Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Categoria: Curiosities

  • Frank Zappa e Linda Ronstadt

    Frank Zappa e Linda Ronstadt

    Una rivista studentesca californiana del maggio 1968 che recensisce il tour di Linda Ronstadt con Frank Zappa e le Mothers of Invention.

    Di lei Frank Zappa diceva: “È brava, studia tanto, impara alla svelta e non rompe i coglioni”.

    Frank Zappa e Linda Ronstadt

    Cosa puoi dirci di ‘Remington Electric Razor’ con Linda Ronstadt?

    “Nel 1967 vivevo a New York e ho ricevuto una richiesta da un’agenzia pubblicitaria. In quell’anno, ho fatto uno spot pubblicitario per Cough Drops di Luden che ha ottenuto un premio, un CLIO per la migliore musica in uno spot pubblicitario. Ho ricevuto questa richiesta da Remington. Stavano cercando una sorta di “nuovo suono” per i loro spot pubblicitari. Linda Ronstadt era gestita da Herb Cohen, che all’epoca era il nostro manager: mi hanno fornito questa copia pubblicitaria per la quale dovevo realizzare la musica. Ian Underwood ed io abbiamo messo insieme questa traccia con la voce di Linda. Abbiamo fatto una demo e ci hanno pagato mille dollari. E’ stata la prima e ultima volta che abbiamo lavorato per loro: la demo non è piaciuta, non l’hanno mai usata anche se era divertente”.

    Hai quel premio CLIO?

    “No, ho scoperto dopo di averlo vinto. Non mi invitano alle cerimonie CLIO: è stato consegnato all’agenzia pubblicitaria che ha realizzato lo spot”.

    Cosa puoi dirci della performance di nastri e materiale che hai fatto al [Mt.] Saint Mary’s College a Claremont, in California?

    “E’ stata la prima volta che ho dovuto spendere i miei soldi per ascoltare l’esecuzione della mia musica. Quel concerto mi è costato trecento dollari. Trecento dollari nel 1962 erano un sacco di soldi. L’evento è stato registrato da KPFK [Los Angeles]. Penso abbiano eseguito il nastro poche volte. Hanno partecipato forse duecento persone, una piccola performance da auditorium del college. La reazione del pubblico è stata una combinazione di divertimento e sconcerto”.

    Ho sentito una registrazione di “Sad Jane” per due pianoforti. Credo l’abbia mandato in onda la radio olandese.

    “Davvero? Beh, non hanno mai chiesto una licenza per eseguirlo, non mi hanno mai pagato per eseguirlo o registrarlo”.

    (Society Pages 3, settembre 1990)

  • Le ‘Madri’ ritratte da Art Kane: il dietro le quinte…

    Frank Zappa e le Madri visti da Art Kane

    Per questa sessione della rivista Life, Art Kane ha voluto ritrarre Zappa e le Mothers come una famiglia e ha preso come tema l’idea delle madri con i loro bambini.

    Ha riunito alcuni dei bambini dei musicisti, poi ne ha prenotati altri trenta presso un’agenzia.

    Non appena ha iniziato a scattare, uno dei bambini ha urinato, cosa che ha ispirato anche gli altri bambini a fare lo stesso creando, secondo le parole di Kane, “le fontane di Roma”.

  • FZ: nessuna messinscena, è pura improvvisazione

    L'improvvisazione di Frank Zappa

    “Quando qualcuno mi incontra per la prima volta alza sempre una specie di muro, scatta subito un meccanismo di difesa… Nei nostri concerti non vengono ad ascoltare la nostra musica, vengono a trovarci nella speranza che possiamo fare qualcosa di osceno e sgradevole sul palco. Anche le cose più ordinarie che facciamo sono piene di significato per il pubblico. Se la mia scarpa vola via dal mio piede a metà del concerto, la gente pensa che sia una trovata satirica. Nella nostra più recente esibizione in Inghilterra alla Royal Albert Hall, a metà spettacolo un ragazzo è saltato sul palco con una tromba e ha deciso di unirsi a noi: non era molto bravo, non sapeva suonare la tromba ma abbiamo fatto musica. Non l’avevo mai incontrato in vita mia ma tutti hanno pensato che quella scena fosse stata studiata e provata. In realtà, è stata pura improvvisazione. Qualsiasi cosa succeda, la gente pensa che faccia parte di una messa in scena. Perfino quando è scoppiato un incendio nel backstage, durante un concerto a Chicago, hanno pensato che facesse parte dello spettacolo”.

    (Frank Zappa, ottobre 1968)

  • FZ: l’oscenità è una questione di colore di pelle?

    Frank Zappa sull'oscenità

    Siamo rimasti incuriositi dall’inserto nel tuo album “We’re Only In It for the Money”. Ha aiutato le vendite?

    “Ci abbiamo rimesso 66.000 ordini in California a causa di quella pagina ritagliata. Alcuni negozi si sono rifiutati di vendere l’album per via del capezzolo che compare sulla pagina ritagliata. Erano completamente ignari che appartenesse a uno dei ragazzi della band. Ma va bene, sta ancora vendendo. Non possono impedirgli di vendere. Possono solo rinunciare a guadagnare soldi”.

    I negozi di dischi sembrano non avere problemi a vendere un album dove compare una ragazza tahitiana nuda.

    Beh, la teoria di base nel mostrare la nudità in qualsiasi tipo di pubblicazione americana (incluse le copertine dei dischi) è che, se la persona mostrata senza vestiti ha la pelle più scura dell’americano bianco medio, questo va bene perché è selvaggia e nativa e, quindi, va in giro così. Se mostri un caucasico senza vestiti, all’improvviso diventa osceno, puoi censurarlo. Molti ragazzi che non potevano accedere a materiale erotico avevano la possibilità di ricevere il National Geographic in modo da poter guardare le donne ‘marroni’ che allattavano i bambini. Sono le parti calde del National Geographic. Non è facile combattere quel tipo di stupidità”.

    (agosto 1968, Discoscene)

  • L’esibizione di Zappa e dei Mothers la notte dei Grammy Awards nel 1968

    Frank Zappa Grammy Awards 1968

    Nel 1968, la notte dei Grammy Awards, Zappa e i Mothers si sono esibiti per una cena tra dirigenti discografici.

    In questa occasione, ha regalato una delle sue citazioni colorite:

    “Tutto l’anno fabbricate questa merda e, una notte all’anno, dovete ascoltarla”.

    Ripensando a quella battuta, a distanza di anni ha riso durante un’intervista telefonica su Gazette dal suo studio Utility Muffin Research Kitchen.

    “Abbiamo suonato una versione orribile di ‘Satin Doll’, una parodia di ciò che Woody Herman aveva fatto tutta la notte ai Grammy Awards” ha ricordato Frank “Quando l’esibizione è finita, mi sono allontanato dal palco per andare in bagno. Uscendo nell’atrio mi sono trovato di fronte una donna con un abito da ballo elaborato, la moglie di un importante dirigente di una casa discografica.

    “Mi passa accanto e dice ‘Sei disgustoso.’ Mi sono avvicinato a lei, faccia a faccia, e le ho detto: ‘Sei un maiale!’. E’ rimasta talmente sbalordita che ha reagito come uno di quei giocattoli a molla che girano tutto intorno”.

    (The Gazette, 31 luglio 1987)

  • FZ: disavventure con i Black-Outs e un film astratto sull’igiene dentale

    Frank Zappa con i Blackout

    Il primo gruppo musicale di Zappa, Black-Outs, si è assicurato un posto nella storia locale ottenendo la sua fotografia nell’annuario AVHS Yucca del 1957. Provavano in una delle case dei membri nel Sun Village (che ha ispirato la canzone di Zappa del 1974, “Village of the Sun”) e suonavano ai balli del club automobilistico locale.

    “All’epoca, era l’unica band R&B nell’intero deserto del Mojave” scrive Zappa.

    Tuttavia, i Black-Outs non hanno ricevuto alcun supporto, anzi sono stati molestati da reazionari adulti e compagni di studio.

    D’altra parte, Zappa è stato incoraggiato nelle arti visive dai suoi insegnanti d’arte del liceo, nonché da almeno un’organizzazione comunitaria. Grazie al sostegno del Lancaster Woman’s Club, che ha scelto il suo dipinto astratto “Family Room” come primo posto al concorso d’arte locale, il suo lavoro ha vinto le finali statali dell’organizzazione.

    Al liceo, uno dei suoi insegnanti d’arte (probabilmente, Amy Heydorn) ha sostenuto con entusiasmo un progetto particolare di Zappa: “un film astratto realizzato dipingendo sul film“.

    Frank Zappa al liceo

    “Mi hanno regalato un film sull’igiene dentale intitolato ‘Judy’s Smile’ che mi hanno lasciato immergere nell’acido nitrico per rimuovere l’emulsione. Ho immerso questo film sull’igiene dentale nell’acido nitrico ma non si è staccata tutta l’emulsione. Ho aspettato che si asciugasse, poi ci ho graffiato dei motivi e ci ho applicato sopra un aerografo, una tintura colorata, uno smalto per unghie… Una delle mie insegnanti d’arte è rimasta così colpita dal progetto che ha chiamato gli studi Disney a mia insaputa. Abbiamo portato il mio film amatoriale laggiù e abbiamo fatto una proiezione alla Disney” ha ricordato Zappa.

    (Antelope Valley Press, 11 agosto 1989)

  • FZ: versione amatoriale della collisione multipla di Ives

    Frank Zappa e Charles Ives

    Un tratto in comune tra Zappa e Varèse è la convinzione espressa da quest’ultimo che la musica debba sempre essere “sintesi d’intelligenza e volontà” conservando un’idea forte di composizione. Zappa è, in realtà, molto più vicino a un compositore come Ives che, all’inizio del secolo, mirava a suggerire l’effetto spaziale di bande che si avvicinano, s’incrociano e si allontanano con l’uso contemporaneo di melodie diverse con ritmi e tempi diversi.

    Zappa ha detto: “Questa tecnica è stata adottata fin da ‘Absolutely Free’. Nella nostra versione da poveri, il gruppo si divide in tre parti e suona “The Star-Spangled Banner”, “God Bless America’ e ‘America The Beautiful’ tutte allo stesso tempo, ricreando una versione amatoriale della collisione multipla di Ives.

    (Ciao 2001, 3 luglio 1990)

  • FZ a Pistoia: mondiali di calcio o concerto? “A voi la scelta”

    Frank Zappa e il megaschermo installato a Pistoia

    Di grande impatto l’idea-scena che Frank mise in atto a Pistoia nel 1982.

    Fece installare un megaschermo (all’epoca non se ne vedevano ancora) che proiettava i mondiali di calcio in contemporanea al suo concerto.

    Prima di cominciare a suonare, disse semplicemente in pesante slang americano: “Chi non capisce un tubo della musica che faccio può tranquillamente guardarsi le partite… così non ha buttato i soldi del biglietto”.

    E partì un concerto storico.

  • “The Bizarre World of Frank Zappa”: l’ologramma di FZ in tour

    L'ologramma di Frank Zappa

    “The Bizarre World of Frank Zappa” è il tour dell’ologramma di Frank partito ad aprile 2019.

    Ha fatto tappa negli USA, in Gran Bretagna e in Europa (con 3 sole date nel Vecchio Continente).

    Dal Nord America il tour si è spostato nel Regno Unito (Edimburgo, Gateshead, Manchester, Birmingham, Londra) e in Europa (Ostend, Amsterdam e Cataluna).

    L’ologramma è stato realizzato da Eyellusion ed è stato accompagnato dai musicisti Ray White, Mike Keneally, Scott Thunes, Robert Martin, Ed Mann, Joe Travers ed alcuni ospiti.

    L'ologramma di Frank Zappa

    Dweezil, il figlio più grande di Frank, ha criticato l’operazione, mentre il fratello Ahmet ha ammesso che suo padre è sempre stato un entusiasta degli ologrammi.

    Ahmet ha spiegato: “mio padre voleva avere un suo ologramma per mandarlo in tour e rimanere a casa per lavorare di più sulla sua musica. Voleva creare una propria compagnia di ologrammi. Mi sento come se stessi finendo qualcosa che ha iniziato.

  • FZ voleva acquistare un canale televisivo satellitare

    Frank Zappa e il canale televisivo satellitare

    Discepolo del digitale dichiarato, Frank Zappa ha acquistato uno dei primi deck digitali Sony ed aggiornava continuamente il suo sistema di registrazione digitale.

    Frank aveva un interesse intrinseco per i progressi tecnologici dei Compact Disc. Ha firmato un contratto con la società Rykodisc allo scopo di confezionare in formato CD tutti i suoi vecchi titoli insieme a nuovi lavori.

    Negli anni ’80, Zappa si allontanò dalla chitarra lasciandosi sempre più coinvolgere dal Synclavier come strumento compositivo.

    Le sue ultime composizioni sono musica da camera intergalattica.

    “È spaventoso quello che puoi fare con una ‘macchina da scrivere’ ” dichiarò ridendo Frank.

    La sua intenzione era anche acquistare un canale televisivo satellitare programmando “tutto ciò che avresti sempre voluto vedere in televisione, in chiaro”.

    Questa sua intenzione era una sorta di missione.

    “Quando guardi una trasmissione, se non è puramente religiosa, di sicuro è già stata contaminata dalla pressione di questi gruppi. Qualcuno deve alzarsi e dire: ‘Ehi, tutto questo è senza senso.’”

    (FZ, Musician, ottobre 1986)