
Alla soglia dei 50 anni, Frank Zappa gestisce la diffusione della sua opera proteiforme, cerca sostegno istituzionale per progetti complessi, continua la sua lotta contro il crescente puritanesimo americano, monitora le carriere dei suoi figli. Come se non bastasse, ultimamente è attratto dai misteri dell’alchimia e dell’esoterismo.
“Ho visitato Juan Barranco per proporre il mio concetto di fondare un Bauhaus per gli anni ’90. L’idea è di organizzare qualcosa che vada oltre il 1992. Vogliamo chiamarlo Istituto Cristóbal Colón; si tratta di utilizzare edifici esistenti a Madrid e convertirli in strutture, luoghi speciali in cui artisti di tutto il mondo possono incontrarsi e lavorare insieme. Non si tratta solo di creare arte o intrattenimento, ma di realizzare progetti utili con una realtà commerciale. Il Bauhaus tedesco ha prodotto architettura, design industriale, teatro d’arte, musica, molte attività diverse. Dal momento che Madrid sarà la capitale europea della cultura nel 1992, mi sembra un progetto appropriato per collegare l’Europa e l’America”.
“Una delle cose di cui ho parlato con il sindaco di Madrid è stata la creazione all’interno dell’Istituto di un centro per lo studio dell’alchimia e delle conoscenze esoteriche. In Russia ho conosciuto Tatiana, una donna di sessant’anni che ha scoperto processi antichi per trattare pietre e metalli. Dice che le pietre sono vive, che bisogna toccarle per sapere di cosa hanno bisogno. Da ciò prepara un liquido che un suo assistente sparge in modo speciale sulla superficie. L’oggetto trattato non si deteriora (l’ha dimostrato nella tomba del milite ignoto, a Mosca), l’acqua non aderisce, le pietre non si sporcano. Ha curato anche una statua di bronzo: si conserva così come è uscita dallo studio dello scultore, senza acquisire quel tipico colore verde. Tatiana non rivela le sue formule, dice che il suo segreto morirà con lei, ma era disposta ad andare a Madrid e fare una dimostrazione su qualsiasi monumento”.
(El Europeo, maggio 1990 )

Il progetto di Frank discusso a Madrid per una World Orchestra.
(Music & Media 03 – 22 aprile 1989)

Frank Zappa ha incontrato il sindaco di Madrid Juan Barranco per discutere della possibilità di creare quella che chiama “Orchestra Mondiale”, un equivalente della Bauhaus, una scuola laboratorio di tipo multidisciplinare attiva nella Repubblica di Weimar durante il periodo tra le due guerre. Sarebbe fondamentale, secondo Zappa, avere una serie di risorse, che riassume come studio di musica elettronica, centro di ricerca assistito al computer, studio di montaggio video, teatro sperimentale, centro di danza d’avanguardia e laboratorio di design industriale al computer.
Secondo i piani di Zappa, questi due progetti dovrebbero essere realizzati approfittando della storica occasione del 1992, anno in cui Madrid sarà la capitale europea della cultura e in occasione della celebrazione del V° Centenario della Scoperta dell’America.
La World Orchestra che Zappa intende creare proverà e si esibirà per la prima volta a Madrid per poi trasferirsi a Siviglia: sarà composta da strumentisti sia classici che etnici che questa iniziativa mira a recuperare.
Secondo il progetto del musicista americano, le opere che questa orchestra eseguirà saranno create da 24 compositori commissionati da Expo-92.
Inoltre, Zappa ha proposto un centro studi di alchimia assistita da computer, che, come ci ha raccontato, è solo una piccola parte del progetto, forse la più controversa.
Frank Zappa aveva precedentemente proposto questo progetto ai sindaci di Milano e Mosca, ma ritiene che la Spagna, per la sua qualità di ponte tra Europa, Africa e America, sia il luogo ideale per la sua realizzazione.
(La Prensa de Ibiza, 1° aprile 1989)