Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Categoria: Curiosities

  • Frank Zappa proposto in versione barocca

    L’autenticità per Zappa è senza dubbio un affare più importante dell’autenticità per il barocco, quindi nessuno obietterà all’uso (doppiamente) inautentico di una melodica (una sorta di armonica a bocca con una tastiera, anche se Zappa avrebbe potuto preferire suo cugino più grossolano il goofus). Infatti, raddoppiato con l’oboe barocco, può suonare un po’ come un sassofono e da solo può produrre le note ‘piegate’ che erano così caratteristiche del modo di suonare la chitarra di Zappa.

    Parlando di chitarre e autenticità, gli archi barocchi usano una quantità di pizzicato che avrebbe sorpreso Monteverdi, anche se sia lui che Zappa avrebbero potuto rimpiangere l’uso poco frequente dell’incisivo fagotto barocco.

    Questo è il pericolo, ovviamente: che un insieme di strumenti progettati per discorsi intimi sembri insignificante quando si suona musica scritta per suoni amplificati potenti, persino rauchi.

    L’Ensemble Ambrosius non sempre evita questo rischio: RDNZL suonato come un duetto salterio/mandolino suona piuttosto strano, ma almeno altrettante volte rivela quanto vicini alla “musica antica” fossero alcuni dei brani di Zappa: Sofa, per esempio, o Inca Roads, dove si sottolinea anche un elemento orientale.

    Zappa era un melodista abbastanza forte perché gran parte della sua essenza sopravvivesse alla nuova colonna sonora, specialmente quando i musicisti gli sono così devoti come evidentemente sono. La registrazione, giustamente, deve più a un abile remix che a un autentico ambiente barocco.

    (Gramophone, agosto 1994)

  • FZ dopo l’aggressione al Rainbow Theatre: messaggio ai lettori

    Messaggio scritto a mano di Frank Zappa dall’ospedale ai lettori dopo l’aggressione al Rainbow Theatre.

    (Disc and Music Echo, 25 dicembre 1971)

  • Freak Out! risultava introvabile nel Regno Unito ed è stato ripubblicato

    Freak Out!, il primissimo album dei Mothers uscito nel 1966, negli ultimi anni risultava praticamente introvabile nel Regno Unito.

    La Polydor ha ripubblicato il doppio album, che rappresenta un elemento essenziale per tutti i fan dei Mothers, la prima ‘pietra’ della musica di Zappa. È datato ma in nessun modo invalidato per questo.

    (Disc and Music Echo, 18 dicembre 1971)

  • Quella volta che Zappa contrasse una gastroenterite a Roma

    Nel settembre del 1967, i Mothers fecero il loro primo tour in Europa dove Zappa contrasse una gastroenterite a Roma. Per il resto del tour, Frank dovette letteralmente appoggiarsi sul palco tremando in soprabito.

    (Disc and Music Echo, 29 agosto 1970)

  • La curiosa pubblicità di Jan Akkerman che cita FZ

    A pagina 19 della rivista svedese GO (numero di agosto 1974) c’è una divertente pubblicità di Jan Akkerman che riporta la frase: “Ci sono due chitarristi al mondo, l’altro è Frank Zappa”.

  • FZ & MOI: foto delle prove alla Royal Albert Hall (1969)

    L’articolo “The Mothers of Invention. Il gruppo più discusso del momento” include foto delle prove alla Royal Albert Hall nell’agosto 1969.

    (tratto dalla rivista Rompeolas Musical, 20 agosto 1969)

  • Barcellona: “FZ si ostinava a viaggiare nel bagagliaio dell’auto”

    Moncho Alpuente ricorda la prima volta che FZ venne a Barcellona nel 1974.

    Moncho diresse “Mundo Pop” – un programma televisivo musicale – e andò all’aeroporto all’arrivo di Zappa. Ci sono filmati del suo arrivo, quando Zappa iniziò il suo comportamento esilarante “baciando ragazze con gli occhiali che dovevano essere salvate dai loro genitori, firmando autografi a persone che non se lo meritavano”. Si ostinava a viaggiare nel bagagliaio dell’auto.

    (Rock de Lux, febbraio 1987)

    All’inizio di questo video si può vedere la scena del bagagliaio.

  • ZPZ: curiosità sulla celebrazione dell’opera di Frank Zappa

    Lo scopo di Dweezil nel creare Zappa Plays Zappa era quello di celebrare l’opera di suo padre, Frank Zappa.


    “È curioso che all’interno della copertina appaia un poster dello show ZPZ di Barcellona 2005 con Flo & Eddie. La stessa cosa accadde nel 1987 per il tour con FZ nel 1988 ma, alla fine, non si verificò mai” (J. Marcote)

    (Popular 1, luglio 2005)

  • Frank Zappa e la storia curiosa di Apostrophe

    Freak Out e Hot Rats hanno avuto più successo, ma Apostrophe è salito più velocemente nelle classifiche di vendita. La sua storia è molto curiosa. Le stazioni FM negli Stati Uniti programmano i miei LP, le stazioni AM no. Un giorno un regista di una stazione AM sente una canzone di “Apostrophe” in FM e gli piace, ma dato che dura 10 minuti non rientra nel suo programma. Lui stesso fa un taglio, lo arrangia e fa un tema abbreviato di 3 minuti. Lo programma e gli piace, continua a programmarlo e diventa un successo, arriva addirittura ai vertici dei dischi più radiofonici d’America. Questa è la storia del mio successo, ma la verità è che questo non è il mio album, è la modifica di un’altra persona. Non l’ho nemmeno ascoltato.

    (Popular 1, novembre 1974)

  • Frank Zappa dietro le quinte del Saturday Night Live

    Al Saturday Night Live, ci furono importanti revisioni tra la prova generale finale e la performance dal vivo. In totale, due sketch in cui Frank compariva furono eliminati, e il numero di canzoni che lui e la band avrebbero eseguito fu ridotto da quattro a tre. Spariva una canzone che aveva scritto sui Coneheads, che Frank avrebbe dovuto cantare mentre Laraine Newman, nei panni del cono figlia, lo guardava masticando fibra di vetro. Furono eliminate anche una scena in cui Frank interpretava un buttafuori di nome Bob che seduce Jackie Onassis in una lavanderia, e una parodia di un talk show in cui Frank intervista Dan Aykroyd, che interpreta l’autore malconcio di un libro sugli orsi intitolato Mauled. Nello sketch, Aykroyd vuole mettere in guardia tutti sui pericoli di cavalcare gli orsi.

    Durante lo sketch dei Coneheads, Zappa, interpretando se stesso, va a prendere la figlia di Conehead Sr. per portarla ad un concerto che terrà quella sera. Ma Zappa rompe per un attimo il suo personaggio, esitando su una battuta e fissando con troppa timidezza i cartellini di accompagnamento davanti a sé. Afferma che la confusione era dovuta al taglio dell’ultimo minuto che ha eliminato la sua canzone dei Conehead dopo lo sketch.

    “Chiunque conduca quello show è estremamente svantaggiato, perché tutte le regie e i blocchi sono rivolti ai soliti. A meno che tu non sia un artista televisivo abituato a leggere i cartellini e a recitare con la prima e la seconda telecamera, finirai per sembrare un babbuino perché non c’è tempo per nessuno di darti un indizio preciso su cosa sta succedendo… Non è perché vogliono farti fare brutta figura, ma perché continuano a scrivere la cosa fino al momento in cui va in onda. È in continua riscrittura, quindi se sei un artista abituale e hai convissuto con quel tipo di sindrome per tre anni, non c’è problema. Ma se è la prima volta che ti cimenti e devi esibirti all’altezza dei loro standard, è un po’ dura”. (Frank Zappa)

    Zappa racconta di essersi presentato allo show con un sacco di idee, molte delle quali furono scartate. “Quando mi hanno chiesto di partecipare allo show, mi hanno detto che potevo essere coinvolto nella scrittura quanto volevo, ma non appena ho iniziato a proporre idee, le hanno rifiutate tutte.”

    Tipo? “Beh, c’era uno sketch intitolato ‘Gli alberi assassini’. Questi alberi di Natale impazzivano e trafiggevano il torace delle persone. Volevo che uno di questi alberi sopravvivesse e spuntassero decorazioni che sembravano piccole zucche che volavano via e ti mordevano in faccia.”

    “C’è un certo tipo di professionalità nella produzione…”. Zappa pronuncia la parola ‘professionalità’, ci pensa su per un po’, scopre che ha un sapore amaro e la sputa. Aggiunge: “Ho sempre apprezzato lo show come spettatore. Mi ha fatto ridere un sacco e sono sempre stato un fan dei Conehead. Ma lavorarci è tutta un’altra storia”.

    (Good Times, 30 novembre 1978)