ZDRNOVZKAR5piXzlqrBTZ6hXixOmjjhSqTKEDeBTBlJ3RKgWQGpcNIhU9JGExnacf1w7wQ_aem_8xXYNe2nC0U6ssMYagTceA

    I nodi di continuità concettuale (in viola) avranno una maggiore elaborazione su quando e dove queste tracce ricorrono e potete seguirli fino ai brani (nodi blu) o agli album (nodi rosa).

    Attenzione: il link della mappa interattiva funziona soltanto connettendosi con il PC, non con lo smartphone. Non chiedetemi perché.

    Riporto, di seguito, alcune note dello stesso Piko nel descrivere il Progetto/Oggetto di Frank Zappa con citazioni e pensieri personali. Potete trovare l’articolo originale a questo link

    Progetto/Oggetto è un termine che ho usato per descrivere il concetto generale del mio lavoro in vari media. Ogni progetto (in qualsiasi ambito), o intervista ad esso collegata, è parte di un oggetto più grande, per il quale non esiste un “nome tecnico”.

    Pensate al materiale di collegamento nel Progetto/Oggetto in questo modo: uno scrittore inventa un personaggio. Se il personaggio è buono, assume una vita propria. Perché dovrebbe andare a una sola festa? Potrebbe spuntare in qualsiasi momento in un romanzo futuro.”

    “…Nel caso del Progetto/Oggetto, potresti trovare un piccolo barboncino qui, un piccolo pompino lì, ecc., ecc. Tuttavia, non sono ossessionato dai barboncini dai pompini; queste parole (e altre di pari insignificanza), insieme a immagini pittoriche e temi melodici, ricorrono in tutti gli album, le interviste, i film, i video (e questo libro) senza nessun altro motivo se non quello di unificare la collezione”.

    (Frank Zappa con Peter Occhiogrosso, autobiografia)

    “Come i frattali di Mandelbrot, ogni grottesco di Zappa nasce da qualche piccolo dettaglio di un lavoro precedente (il celebre racconto sexy ‘Dinah Moe-Humm’ è stato annunciato da una frase nel racconto di fantascienza all’interno del libretto che accompagnava Uncle Meat)”.

    (Ben Watson, Frank Zappa: la guida completa alla sua musica)

    “La discografia ufficiale di Zappa è spesso un indicatore cronologico inaffidabile; pertanto, non si può necessariamente supporre che la composizione di un dato pezzo sia contemporanea alla sua prima uscita ufficiale su un album”.

    (Brett Clement, Uno studio sulla musica strumentale di Frank Zappa)

    Uno degli aspetti più affascinanti della musica di Frank Zappa per me – dietro la bellezza assoluta delle sue composizioni – è quello di ciò che lui definisce “continuità concettuale” o Progetto/Oggetto. Come rivela la citazione principale di Frank, lui considera tutti i suoi sforzi artistici come collegati. Ciò deriva molto probabilmente dalla sua teoria della Grande Nota, di cui gli ascoltatori hanno sentito parlare per la prima volta nell’album del 1967 Lumpy Gravy. Come il Big Bang, la teoria della Grande Nota postula invece che l’universo sia stato creato con una nota iniziale. Tutto ciò che ora vediamo e sentiamo sono le vibrazioni sonore rimaste da quella nota iniziale. Tutto è collegato sonoramente.

    Di per sé, questo è un concetto piuttosto lineare; una nota originale viene suonata, e poi si diffonde lentamente per comprendere tutto ciò che sperimentiamo con il passare del tempo. Tuttavia, questo significherebbe che se si dovesse approfondire la discografia di Frank in ordine cronologico, quella continuità si accumulerebbe facilmente e in modo ordinato. Sebbene in una certa misura questo sia ciò che accade, come rivela la citazione di Brett Clement, non è esattamente così. Questo perché il tempo non è una progressione lineare per Frank, ma piuttosto una “costante sferica”.

    “Stiamo affrontando il tempo in modo quasi pratico. Abbiamo ideato il nostro universo personale e il nostro stile di vita che è governato dal tempo tagliato in questo modo, e progrediamo di tacca in tacca, giorno dopo giorno, e impari semplicemente a rispettare le scadenze in questo modo. Questo è solo per comodità umana. Questa, per me, non è una buona spiegazione di come funzionano davvero le cose. Questa è solo la versione della percezione umana di come funziona. Mi sembra altrettanto fattibile che tutto accada in continuazione “. (FZ)

    La mappa interattiva di Cameron Piko mi ha ispirato diverse xenocronie raccolte nella serie FZ Connection. Ecco la playlist

  • Il Progetto/Oggetto di Frank Zappa: analogia

    Il Progetto/Oggetto di Frank Zappa

    “Quando un romanziere inventa un personaggio, se il personaggio è buono, questo assume una vita propria. Perché dovrebbe andare ad una sola festa?” (Zappa, 1989).

    Questa analogia è interessante, poiché questo processo è stato costantemente incorporato nelle numerose traduzioni/riarrangiamenti che Zappa ha fatto della sua opera. Proprio lui ha sviluppato la terminologia “Oggetto” e “Progetto” quando si tenta di differenziare tra l’opera d’arte completata e i processi costanti utilizzati per ridefinirla.

    Questi gesti di “continuità concettuale” non sono stati utilizzati solo per tradurre ed evolvere nuova musica registrata innovativa, ma può essere trovata adattata in tutta la sua creativa produzione, che spazia dalle copertine degli album, ai video, ai film, alle performance dal vivo.

    (“An Autocratic Approach to Music Copyright?: The means through which Frank Zappa translated and adapted both his own and other composers’ music” by Paul Carr, University of Glamorgan)

  • Frank Zappa, “vorresti essere un sopravvissuto a una distruzione atomica?”

    Frank Zappa citazione

    “Sì, voglio essere un sopravvissuto a qualsiasi cosa”.

    (Intervista a FZ di Studs Terkel, agosto 1968 WFMT Radio Chicago)

  • FZ: “ci sono tattiche migliori della rivoluzione nelle strade…

    Frank Zappa citazione

    “Sai, la rivoluzione nelle strade non è il modo più efficace per ottenere risultati. Penso che ci siano tattiche a livello psicologico molto più vantaggiose”.

    (Intervista a FZ di Studs Terkel, agosto 1968 WFMT Radio Chicago)

  • FZ sui campi di concentramento e sugli hippy

    Frank Zappa sui campi di concentramento

    Potresti descrivere Il significato di Concentration Moon e Mom & Dad?

    Concentration Moon è una storia di fantasia su alcuni campi di concentramento molto reali, che il governo degli Stati Uniti costruì per ospitare i giapponesi durante la seconda guerra mondiale. Queste persone furono strappate dalle loro case…”.

    Campi di ricollocazione.

    “Sì, il governo americano è così gentile da dare loro un posto dove stare durante la guerra. Hanno preso queste persone dalla strada e le hanno rinchiuse in questi campi e immagino che le abbiano liberate più tardi, ma i campi sono ancora lì. Secondo un mito popolare tra gli hippy sulla costa occidentale – speriamo sia un mito – molto presto qualsiasi persona insoddisfatta, potenzialmente non conforme negli Stati Uniti, potrebbe essere radunata dal governo e nascosta in questi campi. Ciò non significa solo hippy, ma probabilmente neri militanti e latini militanti, qualsiasi militante. Chiunque non sia d’accordo con la corrente principale delle sciocchezze che il governo trasmette a gran velocità verrà messo da parte”.

    Frank Zappa sugli hippy

    Tutto comincia con il campo di concentramento…

    “Inizia con questo, poi continua con la storia di Mom & Dad, una coppia della classe media informata da uno dei loro figli che la loro figlia è stata uccisa al parco dalla polizia perché si trovava lì, sdraiata sull’erba con un hippie. I genitori dicono, beh, se l’è cercata visto che si è associata a quella spazzatura.
    Bow Tie Daddy è un’altra canzone su quelle persone, che non si sono preoccupate quando la loro figlia è stata uccisa dalla polizia, perché erano imbarazzate che la loro figlia avesse qualcosa a che fare con un hippie, mentre What’s the ugliest part of your body? è una canzone sull’intelligenza dei genitori.

    (Intervista a FZ di Studs Terkel, agosto 1968 WFMT Radio Chicago)

  • Jordi Sierra i Fabra fotografa Frank Zappa nel bagagliaio di un’auto

    Frank Zappa con Jordi Sierra i Fabra

    “Quando ero direttore di riviste come Disco Exprés o Popular 1, il rapporto con le grandi star del rock era costante. Sono andato a cercare Frank Zappa, uno dei padri dell’underground e della rivoluzione culturale degli anni ’60 negli Stati Uniti, all’aeroporto e lì abbiamo scattato una foto famosissima in cui appare nel bagagliaio della nostra macchina. Gli ho regalato il mio primo libro e lui ha voluto posare con il libro in un hotel sulle Ramblas. L’immagine è del 1975”.

    (Jordi Sierra i Fabra)

    Frank Zappa nel bagagliaio di un'auto
  • Frank Zappa a Montreux: “Fire, Arthur Brown in persona!”

    Frank Zappa a Montreux

    Uno dei concerti disastrosi più famosi della storia del rock è quello di Frank Zappa and the Mothers a Montreux nel 1971. Durante l’esibizione, un fan forse troppo entusiasta sparò un bengala contro il soffitto, in una sala stracolma di tendaggi. L’edificio prese fuoco e venne rapidamente evacuato prima che fosse raso al suolo dall’incendio. Curioso è il fatto che lo stesso edificio era stato affittato dai Deep Purple, che dal giorno dopo avrebbero dovuto usarlo per la registrazione del loro album Machine HeadIan Gillan e compagni assistettero all’incendio dalla finestra della loro stanza d’albergo dall’altra parte del lago e immortalarono la storia nel testo di Smoke on the Water. Esiste anche una registrazione di quella serata, in cui si sente la band di Zappa interrompersi durante un assolo di tastiera, e il cantante/chitarrista Mark Volman dire al microfono: “Fire, Arthur Brown in persona”. Poi lo stesso Zappa: “Signore e signore dirigetevi con calma verso le uscite”. I resoconti di alcuni presenti dicono che proprio la calma serafica di Zappa contribuì a fare in modo che l’evacuazione avvenisse in maniera ordinata, senza ulteriori drammi. Al momento dell’incendio, Zappa aveva appena annunciato l’esecuzione di King Kong, brano del 1968 contenuto nell’album Lumpy Gravy, che nel video è proposto dal vivo in una esecuzione del 1968 alla BBC.

    Arthur Brown

    Arthur Brown, Palermo 1970

    Mark Volman lo ha nominato, ed eccolo qui: Arthur Brown in persona! Nel 1970 era già famoso per la sua hit Fire e anche per la grande teatralità nei suoi spettacoli con la sua band The Crazy World of Arthur Brown. Già all’epoca, infatti, era solito pitturarsi la faccia, indossare costumi sfarzosi e uno speciale elmetto su cui accendeva un fuoco durante l’esecuzione di Fire: tutte cose che fa ancora oggi, alla tenera età di 82 anni! All’epoca però, in una sorta di rituale sciamanico, si lanciava spesso anche in uno spogliarello. Non è ben chiaro quindi se ciò che accadde sia stato motivato dallo spogliarello o dal fuoco sull’elmetto… Sta di fatto che il festival Palermo Pop 70, alla sua prima edizione, era enormemente popolato di poliziotti, anche in borghese, che non aspettavano altro che un “momento di gloria”. E il momento arrivò, proprio durante l’esecuzione di Fire di Arthur Brown: i carabinieri salirono sul palco, interruppero il concerto e arrestarono Arthur Brown, trattenendolo in isolamento per quattro giorni.

    Frank Zappa e Arthur Brown

    Frank Zappa incontrò Arthur Brown a Londra nel 1967.
    Brown descrisse Zappa come “un visionario che ha lavorato più duramente di chiunque altro conoscessi, in termini di musica registrata e di come presentarla”.